“Un giovane italiano avrà una pensione misera a 70 anni? Gli sta bene, io non sopporto un giovane di 18-20 anni che non lotta. Che cacchio stanno facendo i giovani oggi? Non dico di fare le barricate, come le abbiamo fatte noi, ma rimangono dai genitori fino a 40 anni, tanto che bisogna chiamare i carabinieri per buttarli fuori”. Sono le parole di Mario Capanna, che, ai microfoni de La Zanzara, su Radio24, ribadisce una sua opinione già espressa a “La vita in diretta” (Rai Uno). L’ex leader di Democrazia Proletaria ha un lungo catfight con uno dei conduttori, Giuseppe Cruciani, a cui ammonisce: “Ti consiglio di leggere l’ormai celeberrimo libro, dopo il lancio di “Gilletti” (Giletti, ndr), scritto da Romolo Perrotta: “Mario Capanna. Storie di un impegnato”. Così puoi imparare tante cose utili. Senza lotta individuale e collettiva non si ottengono conquiste civili, sociali ed economiche. Ma è evidente che un bellimbusto come Cruciani ignora la parola ‘lotta’”. Inevitabile la menzione di Massimo Giletti: “Lo chiamo ‘Gilletti’, perché, siccome è il niente, aggiungendo una elle lo faccio sembrare qualcosa. Il cda Rai lo ha multato, così impara. Voi della Zanzara, assieme a lui, siete l’emblema del giornalista oclocratico. Non sapete che significa? Siete di un’ignoranza abissale, non studiate un cavolo. E pretendete di fare i conduttori. Siete come Giletti a livello culturale. La vostra campagna oclocratica fa ridere, solo i polli ci cascano”. Nel finale, Capanna si pronuncia sui vitalizi ai condannati (“non sono favorevole”) e ha un nuovo scontro con Cruciani, che lo accusa di usare due pesi e due misure. “Guarda, vorrei evitare di querelarti”, replica il politico di Gisella Ruccia
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