Buonasera presidente.  
Ah, ah, ah. Ho capito, la nomino Cavaliere.

Solo Cavaliere?  
Va bene, poi vediamo. Mentre Travaglio lo vedo benissimo come Grande Ufficiale.

Prestigioso.  
A Padellaro la direzione della Siae, a Stefano Disegni… non lo so, ma qualcosa.

Ha le idee chiare.
Certo, e con un ruolo del genere bisogna iniziare ingraziandosi delle persone.

(Giancarlo Magalli, 66 anni, conduttore televisivo, è improvvisamente entrato nella classifica delle Quirinarie organizzate dal Fatto).  

Per lei si è mobilitato il web…  
Sono gruppi di reazione popolare, ne esistono vari.

Come mai proprio il suo nome?
Non lo so, ma sono molto amato, ho migliaia di condivisioni, parodie simpaticissime, manifesti con sopra il mio viso. Tutto poi, è esploso dopo la mia partecipazione alla web series “The Pills”, e dopo la mia battuta sulla turbofregna.

Ha preso centinaia di voti in poche ore.
E che non l’ho visto! Gli amici mi hanno anche chiamato.

Insomma, quale sarà il suo primo atto da presidente?
Farmi i fatti vostri (è anche il titolo della trasmissione di Rai2 che conduce da anni). Sarebbe già rivoluzionario questo gesto, piuttosto di tutti quelli che pensano solo ai fatti propri.

I “Fatti vostri” ha già prodotto un ministro, Mara Carfagna, sua ex partner nella conduzione.
(Silenzio, poi voce seria) Sì, ma il Paese ha poi deciso di rinunciare al contributo della Carfagna. Diciamo che quello di Mara era un altro tipo di appeal.

Dal Colle, cosa non firmerà mai?
Tanto alla fine ti ci portano, è un ruolo frustrante.

Non sempre, ma cosa non avallerà?
Leggi ad personam, perché il presidente deve rappresentare lo Stato, quindi tutti i cittadini. Ma è complicato, il tranello è sempre pronto.

Che tipo di tranello?
Qualunque: commi, cacchi vari e altro. Un buon presidente deve costruirsi una squadra seria e preparata, pronta a segnalargli le storture, il problema e dove “pescare” gli elementi del team. Tra questi politici? Lasciamo perdere, va.

È preparato…
Da più di sessant’anni sono un cittadino, un cittadino che ha usufruito e subito la politica.

Nella corsa al Colle, da chi vorrebbe essere battuto?
Mi darete del grillino, ma dico Rodotà. Due anni fa sono anche sceso in piazza Montecitorio per gridare il suo nome. Ma tanto non ho alcuna fiducia…

Si è arreso?
Ci vorrebbe un presidente dall’alto spessore morale, politico, e sociale…

E invece?
Verrà scelto solo dopo dei forti compromessi, come sempre. Solo Pertini li ha fregati: nominato perché anziano, quindi in teoria a termine, è riuscito a spiccare.

Vogliamo lanciare un appello finale per la sua elezione?
È ancora presto, non vorrei bruciare la candidatura.

Twitter: @A_Ferrucci

Da Il Fatto Quotidiano del 18 gennaio 2015

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