“Una riforma strutturale internazionale”. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha salutato l’accordo firmato a Berlino che prevede lo scambio automatico di informazioni contro le frodi fiscali. Hanno aderito, nell’ambito del Global forum on transparency and exchange of information for tax purpose, 51 Stati dei Paesi Ocse e del G20. L’intesa riguarda la condivisione di informazioni fiscali su interessi, dividendi e altri redditi finanziari, e avrà come conseguenza la sostanziale eliminazione del segreto bancario. Alcuni Paesi hanno assunto l’impegno di mettere in pratica l’accordo già da settembre 2017, mentre altri seguiranno nel 2018 portando il totale a 92. Tra gli “early adopters” c’è anche la Repubblica di San Marino. Gli Stati Uniti invece non hanno firmato, ma hanno fatto sapere che condivideranno le informazioni necessarie attraverso accordi bilaterali.

Padoan ha dichiarato che l’intesa “è il frutto di un lavoro duro e molto rapido”, concluso a livello europeo in occasione della riunione Ecofin del 14 ottobre quando è stato finalizzato il testo della nuova Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa, che rappresenta “uno dei primi risultati concreti internazionali rispetto a una crisi che si è aperta qualche anno fa”. Ora “il lavoro deve continuare. Questo accordo è cruciale perché cambia il comportamento per ottenere risultati migliori e avrà impatti sui movimenti di capitale che rientrano in Italia, dove stiamo completando la voluntary disclosure“. Non solo: secondo il titolare del Tesoro “la misura aiuterà l’erario del nostro Paese” che “sta diventando noto per il suo sforzo contro l’evasione fiscale”.

Soddisfatto anche il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, che ha commentato: “Evadere le tasse non varrà più la pena. Con questo accordo si manda un segnale di lealtà e si produce trasparenza nel mondo globalizzato”. Infine secondo il Cancelliere dello Scacchiere britannico, George Osborne, il nuovo trattato “sferra un colpo a favore di quegli onesti contribuenti che lavorano sodo”.

Articolo Precedente

Deutsche Bank va in rosso per spese legali legate a accuse di cartello su tassi

next
Articolo Successivo

Il numero due dell’Agenzia delle Entrate lascia per andare a Finmeccanica

next