- 15:44 - Premi, La Spina (Unpli): "'Salva la tua lingua locale' promuove la nostra identità culturale"
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - ''Siamo arrivati alla dodicesima edizione di questo premio 'Salva la tua lingua locale'. Un premio che si consolida, cresce e diventa sempre più realtà in tutti gli ambienti culturali e accademici del Paese, come autentica promozione della nostra identità culturale, un riferimento anche per tanti autori, oltre che un incentivo per far scrivere nei vari dialetti. L'alto numero di concorrenti e la varietà dei lavori presentati hanno reso il lavoro delle giurie estremamente complesso, ma hanno restituito un quadro ricco e articolato delle lingue locali ancora vive nel nostro Paese. In un mondo sempre più globalizzato, ogni lingua rappresenta un patrimonio immateriale che custodisce l'identità, la storia e le tradizioni di un popolo, come sottolineato anche dall’Unesco''. Lo ha detto Antonino La Spina, presidente Unpli in occasione della consegna del Premio 'Salva la tua lingua locale' ideato da Unpli, Unione Nazionale Pro Loco e da Ali (Autonomie Locali Italiane del Lazio) con l’obiettivo di promuovere i tesori culturali e linguistici del nostro Paese, svoltosi nella Sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma.
''L’antologia che raccoglie le opere dei vincitori e dei finalisti di questa edizione è un omaggio alla bellezza e alla pluralità delle espressioni linguistiche italiane, per preservarle e condividerle con le generazioni future. Un riconoscimento a Tullio De Mauro alla cui memoria è dedicata una categoria del concorso o lo scrittore e amico fraterno Luigi Manzi a cui quest’anno abbiamo dedicato una sezione speciale - ha aggiunto - Figure illustri grazie alle quali il Premio è cresciuto e si è consolidato come uno degli appuntamenti più importanti nel panorama culturale italiano”.
- 15:41 - Inps, sostegno all'inclusione per sette milioni di italiani
Milano, 12 dic. (Adnkronos) - Nel complesso sono 7 milioni gli italiani che ricevono un sostegno. E' questo il dato che emerge da un convegno “Obbiettivo inclusione” all'Università Cattolica di Milano dove si è discusso del ruolo dell’Inps nelle politiche socio-assistenziali e previdenziali. L'istituto ha consolidato il suo ruolo nel contrasto alle fragilità lavorative e l'emarginazione sociale con un impegno significativo verso l'inclusione e il supporto delle persone più vulnerabili. L'Inps ha fornito infatti sostegno a oltre 3 milioni di lavoratori, garantendo interventi di integrazione al reddito per disoccupati e prestazioni di integrazione salariale per coloro che hanno subito sospensioni aziendali. L’attivazione per l’inclusione sociale passa poi per la tutela delle persone che versano in condizioni di fragilità e che, grazie a oltre 4 milioni di prestazioni assistenziali e di invalidità civile, ricevono un aiuto importante che nell’ottica del welfare generativo sarà sempre più personalizzato.
La tutela delle persone più fragili si estende anche alla popolazione anziana e alle famiglie in condizioni di povertà. Nel primo semestre del 2024, 695 mila nuclei familiari hanno beneficiato dell’Assegno di Inclusione, sostenendo 1,67 milioni di individui. Inoltre, l’Inps ha erogato l’Assegno Unico e Universale a 10 milioni di figli appartenenti a 6,2 milioni di nuclei familiari, contribuendo così a promuovere la genitorialità e a facilitare una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro. L’Istituto sostiene i genitori che lavorano attraverso diverse prestazioni come il congedo obbligatorio di maternità; il congedo obbligatorio di paternità, il bonus Asilo Nido.
“L’Inps - spiega il presidente Inps, Gabriele Fava - funge da snodo centrale di un sistema articolato di prestazioni e servizi sociali per rispondere alle esigenze dei lavoratori, innanzitutto e delle imprese, delle donne, delle famiglie, dei pensionati garantendo loro accesso tempestivo e sicuro a tutele fondamentali come previdenza, sostegno nei periodi di disoccupazione, maternità e molto altro. Per quanto riguarda l'immigrazione, a mio modo di vedere, è possibile ed auspicabile un'integrazione qualificata. Quindi, laddove oggi registriamo una richiesta o un fabbisogno del tessuto produttivo, in tal senso, se manca manodopera qualificata, la andiamo a intercettare e a integrare nel tessuto produttivo, in modo chiaro e regolare'.
Ai saluti del Rettore Elena Beccalli e del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana sono seguiti anche gli interventi del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Matteo Zuppi, presidente Istat, Francesco Chelli, la presidente di Poste Italiane, Silvia Rovere, il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini. Presentazione del XXIII Rapporto annuale a cura del Direttore del Centro Studi e Ricerche di Inps, Gianfranco Santoro con i contributi di Alessandro Rosina, Claudio Lucifora e Elena Marta.
“Il rapporto Caritas degli ultimi anni sottolinea che la povertà diventa una cronicità. Una cronicità che deve preoccupare tutti. L’Inps può avere un ruolo fondamentale attraverso le prestazioni di inclusione sociale. Credo che dobbiamo fare un grande sforzo e il presidente dell’Inps lo ribadisce con insistenza parlando di welfare generativo, un approccio che prevede il passaggio da un sistema focalizzato sulla mera gestione delle risorse pubbliche e sul pagamento delle pensioni a un sistema centrato sulla personalizzazione delle prestazioni dell’Istituto, aumentando la capacità di andare incontro alle reali esigenze delle persone. Se non riaccendiamo e rendiamo efficace il dialogo intergenerazionale questo difficilmente può avvenire”, ha detto il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei.
Per Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia l’Inps “rappresenta una guida fondamentale per le scelte politico-istituzionali. “Viviamo un’epoca caratterizzata da forti polarizzazioni, povertà e marcato individualismo, dove a pagare il prezzo più alto sono le componenti più fragili della società – dai giovani alle donne, dalle famiglie agli immigrati. Queste nuove e crescenti forme di povertà chiedono di rivedere il modello di welfare state, non sufficiente da solo ad affrontare le nuove e molteplici disuguaglianze. Per questo appare necessario favorire forme di welfare society (o “civile”), all’interno del quale lo stesso terzo settore – agente fondamentale del rinnovato modello di welfare – subisce anch’esso una metamorfosi, passando dall’essere redistributivo a produttivo”, ha affermato Elena Beccalli, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
"Le dinamiche demografiche del nostro Paese sono chiare, c'è un progressivo invecchiamento dovuto alla denatalità e una riduzione della popolazione. Gli anni che abbiamo davanti rappresentano una sfida senza precedenti perchè mai in passato abbiamo dovuto misurarci con equilibri che vedono oggi sei anziani per ogni bimbo fino a cinque anni di età. La sfida si può vincere con l'inclusione, con più partecipazione e una maggiore permanenza nel mercato del lavoro, è l'unico modo per rendere sostenibile questa transizioni per la nostra società, la nostra economia e soprattutto il nostro welfare". Ha commentato Francesco Maria Chelli, presidente Istat. “La metà della spesa sociale è per gli anziani quasi tutta in termini monetari erogata da tanti enti che non si parlano con forti disuguaglianze territoriali senza coinvolgere il terzo settore nella coprogettazione. Il nuovo INPS deve costruire un nuovo welfare che parta dalla domanda in collaborazione stretta con il terzo settore”, sostiene Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
A commentare i dati del XXIII Rapporto annuale INPS sono stati i docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Alessandro Rosina, Claudio Lucifora e Elena Marta. “Politiche familiari, migratorie, di contrasto agli squilibri generazionali e di genere, devono essere integrate tra di loro, all’interno di una coerente visione sistemica, e considerate parte centrale delle politiche di sviluppo del Paese. Perchè non consentono solo di rispondere alla crisi demografica e all'invecchiamento della popolazione, ma nel contempo riducono le diseguaglianze sociali e territoriali. La società della longevità è sostenibile solo valorizzando il contributo di tutti e il benssere in tutte le età della vita”, ha affermato Alessandro Rosina.
“Nei principali paesi sviluppati, il ciclo di vita delle persone è accompagnato da una serie di servizi, da indennità, sussidi, che li segue dalla nascita alla morte. È il cosiddetto Welfare State che serve ad assicurare dagli eventi avversi, sia la malattia, la vecchiaia, la non autosufficienza, ma anche i bambini alla nascita, i più deboli, i più fragili tra gli individui e le famiglie. In Italia questo ruolo è svolto e assolto dall’INPS, che gestisce una serie di prestazioni previdenziali e socio-assistenziali per assicurare i rischi di individui e famiglie e ridurre le diseguaglianze”, sostiene Claudio Lucifora, Docente di Economia politica all’Università Cattolica del Sacro Cuore.
“Dalle evidenze empiriche di ricerca emerge sia da parte dei giovani che degli imprenditori adulti una grande attenzione alla necessità di costruire un nuovo dialogo tra le generazioni a partire da quello tra imprenditori adulti e i giovani in una dinamica di scambio e arricchimento reciproco che possa valorizzare quanto viene portato dai giovani (in termini di competenze digitali per esempio) e non solamente nel rapporto asimmetrico di “capo-sottoposto”, aggiunge Elena Marta, docente di Psicologia sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore.
- 15:40 - C.sinistra: Tabacci, 'Sala? Ci vuole il fisico, Ruffini novità solida'
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - Ernesto Maria Ruffini federatore dell’area di centro? “Lo stimo molto, è una personalità solida ed equilibrata, con una grande passione politica che viene da una storia familiare molto impegnata da questo punto di vista”. Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il leader di Centro Democratico Bruno Tabacci.
Ruffini sarebbe a capo di un centro che poi si possa alleare col c.sinistra? “Lui non si è candidato a nulla, ha detto solo che è disponibile a dare una mano. Giusto così: c’è bisogna di persone di qualità in mezzo a tanti chiacchieroni”. Beppe Sala ha detto che Ruffini è poco conosciuto per avere un ruolo così delicato. “Grillo è molto più conosciuto di tutti noi, allora Cosa vuol dire? Anche quelli molto conosciuti possono finire in disgrazia”.
Forse il sindaco di Milano ha fatto quelle dichiarazioni perché vorrebbe essere lui il federatore del centro? “Per fare una cosa del genere bisogna aver il fisico – ha detto Tabacci a Un Giorno da Pecora - esser predisposti. Non so se Sala abbia il fisico, so che Ruffini è una novità, e noi abbiamo bisogno di novità solide e con un grande curriculum".
- 15:32 - Nautica, Meloni: "Comparto in grande salute, sinonimo nel mondo di eccellenza e innovazione"
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - 'Mi spiace di non poter partecipare in presenza ai lavori della vostra Assemblea generale, ma ci tenevo in ogni caso a far arrivare il mio saluto e, se possibile, il mio contributo. Consentitemi prima di tutto di ringraziare le imprese che aderiscono a Confindustria Nautica che con il loro lavoro contribuiscono a fare dell’industria nautica uno dei settori trainanti del nostro made in Italy'. Lo sottolinea in un video messaggio, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione dell'assemblea di Confindustria Nautica.
''È un comparto in grande salute, sinonimo in tutto il mondo dell’eccellenza e dell’innovazione di cui sono capaci gli italiani. Sulle vostre navi viaggia una sintesi straordinaria che unisce la storia della tradizione artigianale italiana alla capacità di innovare con tecnologie assolutamente all’avanguardia. L’Italia è la prima nazione al mondo per export nella cantieristica nautica, detiene la leadership assoluta nel segmento dei superyacht, con oltre la metà degli ordini globali. Il settore ha registrato nel 2023 una crescita del 7% dei livelli occupazionali, con un fatturato che ha superato gli 8,3 miliardi di euro'', aggiunge Meloni.
''L’industria nautica è, insomma, uno dei tasselli fondamentali di quell’economia del mare che il Governo ha deciso di mettere al centro delle strategie nazionali, perché il mare è uno degli ambiti naturali di sviluppo della nostra protezione geopolitica e costituisce una risorsa economica imprescindibile. Il mare è tante cose insieme, è ambiente, impresa, è trasporto, logistica, innovazione, è politica estera, politica di sicurezza, energia, materie prime, turismo, cultura, ma soprattutto è un elemento fondativo della nostra identità nazionale'', prosegue Meloni.
''Non sempre, in passato, abbiamo dato il giusto pese al mare e questo è stato dal mio punto di vista un errore che questo Governo non intende ripetere, ecco perché il Governo ha scelto di dotarsi di un piano del mare, abbiamo messo intorno a un tavolo gli attori che hanno competenza sul mare, abbiamo fatto dialogare le filiere, abbiamo raccolto le proposte delle categorie e questo ci ha consentito di varare un documento programmatico che identifica le priorità, fissa degli obiettivi, delinea la strategia che dobbiamo tutti insieme seguire'', prosegue Meloni.
''E tra i frutti del Piano del Mare c’è anche il Disegno di Legge che il Consiglio dei Ministri ha approvato appena pochi giorni sulla valorizzazione della risorsa mare che contiene specifiche misure destinate alla nautica da diporto, è un provvedimento molto articolato che punta, tra le altre cose, anche a sviluppare la cantieristica, a implementare i processi di digitalizzazione, a semplificare le procedure amministrative, a garantire la sicurezza, a tutelare la concorrenza nel settore. Il nostro obiettivo è aiutare il comparto a essere sempre in linea con le nuove frontiere e le evoluzioni di mercato. L’Italia è una nazione marittima e continentale allo stesso tempo, questo ci offre grandissime opportunità che noi dobbiamo avere solamente il coraggio di saper cogliere'', aggiunge Meloni.
''Ci siamo candidati a diventare lo snodo dei flussi energetici per il Mediterraneo, l’Africa e l’Europa, di essere il perno di congiunzione e collegamento di nuove interconnessioni infrastrutturali ed economiche. Ho citato, in diverse occasioni, il corridoio Imec, progetto strategico che abbiamo contribuito a fondare in ambito G20 e nel quale l’Italia intende avere un ruolo di primo piano, perché connettere le città portuali dell’India, del Medio Oriente e dell’Europa inserendo tra gli snodi cardine di questa mappa anche Trieste, il porto più settentrionale del Mediterraneo e storico ingresso marittimo all’Europa centrale e orientale ci consentirebbe di liberare un potenziale enorme per il nostro commercio e per le nostre imprese, in particolare quelle che rientrano nell’ambito della Blue Economy, anche questo vuol dire costruire una strategia, dare corpo e sostanza a una visione di sviluppo di medio e lungo periodo per la nostra Nazione e tutto questo richiede fatica, determinazione, approfondimento ma anche l’umiltà di mettersi in ascolto, di saper raccogliere da chi è sul campo le soluzioni migliori per rendere il nostro sistema economico più competitivo e al passo con tempi che corrono molto velocemente'', prosegue Meloni.
''Sono sempre convinta che una politica che pretenda di avere tutte le risposte sia una politica destinata sostanzialmente a fallire. Noi invece vogliamo continuare ad ascoltare e fare tesoro delle proposte e degli spunti che arrivano dalle categorie, dai corpi intermedi, da quelli che ogni giorno si rimboccano le maniche e che nel loro settore fanno la differenza, che come voi contribuiscono a rendere grande e apprezzata la nostra Nazione nel mondo. Quindi grazie, grazie ancora per il vostro lavoro, grazie per il vostro invito, buona Assemblea'', conclude Meloni.
- 15:28 - Nautica, Rixi: "Governo ha visione unitaria sul mare"
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - ''Il Governo ha una visione unitaria sul mare e lavoriamo per favore le imprese. Dobbiamo semplificare per rendere più facile la burocrazia. Il settore del diporto dovrà diventare di avanguardia nel mondo . Dobbiamo garantire la sicurezza e mettere mano ai regolamenti''. Lo sottolinea il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, in occasione dell'assemblea di Confindustria Nautica.
- 15:25 - Natalità, Affinita (Moige): "Fino a 15mila euro di spesa per il primo anno di vita bimbo"
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - "La denatalità è un’emergenza grave con cui facciamo i conti da 30 anni. Finora, purtroppo, è stato fatto poco o nulla. Tuttavia, stiamo vedendo che qualcosa sta cambiando, ci sono dei messaggi, dei segnali che arrivano. Ma il problema delle culle vuote oggi è anche di natura culturale e sicuramente non lo possiamo risolvere adesso. Tra le cause pesa il portafoglio. Secondo l’Osservatorio nazionale Federconsumatori mantenere un bambino nei primi 12 mesi può costare fino a 15mila euro. Ecco, non è possibile pagare le tasse sulle spese che vengono destinate alla crescita dei propri figli. Questa è la vera sfida ed è questo quello che portiamo ai tavoli di confronto con il Governo, con il Ministero delle Finanze". Lo ha detto Antonio Affinita, direttore del Moige nel suo intervento al convegno Adnkronos Q&A 'Essere genitori oggi, tra scienza e welfare' oggi a Roma.
Per quanto riguarda le politiche sociali "invece devo dire che il Governo è molto sensibile", con la viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci, "c'è un'interlocuzione attentissima". Per Affinita c'è anche un "problema di natura finanziaria dovuto al fatto che in Italia in passato sono state fatte altre scelte, si è preferito mettere i cappotti termici alle case anziché favorire le politiche a sostegno di famiglie e natalità".
- 15:11 - Natale, Altroconsumo: Sicilia più penalizzata da rincaro prezzi voli
Roma, 12 dic. - (Adnkronos) - Come ogni anno i costi dei voli nel periodo delle vacanze natalizie possono raggiungere aumenti sproporzionati rispetto alla bassa stagione, in particolare per le destinazioni più “sensibili” per i rientri in famiglia e la mancanza di altri collegamenti comodi. Non a caso la Sicilia è la Regione più penalizzata. È quanto emerso dall’Indagine condotta da Altroconsumo, confrontando i costi dei voli a/r in partenza da Milano e Roma verso 12 destinazioni in periodi festivi e non, per un totale di 500 prezzi rilevati.
Nel caso peggiore, appunto in Sicilia, il biglietto da Milano a Catania, avrebbe avuto un costo medio di 34 euro a metà gennaio rispetto ai 389 euro nel periodo di Natale, il 1.031% in più, cioè undici volte tanto. Per una famiglia di tre persone (nel secondo scenario ipotizzato), il costo arriverebbe a 1.284 euro per il Milano-Catania, il 653% in più rispetto ai 171 euro nel periodo di media-stagione (quello che include alcune vacanze scolastiche di Carnevale, a febbraio-marzo 2025). Male anche i voli di Natale da Milano per la Calabria, la Campania, la Puglia: i più costosi e con enormi differenze rispetto alla bassa stagione. Tra i più cari anche i voli per la Sardegna, anche se con variazioni rispetto ai non festivi un po’ più contenute.
Altroconsumo ha fatto confronti anche con l’estero, scoprendo che durante le vacanze di Natale viaggiare verso le città europee considerate è molto meno costoso che viaggiare in Italia; inoltre, i prezzi dei voli rispetto alla bassa stagione mediamente raddoppiano, mentre quelli nazionali arrivano a oltre il triplo. Infatti, per le capitali europee selezionate si spende 149 euro (in media), mentre per i voli nazionali molto di più, 246 euro: una differenza di ben il 65%.
Guardando agli esempi più estremi, l’Indagine ha confrontato un volo Roma-Londra a 92 euro contro un Milano-Catania a 389 euro, quasi 300 euro in più: il biglietto per andare in Sicilia per le vacanze di fine anno, in sostanza, costa oltre quattro volte tanto il biglietto per andare nel Regno Unito.
Anche i treni, come i voli, sono sempre più cari a Natale-Capodanno rispetto a gennaio, raggiungendo anche cifre piuttosto elevate nel periodo dei rientri. In alta stagione, però, il treno conviene rispetto ai voli mentre nella bassa stagione sono stati riscontrati prezzi più bassi in aereo che in treno.
L'Associazione sottolinea come "anche se la domanda di voli aumenta durante le feste, le differenze individuate per alcune tratte nazionali e verso le isole sono eccessive e non giustificate, come già evidenziato nell'inchiesta dell'anno scorso. Dunque, anche quest'anno Altroconsumo invierà i risultati all’Antitrust, che sta svolgendo un'indagine conoscitiva sui prezzi dei voli per Sicilia e Sardegna e sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo per le due isole". Una sola nota positiva è emersa dalle rilevazioni: i prezzi dei voli nel periodo festivo analizzati quest’anno – pur restando alti – sono comunque diminuiti rispetto all’indagine dell’anno scorso, del 14%.