Un viaggio nei luoghi del biocidio, organizzato dall’associazione Asud. Nell’ambito del progetto europeo Ejolt, una delegazione internazionale di ricercatori, accademici, magistrati, ha visitato i luoghi emblema di ingiustizia ambientale. Prima nel Lazio e poi in Campania. Due i siti ‘visitati’ in terra laziale. In mattinata il tour ha fatto tappa in valle Galeria, a Roma, dove sorge la più grande discarica d’Europa, Malagrotta. Un territorio compromesso per la presenza di diversi insediamenti industriali: una raffineria chiusa dopo decenni di attività, un inceneritore attivo di rifiuti ospedalieri, un gassificatore, impianti di trattamento rifiuti, un bitumificio, depositi di gas. Seconda tappa, nel pomeriggio, nella Valle del Sacco, a Colleferro, tra la provincia di Roma e Frosinone dove ben 3 inchieste giudiziarie raccontano gli illeciti ambienali commessi. Una zona dove sono diversi i fattori inquinanti: una industria bellica, una chimica, un cementificio, impianto di trattamento rifiuti. Ad ogni tappa la delegazione ha incontrato e si è confrontata con i comitati. “Quello che mi sorprende in una società così avanzata come quella italiana – ha spiegato al fattoquotidiano.it Gustavo Gomez, procuratore ambientale argentino – è il livello di tanta impunità” di Andrea Postiglione e Nello Trocchia
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