Cattiverie
Voto palese sulla decadenza di B. ‘Ci saranno conseguenze’, ha detto Schifani decapitando un cavallo
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
- 11:28 - Incidente sul lavoro a Casteldaccia, indagini e ipotesi: cosa sappiamo su 5 operai morti
Palermo, 7 mag. (Adnkronos) - La Procura di Termini Imerese (Palermo), che ha aperto un'inchiesta sulla tragedia sul lavoro avvenuta ieri pomeriggio, lunedì 6 maggio, a Casteldaccia (Palermo) dove sono morti 5 operai per le esalazioni di gas in una vasca di liquami, è al lavoro per accertare eventuali responsabilità sull'incidente sul lavoro. Gli inquirenti sentiranno gli operai superstiti e altri testimoni dell'incidente sul lavoro.
La procura ha intanto posto i sigilli ai cancelli dell'impianto fognario in cui è avvenuto l'incidente. I lavoratori sono rimasti intrappolati nella vasca interrata dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap) sulla Statale di Casteldaccia, mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nella struttura.
Ieri, la Squadra mobile di Palermo ha già ascoltato uno dei sopravvissuti, Giovanni D'Aleo, lavoratore Amap, che ha dato l'allarme, dopo avere sentito le grida dei colleghi intrappolati nella vasca. Sempre ieri sono stati sentiti il direttore dei lavori e il responsabile della sicurezza, indicati dall'Amap, la stazione appaltante delle opere fognarie a Casteldaccia. Il Procuratore Ambrogio Cartosio ha fatto un sopralluogo.
Oggi gli investigatori si sono invece recati in via Milano a Partinico (Palermo), dove ha sede la ditta Quadrifoglio Group srl, la società dove lavoravano quattro degli operai morti. Una delle vittime era anche il titolare della società. Come si apprende, sono stati acquisiti documenti.
Ha superato la notte ma restano ancora gravissime le condizioni di Domenico Viola, l'operaio 62enne superstite. L'uomo è ricoverato al Policlinico di Palermo, dove è intubato e ventilato, in distress respiratorio gravissimo. La prognosi è riservata sulla vita almeno per le prossime 24 ore. Vola ha una grave insufficienza polmonare per i gas tossici inalati.
In centinaia sono inoltre in piazza davanti la prefettura di Palermo. L'iniziativa è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil che hanno indetto anche quattro ore di sciopero generale a cui si affianca quello di 8 ore proclamato dalle segreterie provinciali di Fillea, Filca, Feneal.
I sindacati continuano a chiedere sicurezza sul lavoro. "O cambiano le cose o proseguiremo a oltranza con le mobilitazioni, per rivendicare la sicurezza nei cantieri – affermano i segretari generali di Fillea, Filca e Feneal Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo - Con questa nuova tragedia, si certifica una situazione di emergenza e di stato di guerra. Qui i morti sul lavoro si stanno moltiplicando giorno dopo giorno".
E' successo tutto in pochi attimi. All'improvviso, a Casteldaccia, i tre operai che si trovano in una vasca interrata dell'impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap) di Palermo non riuscivano più a respirare. Erano intossicati e sono rimasti intrappolati dalle esalazioni di idrogeno di solforato mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione. Danno l'allarme. Altri due colleghi a quel punto entrano nella vasca di acque reflue, ma restano intrappolati anche loro. Un sesto scende nella vasca per dare una mano, ma perde i sensi anche lui. Il bilancio è tragico: cinque morti e il sesto operaio in coma profondo. E' accaduto sulla Strada Statale, a poca distanza dalla casa vitivincola Corvo di Salaparuta, che però è estranea a quanto accaduto. Le vittime erano Epifanio Assazia, 71 anni, il contitolare della ditta Quadrifoglio group srl di Partinico, che stava eseguendo i lavori in appalto, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, di 50 anni, Ignazio Giordano, di 59 anni e Giuseppe La Barbera.
- 11:26 - **Migranti: Meloni in Libia da Dabaiba, risultati significativi, avanti su strada avviata**
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - Tema chiave della missione in Libia della premier Giorgia Meloni, atterrata poco fa a Tripoli, rimane la gestione dei fenomeni migratori. Si tratta di una cooperazione bilaterale ormai consolidata che ha prodotto "significativi risultati", rimarcano fonti italiane. Meloni, nell'incontro con il primo ministro del governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Mohammed Dabaiba e il presidente del Consiglio Presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi, sottolineerà quindi l’esigenza di "continuare sulla strada avviata, ampliando ulteriormente la cooperazione, anche in un’ottica regionale". Per questo, lo scorso 2 maggio il ministro dell'Interno Piantedosi ha tenuto una riunione con ministri degli Interni di Libia, Tunisia e Algeria per discutere il sostegno italiano a quelle Nazioni per il contrasto al traffico di esseri umani, anche attraverso un approccio condiviso regionale.
La conversazione con i partner libici andrà però oltre il contrasto dei movimenti illegali: Meloni, rimarcano le stesse fonti, ritiene la Libia un partner cruciale nel quadro del Processo di Roma che mira ad affrontare le cause profonde dei movimenti migratori. Solleciterà quindi un impegno libico all’interno dei gruppi di lavoro avviati nel quadro del Processo di Roma all’interno dei quali nelle prossime settimane verranno individuati i primi progetti concreti da attuare in Africa.
- 11:22 - Corruzione: indagine Genova nata da inchiesta collegata La Spezia
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - L’inchiesta che ha portato oggi ai domiciliari il governatore della Liguria Giovanni Toti, nasce da una trasmissione di atti per competenza proveniente dalla Procura della Repubblica della Spezia che ha svolto indagini in un procedimento collegato, nell’ambito del quale oggi ‘’è stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip della Spezia’’. Lo spiega la procura di Genova in una nota.
Gli indizi a carico degli indagati sono stati raccolti attraverso intercettazioni, pedinamenti e osservazione, adottate successivamente alla trasmissione degli atti.
L’indagine, inizialmente concentrata su ipotesi di corruzione elettorale, si è successivamente sviluppata su specifiche vicende riguardanti finanziamenti, ritenuti illeciti, per la compagine politica facente capo al presidente della Regione Liguria, erogazioni di varie utilità in favore dell’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’individuazione delle determinazioni sollecitate, promesse e adottate dagli indagati pubblici ufficiali a fronte di finanziamenti e utilità ricevuti. Sono in corso perquisizioni disposte dalla Procura di Genova.
- 11:20 - **Italia-Libia: Meloni a Tripoli con 3 ministri, da ospedali a università, avanti con Piano Mattei**
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - Dagli ospedali alle università, muovendo anche il mondo dello sport. La premier Giorgia Meloni è atterrata a Tripoli con tre ministri al seguito - Anna Maria Bernini (Università), Orazio Schillaci (Salute) e Andrea Abodi (Sport)- anche per spingere l'acceleratore sul Piano Mattei. L’Italia, rimarcano fonti italiane, è il secondo fornitore della Libia, con il 14.5% di quota di mercato, e il quinto mercato di destinazione dell’export libico. L’interscambio commerciale nel 2023 si è assestato sopra i 9 miliardi di euro. Eni è storicamente presente in Libia e continua a investire nella Nazione. A questo si aggiunge un forte interesse delle imprese italiane, in particolare per quanto riguarda le grandi opere e le infrastrutture. È un settore molto promettente, date le esigenze della Libia e l’esperienza del mondo imprenditoriale italiano. Un consorzio italiano sta ricostruendo l’Aeroporto internazionale di Tripoli e diverse imprese italiane iniziano a essere presenti nelle diverse regioni libiche. Tuttavia, per far fruttare pienamente questo potenziale che già esiste sono necessarie condizioni di sicurezza e di certezza legale su cui si dovrà lavorare insieme.
L’approccio alla Libia, come alle altre Nazioni del Nord Africa, è un approccio a 360° che impegna l’intero governo, rimarcano le stesse fonti. È il principio del Piano Mattei che "mira a creare partenariati egualitari attorno a progetti concreti individuati di comune intesa". I ministri coinvolti nella visita andranno quindi a Tripoli con proposte concrete per approfondire la cooperazione già esistente. Molto si sta già facendo insieme nel quadro della salute: bambini libici gravemente malati sono stati e saranno curati in Italia per malattie molto gravi; un’iniziativa per 3,2 milioni di euro ha permesso di sostenere tre ospedali pediatrici in Libia; 3 milioni di euro sono stati stanziati per attività di formazione rivolte al personale libico nell’ottica di creare sostenibilità a medio termine. La dichiarazione di intenti che sarà adottata dai due ministri della Salute mira a far progredire la cooperazione, favorendo un maggiore accesso alle cure indifferibili in Italia, soprattutto per i malati in età pediatrica, organizzando missioni di medici in Libia e aumentando ulteriormente le offerte di formazione, in Italia come in Libia, rivolte al personale libico della salute.
Sempre nel quadro del Piano Mattei, la cooperazione bilaterale nella formazione superiore e nella ricerca scientifica sono elementi strategici nella creazione di sviluppo sostenibile nelle Nazioni partner. La dichiarazione di intenti che il ministro Bernini adotterà con la controparte libica definirà quindi con maggior precisione gli ambiti di cooperazione prioritaria in vista di future più dettagliate intese. Tra le attività individuate vi sono l’aumento della mobilità internazionale di studenti, ricercatori e docenti, anche sfruttando programmi come Erasmus+, e attività di ricerca congiunta in settori chiave per le due Nazioni quali le energie rinnovabili, l’agri-food, la blue economy, la valorizzazione del patrimonio culturale, settore quest’ultimo in cui l’Italia ha tradizionalmente svolto un ruolo di primo piano in Libia.
Sul versante dello sport e delle politiche giovanili, il ministro Abodi e i suoi omologhi hanno individuato come priorità la realizzazione e riqualificazione delle infrastrutture sportive di base nelle comunità libiche e lo sviluppo di programmi di volontariato e servizio per promuovere l’inclusione sociale giovanile. Attorno a queste priorità potranno quindi essere sviluppati dei progetti comuni, sfruttando anche le risorse del Piano Mattei, rimarcano le stesse fonti.
- 11:15 - **Tv: Mentana vs Gruber, 'prendo le distanze da maleducati e ignavi'**
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - Prende fuoco la polemica a distanza tra Enrico Mentana, direttore del tg di La7, e Lilli Gruber, conduttrice di 'Otto e Mezzo'. Dopo il piccato rimprovero della Gruber in apertura di puntata di ieri, in cui la conduttrice si è risentita per aver iniziato in ritardo dopo 'l'allungamento' del tg di Mentana ("L'incontinenza è una brutta cosa", ha detto Gruber cominciando il programma), arriva la secca replica del giornalista che - su Facebook - non la manda a dire. "Dall'uno al nove per cento in mezz'ora. Questa è la curva degli ascolti, del tutto simile a quelle dei giorni precedenti, del tgla7 di ieri sera -ha scritto Mentana pubblicando il grafico degli ascolti - segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento. A quel tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio grevemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente".
Un giudizio, prosegue il direttore del tg di La7, "da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi".
- 11:04 - Fisco: Meloni, 'con riforma più semplice ed equo, ora Italia più attrattiva'
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - "Per diverse edizioni non sono mancata all’assemblea generale dei commercialisti. Lo dico perché voi siete un valore aggiunto per il nostro tessuto economico e sociale, rappresentate un punto di connessione insostituibile tra lo Stato e i cittadini, tra l’amministrazione finanziaria e le famiglie e le imprese". Così la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio indirizzato agli Stati generali dei commercialisti.
"Negli anni abbiamo avuto modo di confrontarci più volte, e non credo di sbagliare se dico che il comune denominatore del nostro dialogo è sempre stato lo stesso, ovvero la necessità di riformare il sistema fiscale italiano per renderlo più giusto, più semplice, più organico e più razionale. Eravamo, cioè, della stessa idea: l’Italia non poteva più rimandare una riforma che aspettava da quasi cinquant’anni, che era proprio la riforma fiscale. Era necessaria una riforma che costruisse un nuovo rapporto tra fisco e contribuente, che - rimarca la presidente del Consiglio - abbassasse la pressione fiscale e ponesse le condizioni per un’Italia più attrattiva per le imprese e per gli investimenti. Allora, appena ci siamo insediati, noi ci siamo messi subito al lavoro e abbiamo rapidamente approvato la legge delega e, come sapete, ne stiamo dando rapidamente attuazione".
"Appena pochi giorni fa, in Consiglio dei ministri, abbiamo approvato il tredicesimo decreto attuativo della riforma. Molto si è detto, ovviamente, e si è scritto su questo provvedimento, come sempre accade per ogni scelta che questo Governo fa, però la verità è che questo decreto ci consente - oltre a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti più esposti - di fare un passo avanti molto importante nel cammino per un sistema tributario più semplice e più equo. Perché questo è un decreto che tocca tutte le tipologie delle imposte sui redditi, dai redditi agrari ai redditi diversi, e contiene norme che semplificheranno notevolmente la vita di molti professionisti".
"Il nostro obiettivo è stato quello di avvicinare il reddito da lavoro autonomo a quello dell’impresa - dice ancora Meloni -, creando una base normativa che fosse più semplice e più omogenea. È un passaggio estremamente rilevante, che permette di cancellare le disparità che esistevano tra le due categorie di reddito. Altro punto qualificante del decreto tocca il sostegno delle aggregazioni degli studi professionali, seguendo il principio della neutralità fiscale, proprio come avviene nel mondo delle imprese. Si tratta anche qui di un traguardo importante, direi storico, verso una maggiore equità fiscale e una migliore organizzazione di molti settori professionali".
"Però sono diversi i provvedimenti che questo Governo ha approvato in un anno e mezzo che puntano a valorizzare la figura del commercialista. Penso, ad esempio - ricorda Meloni -, al concordato preventivo biennale o al nuovo regime sull’adempimento collaborativo. Due strumenti nei quali i commercialisti hanno un ruolo cruciale e che ci consentiranno, se lavoreremo tutti insieme e lavoreremo bene, di raggiungere due obiettivi: cambiare l’approccio dell’amministrazione finanziaria nei confronti del contribuente e semplificare il quadro normativo".
"Quando questa riforma fiscale sarà completa, innovando quelle di Visentini e Vanoni e dando agli italiani un sistema più equo e efficiente, sarà anche per merito vostro, sarà anche per merito del vostro contributo. Ma la collaborazione tra Governo, Parlamento e commercialisti sta dando frutti importanti, anche su altri fronti - rimarca la premier -. Come sapete, siamo a un passo dalla riforma della disciplina del regime di responsabilità dei componenti del collegio sindacale. È anche qui un'innovazione attesa da tempo, contenuta in una proposta di legge all'esame del Parlamento, e ringrazio davvero chi ci ha lavorato e chi ci sta lavorando. Proseguiamo su questa direzione per dimostrare che se la politica, le Istituzioni, le organizzazioni di categoria, il mondo delle professioni lavorano insieme possono ottenere grandi cose per il bene comune".
- 11:00 - Italia-Libia: Meloni atterrata a Tripoli, vedrà Dabaiba, poi a Bengasi da Haftar
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni - accompagnata dal ministro dell’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, dal ministro della Salute, Orazio Schillaci e dal ministro dello Sport e i Giovani, Andrea Abodi - è atterrata all’aeroporto di Tripoli accolta dal ministro degli Esteri facente funzioni libico, Taher Baor, e dall’Ambasciatore d’Italia in Libia, Gianluca Alberini.
A Tripoli la premier incontrerà il primo ministro del governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Mohammed Dabaiba, e il presidente del Consiglio Presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi. In occasione della visita, verranno firmate dai tre ministri italiani con gli omologhi libici delle dichiarazioni di intenti in materia di cooperazione universitaria e ricerca, salute, sport e giovani nella cornice del Piano Mattei per l’Africa.
Prevista, informa inoltre Palazzo Chigi, una tappa successiva a Bengasi per incontrare il Generale dell’Esercito Nazionale Arabo di Libia, Khalifa Belqasim Haftar, in linea con l’impegno consolidato dell’Italia a essere presente in tutta la Libia e a lavorare con tutti gli attori libici.