Un posto al sole, con maxi sconto o anche gratis, per i parlamentari italiani, rappresentati delle istituzioni e di governo. E’ l’Espresso che ha compilato una lunga lista di “Capodanni alle Maldive, pasque a Sharm el Sheikh, ferragosti in Sardegna”. Secondo il magazine ad approfittare di queste vancanze a sbafo ci stati sono l’ex presidente del Senato Renato Schifani, l’ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro, in carcere per favoreggiamento aggravato della mafia, l’attuale ministro dell’Interno ed Guardasigilli Angelino Alfano, ma anche a i pidiellini Osvaldo Napoli, Simona Vicari e Ignazio Abrignani. “Tutto grazie – sottolinea l’Espresso – alla generosità Carmelo Patti, all’epoca patron della Valtur. Oggi il colosso delle vacanze all’italiano è commissariato e Patti sotto inchiesta come prestanome di Matteo Messina Denaro, il superlatitante di Cosa Nostra”.

Gli inquirenti vogliono ricostruire relazioni e conseguenze e secondo le prime indagini l’attuale capogruppo al Senato, con la moglie, avrebbe trascorso il Capodanno alle Maldive. Il politico alle fine avrebbe pagato poco più di 3000 euro rispetto ai 9mila che quel soggiorno in quel determinato periodo sarebbe costato. Negli ultimi giorni di agosto 2009 Patti invece avrebbe dato ospitalità a Faviganana a “una compagnia di 24 persone” tra cui Schifani e famiglia, Salvatore Cuffaro e la senatrice Pdl Simona Vicari, attuale sottosegretario allo Sviluppo Economico: “Tutti elencati  – si legge nell’articolo – in un’unica fattura che sfiora i 20mila euro, ma che viene azzerata da uno sconto dello stesso importo”.

Nell’elenco ci sono anche vacanze sul Mar Rosso (Pasqua 2009), in Sicilia e  Sardegna per Cuffaro. Tra i viaggiatori fortunati anche l’ex ministro della Giustizia, oggi vice premier, che però sottolinea l’Espresso “ha sempre pagato, limitandosi ad uno sconto” di poco conto se si pensa che paga oltre 18mila usufruendo di uno sconto dei poco più di 3500 euro. A nome di Alfano ci sono altre fatture con sconto per vacanze di circa il 30%, ma i conti li ha sempre pagati.

Il colosso delle vacanze è in amministrazione straordinaria e per il  7 giugno i sindacati – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – sono stati convocati al ministero dello Sviluppo Economico, per trovare una soluzione conclusiva alla vertenza Valtur, ancora senza un ufficiale acquirente. L’operazione di cessione infatti non è ancora stata chiusa, anche se da diverse fonti di stampa è trapelata la notizia che tra le due offerte presentante, Orogroup Spa dovrebbe aver prevalso sul gruppo Uvet. Ad un passo dall’avvio della stagione estiva, ancora non si hanno notizie ufficiali sul futuro del grande tour operator, sul mantenimento dell’occupazione sia strutturale che stagionale e molte strutture ricettive rischiano di non aprire, mettendo così a rischio molti posti di lavoro.

Valtur, tour operator italiano che faceva capo alla famiglia Patti, il 13 ottobre 2011 aveva depositato l’istanza per richiedere l’amministrazione straordinaria (Legge Marzano) a causa dei troppi debiti. L’azienda aveva particolarmente risentito della crisi dei Paesi del Maghreb che aveva limitato i flussi turistici in Tunisia ed Egitto. 

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