“L’Italia non contagia nessuno”, così Mario Monti replica all’allarme lanciato ieri dalla Commissione europea durante la presentazione del rapporto sugli squilibri macroeconomici.

“Il debito elevato resta un grave problema dell’Italia – si legge nel report – che è sempre vulnerabile ai repentini cambiamenti dei mercati e permane quindi il rischio di contagio al resto della zona Euro, se si dovesse intensificare nuovamente la pressione sul debito italiano”. In Italia persistono squilibri macroeconomici che richiedono monitoraggio e azione decisiva. E questi squilibri vengono individuati oltre che nell’alto debito, anche nella perdita di competitività esterna e nella sottostante performance produttiva stagnante. “La persistente debolezza strutturale ha ridotto la capacità italiana di assorbire gli shock economici, la condizione finanziaria resta fragile e le prospettive di crescita a medio termine restano condizionate”, è la tesi del rapporto Ue. L’avvertimento della Commissione europea ha riguardato anche le banche italiane, sempre più deboli.

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