Non è che i vegani amanti delle crudité abbiano fatto la scoperta del secolo: che mangiare frutta e verdura facesse bene all’organismo lo sapevamo più o meno tutti. Ma se fare merenda con una mela oppure ordinare una volta ogni tanto insalata mista invece delle patatine fritte non è un gran sacrificio, mantenere un regime alimentare a base di frullati e centrifugati alla lunga è dura. Intanto la dieta raw vegan spopola tra i vip d’oltreoceano: da Alicia Silverstone a Demi Moore, da Robin Williams a Bryan Adams, nel mondo dello spettacolo cresce il numero dei fan degli alimenti crudi a colazione, pranzo e cena.

A supportare la scelta della dieta a base prevalentemente di frutta e verdura non cotta c’è la scienza: i rischi di malattie e di invecchiamento precoce si riducono in maniera evidente se si consuma poca carne e si mangiano cibi genuini che non passano neppure un attimo dai fornelli. Il corpo riceve dai vegetali (che siano biologici, però) vitamine, antiossidanti e sali minerali e – non ultimo – dimagrisce e si mantiene in forma. Che sia soprattutto per quest’ultimo motivo o per scongiurare diabete, tumori e malattie cardiovascolari, che le star si siano convertite alla moda delle cremine salutiste sorseggiate a ogni ora del giorno, non possiamo saperlo. Quella che però sembra essere l’ultima tendenza in fatto di cibo – e i vip, si sa, in questo fanno spesso da apripista – per una volta non potrà che far bene.

Il punto è: quanti di noi riuscirebbero davvero a seguire un regime così rigido per più di qualche giorno? E per di più – particolare non certo trascurabile – con le tentazioni alle quali siamo quotidianamente sottoposti, amplificate da programmi tv, blog, libri che non fanno altro che mostrarci cibi appetitosi, fra pietanze in bella vista, sperimentazioni firmate da grandi chef e gare culinarie. Per non parlare dell’ultimo passatempo in voga, quello di fotografare con il cellulare i piatti che prepariamo o che ordiniamo al ristorante.

Esiste anche la dieta raw per i vegetariani, alternativa un po’ meno amara di quella vegana, che permette di assumere oltre alla frutta e alla verdura anche il latte e lo yogurt. Ecco, giusto per farsi un’idea, la giornata tipo dell’alimentazione vegetariana all’insegna delle crudité: a colazione centrifugato di carote dolcificato con miele, tè verde, spremuta di arancia e un bel centrifugato di frutti verdi; a pranzo ancora centrifugato, insalata mista di verdure crude con succo di limone e macedonia di frutta; a cena crema fredda di cetrioli con yogurt, aglio e prezzemolo, verdure bollite (finalmente qualcosa di cotto) con un cucchiaino d’olio e succo di limone. E due bicchieri d’acqua a pasto. Magri come giunchi e sani come pesci, ma il palato?

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