Hanno avanzato proposte diverse sui temi fiscali, sulla riduzione dei costi della politica e (soprattutto) sui diritti agli omosessuali. Ma su un punto i cinque candidati alle primarie di centrosinistra, nel confronto televisivo su Sky, sono stati tutti d’accordo: “Marchionne ci ha deluso”. Bruno Tabacci, Laura Puppato, Pierluigi Bersani, Matteo Renzi e Nichi Vendola hanno misurato la loro distanza soprattutto sul tema delle alleanze (chi ha vinto? vota il sondaggio). Il nome attorno al quale è ruotato il dibattito è quello di Pierferdinando Casini. 

ALLEANZA CON CASINI? – Pier Luigi Bersani conferma la sua apertura a una futura alleanza con il centro moderato, ma sia Matteo Renzi sia Nichi Vendola chiudono le porte al leader centrista. Fin qui niente di nuovo. Ciò che non si era mai sentito, finora, è un confronto sull’idea di alleanze proposte dai candidati: “A questa coalizione ci sto pensando da parecchio tempo”, ha premesso Bersani, “è necessaria una coalizione che aspira a essere attore del governo ma debba aprirsi a un dialogo con posizioni aperte, moderate ed europeiste. Non mi metto chiuso in casa perché alla Lega, alla destra, a Berlusconi non voglio regalare nessuno”. Su tutt’altra posizione Renzi. “Credo che nell’alleanza che abbiamo in testa non debba starci Casini. Do’ atto a Bersani di avere fatto un grande lavoro per stare tutti insieme ma serve chiarezza. Le alleanze si dicono prima. Casini sembra che stia a decidere all’ultimo, di casini ne abbiamo abbastanza dei nostri…”. No a Casini anche da Vendola. “Non ho pregiudizi ma giudizi su Casini e faccio fatica a vederlo come mio alleato in un governo”. Apre invece Tabacci: “C’e’ la sinistra, il centro moderato come a Milano, è un esperimento che ha dato buoni risultati”.

NO A MARCHIONNE – “A Marchione direi che non sta parlando a uno cui si può raccontare di tutto”, ha attaccato Bersani: “Un anno fa ha detto che puntava sulla bassa gamma e ora sull’alta, mi faccia capire meglio perché mi pare piuttosto osè”. Renzi, su questo tema, ha esordito con un mea culpa: “Caro ingegner Marchionne, sono uno di quelli che ha creduto in lei e per questo mi sono preso un sacco di accuse. Ora mi sento deluso e tradito. Abbia un surplus di responsabilità e senso civico e capisca che se fa una macchina buona ogni tanto non si offende nessuno”, ha scherzato. Durissimo Vendola: “Io non le ho mai creduto. Non si fa un atto di fede su un piano industriale, ma si legge. Ora le sentenze del tribunale bisogna rispettarle. Questo accanimento sugli operai della Fiom a Melfi e Pomigliano è qualcosa di antico, autoritario e insopportabile”. Tabacci dice: “Gli chiederei conto delle sue intenzioni perché un’azienda grande come la Fiat ha avuto tanto dall’Italia”. E Laura Puppato ha rivolto all’ad del Lingotto una domanda retorica: “Cosa sta facendo per i più deboli e per i lavoratori?”. Alle 20.30, ora di inizio del confronto, i candidati sono stati presentati sul modello di “X Factor” (segui la diretta Twitter del Fatto Quotidiano). Ognuno è stato presentato con una breve biografia e si è sistemato al suo posto. 

DIVISIONI SULLE UNIONI CIVILI – “Io sono per prendere la legislazione tedesca, sì alle unioni civili per le coppie omosessuali”, dice Bersani: “Sulle adozioni avrei, invece, ancora un supplemento di precauzione. Andrei a occuparmi – ha aggiunto – di tanti bambini che già vivono con coppie omosessuali, dei loro diritti. Iniziamo con questo”. Di tutt’altro avviso Nichi Vendola, omosessuale dichiarato: “La Costituzione si è cambiata per una volgarità come il fiscal compact, si potrebbe fare per le unioni gay. La sinistra ha spesso sbagliato per massimalismo ma talvolta per minimimalismo: è ora di chiedere diritti interi, anche l’adozione di un figlio”. Matteo Renzi sceglie invece una via di fuga: “Rifacciamo la legge sulleadozioni. Ma per gli omosessuali il problema ancora non l’abbiamo sciolto nel nostro programma”. Sì ai matrimoni gay da Laura Puppato: “Dobbiamo non solo accettare ma proporre il matrimonio gay, hanno diritto a veder riconosciuti i propri diritti di cura, successione, ecc.. Sull’adozione, poi, non ho alcun dubbio”. Più cauto il centrista Tabacci: “Ho partecipato, con il sindaco di Milano, alla creazione dell’albo delle unioni civili. Starei attento a equiparare questo al matrimonio, sono due cose diverse”. Poi, sulle adozioni: “I bambini hanno diritto ad avere padre a madre”.

Ecco la cronaca ora per ora del confronto tv. 

22.23 Renzi: “Si crede ai maya, si può credere anche a D’Alema”
“Si può credere alle profezie dei Maya, si può credere anche a quelle di D’Alema, ma con la libertà di lasciarci dire che saremo nel centrosinistra, comunque vada”. Lo ha detto Matteo Renzi a proposito della tenuta del centrosinistra in casi di una sua vittoria alle primarie.

22.23 Tabacci: “Monti bis? Io lo voglio al Quirinale”
“Credo sia strumentale la discussione su Monti bis, l’incarico lo dà il Presidente della Repubblica”. Per il Colle “il mio candidato è Monti, può garantire l’Italia dal Quirinale”. Quanto alla coalizione che dovrà guidare il Paese, “penso che la coalizione è quella che abbiamo anche a Milano, con la sinistra, quella di Vendola, il Pd, e il centro rappresentato da me come assessore al bilancio. Inoltre, la metà degli assessori è donna, e questa soluzione si può adottare anche al governo”.

22.18 Renzi: “No a Casini al governo..Di Casini ne abbiamo abbastanza dei nostri. Sì a Vendola e Tabacci”
”Nell’alleanza che abbiamo in testa non ci dovrebbe essere Casini…Di Casini ne abbiamo abbastanza dei nostri” ha dichiarato il sindaco di Firenze. “Credo che in alleanza non ci debba stare Casini, con la massima stima. Perché credo nella libertà di dire le cose prima, mentre Casini sta a decidere con chi allearsi all’ultimo. Vendola assolutamente sì, perchè no. E guai a lasciare Tabacci fuori”, ha aggiunto il sindaco di Firenze parlando delle alleanze di governo.

22.13 Bersani: “Mia coalizione? Da Vendola ai moderati”
“La mia coalizione? E’ questa qui…Poi sono pronto ad aprire una discussione per vedere se si può fare qualcosa con il Paese anche in un dialogo con le forze moderate”.

22.11 Vendola: “Fatico a vedere Casini mio alleato”
“Non ho pregiudizi nei confronti di Casini ma un giudizio: faccio fatica a vederlo alleato in una mia esperienza di governo. Parità di genere al governo, metà uomini e donne”.

22.09 Puppato: “Se non vinco vado avanti da consigliera”
“Ovviamente ho intenzione di continuare da consigliera, non ho intenzione di mettere sul piatto di nessun candidato alcun’altra opzione rispetto a questa”. Ma Laura Puppato non gradisce la domanda e cerca di rivolgerne una lei al sindaco di Firenze. Un’opzione che viene tuttavia negata dal conduttore del confronto tra i candidati alla premiership di centrosinistra, Gianluca Semprini.

22.07 Vendola: “Chi voterei degli altri? Non rispondo”
Una domanda “cattiva, siamo alla crudeltà” perché “ho stima per i miei competitor”. Così Nichi Vendola, con un sorriso, dribbla la domanda su chi voterebbe per la leadership del centrosinistra se non fosse lui stesso in gioco. “Mi spiace, non ce la faccio”, dice a tempo ormai scaduto dopo aver tentato di argomentare una risposta, nel corso del confronto tv tra i candidati alle primarie del centrosinistra.

22.00 Oscar Giannino scrive sulla sua pagina Facebook: “No, Oscar Giannetto no”
Sentitosi chiamato in causa da una sostenitrice di Vendola che lo ha chiamato Oscar “Giannetto”, il giornalista economico scrive sulla sua pagina Facebook: “No, Oscar Giannetto no” e riceve oltre mille “mi piace”

21.47 Bersani: “Costi? Diamo un occhio alle società partecipate”
“Abbiamo 5-6mila società partecipate. Mettiamo subito l’occhio su questa faccenda, la scure. Perché una cosa o è pubblica o è privata: pubblico-privato misto è l’occhio del demonio”. Il leader del Pd ha parlato di “ridurre i costi della politica”; del “superamento” delle province (“ora è venuto fuori un pasticcio cui bisognerà mettere mano”) e si è detto “contrario all’abolizione del finanziamento pubblico”.

21.44 Renzi: “Tagli costi politica, ma anche tetto per manager pubblici”
Il taglio ai costi della politica non “serve a rimettere a posto il bilancio dello Stato ma è un segnale di credibilità. O ci diamo una regolata o non si va da nessuna parte”. Renzi avanza 5 proposte: “abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, si fa il finanziamento all’americana”; abolizione di tutte le provincie, taglio dei vitalizi ma anche tetto agli stipendi dei manager. “Un segnale olivettiano per le aziende pubbliche: un manager può prendere massimo dieci volte lo stipendio” più basso di quell’azienda. E infine tagliare alla politica le nomine dei Cda delle aziende pubbliche.

21.40 Renzi: “Sì a finanziamento partiti all’americana”
No al finanziamento pubblico dei partiti, sì al finanziamento all’americana. ”Dobbiamo essere seri, questi risparmi non servono a rimettenere in ordine i bilanci ma a dare un segnale di credibilità” dice Renzi parlando dei costi della politica. Oltre all’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti Renzi propone quindi l’abolizione di tutte le province, l’eliminazione non solo dei vitalizi ma la rinuncia da parte di chi gode del vitalizio del cumulo. Infine “siamo un paese nel quale dobbiamo dare un segnale di svolta sulle nomine nelle società partecipate”.

21.35 Tabacci: “Gay, sì a unioni di fatto, ma no alle adozioni”
“Ho partecipato, con il sindaco di Milano, alla creazione dell’albo delle unioni civili”.  Ma specifica: “Starei attento a equiparare questo al matrimonio, sono due cose diverse”. E, a proposito di adozioni, ha chiarito: “I bambini hanno diritto ad avere padre e madre”.

21.35 Bersani: “Gay, ok a unioni civili, su adozioni serve riflessione”
“Io sono chiaramente per prendere la legislazione tedesca su unioni civili per le coppie omosessuali mentre sul tema delle adozioni direi che serve ancora una fase di riflessione”. Piuttosto, aggiunge, “occupiamoci di quelle decine di migliaia di bambini che vivono già con coppie omosessuali per riprendere il filo dei loro diritti”.

21.34 Renzi corregge Puppato: “‘Bamboccioni’ lo disse Padoa Schioppa”
Si parla di giovani che cercano lavoro e il pensiero corre alle etichette di ‘schizzinosi’ e di ‘bamboccioni’ che si sono stampate sulle loro fronti. Laura Puppato, durante il dibattito per le primarie, però, si confonde e attribuisce la definizione di bamboccioni a Renato Brunetta. “Per onestà intellettuale, devo ricordare che lo disse Padoa-Schioppa” la corregge Matteo Renzi. “Del resto Brunetta non era in grado di definirli così”.

21.32 Puppato: “Gay, sì a matrimoni e adozione, dubbi su maternità”
“Dobbiamo non solo accettare ma proporre il matrimonio gay”, perchè gli omosessuali “hanno diritto a veder riconosciuti i propri diritti di cura, successione, ecc.. Sull’adozione, poi, non ho alcun dubbio”, mentre “sulla maternità dobbiamo parlarne”. Dei matrimoni gay “è pazzesco che ne parliamo ancora, siamo nel 2012. Dobbiamo rispettare la Costituzione, l’articolo 3”, cita Puppato leggendo per intero l’articolo della Carta.

21.31 Renzi: “Adozioni gay? Non ho ancora deciso”
‘Rifacciamo la legge sulleadozioni. Ma per gli omosessuali il problema ancora non l’abbiamo sciolto nel nostro programma”. Lo dice Matteo Renzi durante la sfida televisiva dei candidati alle primarie del centrosinistra.

21.31 Renzi: “L’Italia ha preso in giro gli etero e gli omosessuali”
“Il Paese ha preso in giro omosessuali e eterosessuali e la conclusione è che oggi non c’è niente”. Lo ha detto Matteo Renzi, al confronto Tv, parlando dei diritti a lanciando i ‘civil partnership’. “Oggi c’è un problema terminologico, matrimonio sì o no, che significa rimandare il problema”, ha detto ancora Renzi.

21.30 Bersani: “Marchionne, parli chiaro o ci guardiamo attorno”
“Marchionne un anno fa ha detto” che Fabbrica Italia si concentrava “sulla fascia medio bassa. Dopo un anno viene a dirci che la competizione sarà sulla fascia alta. Ecco mi faccia capire perchè mi pare un pò osè…Voglio sapere l’anno prossimo cosa succede per l’industria dell’auto. Se la Fiat è in condizione o se dobbiamo guardarci attorno senza esserne impediti come alla fine degli anno Ottanta”.

21.27 Vendola: “Caro Marchionne, io non le ho mai creduto”
”Caro ing. Marchionne, io non le ho mai creduto…”. Nichi Vendola si rivolge così all’ad Fiat subito dopo Matteo Renzi. Per Vendola “non si fa un atto di fede nei confronti d un piano industriale e Fabbrica Italia era solo la copertina di un libro che non c’era. Poi – continua – direi: caro Ing Marchionne, le sentenze dei tribunali vanno rispettate”.

21.26 Renzi: “Marchionne, se fai macchina buona non ci offendiamo”
“Sono uno di quelli che ha creduto in lei, mi sono preso un sacco di accuse e sono stato deluso, tradito”. Matteo Renzi si è rivolto a Sergio Marchionne. “Se anche fa una macchina buona non ci offendiamo. Io, da presidente del Consiglio, porterei in Italia Toyota e Volkswagen” e “se viene a Firenze scoprirà che non è una città piccola e povera”.

21.26 Puppato: “Marchionne ha delle responsabilità”
A Marchionne “chiederei di evitare il gioco muscolare che sta facendo nei confronti dei lavoratori e che non gli rende merito. Dovrebbe guardare dentro la sua azienda e capire quali sono le sue responsabilità”. La consigliera veneta rimprovera all’ad della Fiat la mancata “innovazione, che non c’è stata nella produzione di veicoli. Non abbiamo veicoli competitivi”. Dunque a Marchionne “chiederei di rimettere mano all’innovazione”.

21.22 Vendola: “Con lavoro più stabile aziende più competitive”
Fornero “è in continuità con il berlusconismo ma ci sono diritti, come il lavoro, che non possono essere monetizzati”. E poi per il leader di Sel è stato un errore non essere intervenuti “nella giungla di contratti” atipici. No a “svalutare il lavoro perchè se il lavoro è più stabile, anche le azinde sono più competitive sul mercato”.

21.21 Vendola: “Riforma Fornero è uno sfregio alla civiltà del lavoro”
La riforma del lavoro della Fornero “è uno sfregio alla civiltà del lavoro del Paese. L’articolo 18 comandava il reintegro delle persone licenziate senza giusta causa: ora siamo al baratto tra indennizzo e reintegro, qui c’è una continuità con la cultura berlusconiana. Ci sono diritti che non possono essere monetizzati e barattati”.

21.19 Tabacci: “Riforma del lavoro va ritoccata se si comincia a crescere”
Della riforma del lavoro targata Fornero “qualcosa andrebbe ritoccato, se si comincia a crescere ci sono possibilità per andare oltre”.

21.18 Puppato: “La riforma delle pensioni è una ingiustizia che va rivista”
La riforma Fornero delle pensioni ha “lasciato fuori dalla porta una quantità di persone che avevano titolo e diritto a una pensione” e poi “siamo diventati più realisti del re, siamo il paese in Europa in cui serve il numero di anni maggiore per andare in pensione”. E’ vero che “la riforma è stata fatta perchè siamo in emergenza, ma resta una profonda ingiustizia e dobbiamo rivederla”.

21.18 Renzi: “Con noi il lavoro a chi conosce qualcosa e non qualcuno”
L’Italia non è una Repubblica fondata sul lavoro ma “sulla rendita. Questo è un Paese in cui ci sono rendite di posizione sempre dei soliti noti e un under 25 ha una difficoltà pazzesca ma anche un over 50 che viene buttato fuori dal processo produttivo”. “Non faccio promesso ma un invito, quello di giocarsela in un Paese che noi vogliamo cambiare” con meno burocrazia, giustizia civile più veloce e “andiamo a cattivo a combattere la piaga pazzesca del lavoro femminile”, prosegue Renzi. “Alla luce di questo a un ragazzo non dico che è un bamboccione” e dico a “un ragazzo che se conosce qualcosa e non qualcuno” avrà un lavoro.

21.17 Bersani: “Occupazione, la riforma Fornero va ritoccata”
La riforma del lavoro Fornero ”va ritoccata” . Lo ha detto Pier Luigi Bersani: “Sul tema della precarietà non ha risolto abbastanza e neppure sulla trasformazione dei contratti a tempo indeterminato. E poi sul tema delle politiche attive non ha detto nulla. Qualcosa va ritoccato: vanno bene le regole ma se non si dà una possibilità vera al lavoro con le regole si va avanti poco”.

21.15 Puppato: “Tra i giovani non ci sono schizzinosi o bamboccioni, ma precari”
“A chi oggi li chiama schizzinosi”, ovvero al ministro Fornero, “vorrei dire che non ci sono bamboccioni ma giovani precari che prendono 600-800 euro al mese”. Per Laura Puppato bisogna “investire su ricerca, innovazione e scuola” per far ripartire il Paese e l’Europa.

21.12 Puppato cita Kennedy e dice che “l’euro non si discute”
Laura Puppato cita Robert Kennedy e il suo “benessere interno lordo, che è quello che a noi interessa. Non possiamo più parlare di prodotto, ma di qualità”. La consigliera veneta aggiunge che “l’euro non si discute, perchè è lì che abbiamo la nostra forza”. Quanto all’Europa, “ci offre un’opportunità che non abbiamo sfruttato”.

21.09 Tabacci: “Bisogna mettere le imprese in condizione di creare lavoro”
“Creare le condizioni per allargare la base produttiva, come diceva Bersani. Mettere in condizione il sistema delle imprese di creare lavoro”.

21.09 Bersani: “La disoccupazione giovanile non si risolve in 48 ore”
“Dammi un occhio e giudicami tra due anni, perchè in 48 ore non si risolve il problema”. Per il leader del Pd, bisogna “fare ogni cosa per allargare la base produttiva e dare occasione di lavoro”, creare le “condizioni perchè le aziende abbiano più interesse per assumere donne e giovani”, dare “più innovazione, tecnologia, agenda digitale, efficienza energetica”. E poi, per Bersani, servono “piu ‘meritocrazia e eguaglianza”.

21.08 Bersani: “Metterò i soldi per il diritto allo studio”
Ai giovani che stanno ”rinunciando ad iscriversi all’Università dico aspetta un attimo che qualche soldo in più sul diritto allo studio bisogna che li mettiamo. Così sta tornando il classismo”.

21.06 Vendola: “I giovani devono ribellarsi a un destino di precarietà”
“Dico ai giovani di ribellarsi al destino di precarietà che è stato preparato per loro. La precarietà è il buco nero in cui precipita il destino di una generazione. E gli direi venite in Puglia e vedre come abbiamo inventato lavoro”.

21.06 Tabacci: “L’Europa è la nostra speranza”
“Io penso che l’Europa è la nostra speranza e che un’Europa più forte serva anche ai tedeschi, non solo agli italiani. Non si può far pensare, come fa Grillo, che bisogna rottamare la lira, come se fossimo nostalgici di una moneta che si svaluta”. Se vogliamo tenere in tasca l’euro – puntualizza l’assessore al Bilancio del Comune di Milano – dobbiamo tenere comportamenti non dissimili da quelli degli altri Paesi europei”.

21.03 Bersani: “Bisogna aggiungere politiche al patto di stabilità”
“Mettiamoci d’accordo: accettiamo il controllo reciproco sui bilanci, strigiamo il controllo. Ma in cambio di un allentamento della stretta sui conti, di una politica di investimento e una gestione coordinata del costo del debito”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani parlando del rapporto con la Germania e la Merkel. “Anche la Germania deve capire che siamo tutti su un treno, lei su un vagone agevole, altri su un carro bestiame, tutti andiamo verso il segno meno”, ha detto ancora Bersani sottolineando: “Non c’è bisogno di toccare il patto di stabilità, ma di aggiungere una serie di politiche”.

20.59 Vendola: “No al mito del patto di stabilità”
“Io non penso che non serva il rigore, non un rigore cieco ma mirato sulla spesa corrente. Quello che non capisco è il rigore che blocca le spese per gli investimenti, quando nel nome del mito del patto di stabilità si interrompe la crescita anche quando ci sono i soldi” da investire.

20.58 Renzi: “Stati uniti d’Europa e servizio civile per le nuove generazioni”
”Vorrei che per mio figlio ci fosseil servizio civile obbligatorio in Europa. Vorrei che per lui ci fossero gli Stati Uniti d’Europa”.

20.56 Renzi: “Patto di stabilità? Un danno cambiarlo”
”Il patto di stabilita? In questo momento anche solo dire di rinegoziarlo sarebbe un danno all’Italia”.

20.54 Vendola contro Renzi: “Stanare ricchezza che evade le tasse”
“Sono contrario alle poltiche di austerità a senso unico del governo Monti. Penso che noi dobbiamo mettere al centro l’incrocio delle banche dati che ci possano consentire di mettere in piedi l’analisi delle ricchezza. Perchè, caro Matteo Renzi, occorre stanare la ricchezza nascosta”. Vendola parla anche della tracciabilità e dice che dovrebbe essere fissata a 300 euro.

20.53: Primo scontro Renzi-Bersani su accordo Svizzera
Primo scontro tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani. Motivo del contendere l’accordo con la Svizzera per il rientro dei capitali all’estero. “Serve un accordo con la Svizzera” afferma il sindaco di Firenze parlando di misure fiscali. “Non sono d’accordo sul fare l’accordo con la Svizzera, con le condizioni che ci sta chiedendo non lo farei”, ha replicato il segretario del Pd.

20:53: Bersani: “Mai più un condono”
Pier Luigi Bersani invita alla “lotta aperta ai paradisi fiscale” perché in questa fase di crisi “la ricchezza sa bene dove scappare. E poi un’affermazione chiara: mai più un condono”. Il segretario chiede “tracciabilità per agenzie fiscale e per i movimenti” tra conti, e “l’incrocio delle banche dati”.

20.51 Renzi: “Evasione si combatte facendo il contrario di Equitalia”
“Ha presente Equitalia? Il contrario”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, per una efficace lotta all’evasione serve un “incrocio di banche dati e gestione tecnologica”. Inoltre, a proposito della “patrimoniale sui redditi di oltre un milione, sono 746: o allarghiamo la base o è una barzelletta”.

20.50 – Vendola: “Imu su prima casa è ingiusta”
“E’ incredibile che non si possa fare quel che fa Hollande, cioe’ tassare del 75% chi ha piu’ di un milione di euro”. Lo ha detto Nichi Vendola: “Non penso si possa immaginare l’Imu sulla prima casa, è ingiusta”

20.48 – Bersani: “Alleggerire l’Imu sulla prima casa”
Il segretario del Pd esordisce con la richiesta di alleggerimento fiscale. “Credo che l’obiettivo debba essere abbassare le tasse sui redditi medio basso, sul lavoro e su chi investe per creare occupazione” e “credo di debba alleggerire l’Imu a partire da prima casa. Sono affezionato all’idea – aggiunge – di una grande tassa sui patrimoni” e a una “vera tracciabilità per farli emergere”.

20.43 – Renzi: “Il Paese sta morendo di tasse, non possiamo alzarle ancora”
“Questo Paese sta morendo di tasse” e un principio inderogabile è quello di “non alzarle ancora”. E’ il concetto scelto da Matteo Renzi per il suo esordio al dibattito sulle primarie del centrosinistra: “C’è bisogno di cambiare le regole del gioco”. 

20.41 – Puppato: “Priorità è equità fiscale, sì alla patrimoniale”
“Credo che la patrimonale sarà obbligatorio metterla per portare un pò di equità fiscale, cedendo ai ceti medi e bassi parte di quelle tasse che è stato occultato”.

20.39 – Tabacci: “Dire che l’Imu non si deve pagare è un errore”
Il primo a rispondere alle domande del moderatore Gianluca Semprini è Bruno Tabacci: “Dire che l’Imu non si paga è un errore, chi ha tolto l’Ici aveva respiro corto ed è andato in direzione sbagliata”. 

 

 

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