È programmata per domani alle 12 la terza critical mass digitale del movimento #salvaiciclisti. Più di 200 blogger pubblicheranno contemporaneamente una lettera indirizzata al premier Mario Monti, con l’intento di chiedere la modifica di una legge. Il dettaglio verrà svelato solo domani, ma è chiaro che con questa iniziativa il movimento, nato in rete circa quattro mesi fa per rilanciare il manifesto pubblicato dal quotidiano londinese Times, vuole dare una nuova prova di robustezza. Era l’8 febbraio quando è iniziato tutto. Allora 38 blogger si sono messi d’accordo per pubblicare tutti assieme un appello per chiedere sostegno e supporto sugli otto punti del manifesto del Times. Da allora il movimento #salvaiciclisti è cresciuto fino a contaminare il mondo reale con iniziative volte a sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sulla necessità di mettere in pratica comportamenti e norme capaci di tutelare e promuovere l’utilizzo della bicicletta.

Grazie alle pressioni che sono riusciti a mettere in campo, dalla rete e dalla strada, è stato presentato un disegno di legge in parlamento, ai Fori imperiali di Roma è stata organizzata una manifestazione nazionale e a livello locale sono stati ottenuti tanti piccoli successi. In questo modo sono stati tenuti accesi i riflettori sulle istanze del movimento, che ha continuato a crescere e dialogare con le istituzioni. Nei mesi scorsi sono stati tanti anche i sindaci che hanno dichiarato la loro adesione all’iniziativa, soprattutto in seguito alla seconda critical mass digitale (quella del 23 febbraio), denominata “caro sindaco” e dedicata appunto agli amministratori locali, a cui è stato chiesto un impegno concreto per la ciclabilità delle loro città.

Ora, per stessa ammissione delle anime più attive del movimento “c’è il rischio che la forza propulsiva di #salvaiciclisti si esaurisca e finisca nel nulla” perché, dicono: “a troppe persone fa comodo che nulla cambi e le strade italiane continuino ad essere dominate dalla legge del più forte”. Così il 14 giugno a mezzogiorno circa 200 blogger pubblicheranno insieme lo stesso comunicato. “Questa volta niente decaloghi ma una sola richiesta puntuale – spiega Paolo Pinzuti, da sempre portavoce di #salvaiciclisti -. In nome del buon senso chiederemo la modifica di una legge che penalizza l’uso della bicicletta. Hanno aderito oltre 200 tra blogger e siti ma ancora non è noto il contenuto. È nota solo modalità: la critical mass è la modalità tipica dei ciclisti per rendersi visibili al traffico e per rivendicare il proprio diritto a utilizzare le strade. La critical mass digitale riproduce la stessa logica attraverso la pubblicazione simultanea di uno stesso testo da parte di tanti piccoli editori per rendersi visibili sul web”.

Il fatto che qualcosa si stia muovendo lo si capisce anche dalla crescente attenzione che gli amministratori a vari livelli dedicano al mondo della bicicletta. Domani, ad esempio, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della regione Lombardia Raffaele Cattaneo sottoscriverà con il presidente della Fiab Antonio Dalla Venezia una convenzione che contiene misure per lo sviluppo della mobilità su due ruote. Sempre domani esce il libro che racconta la storia del movimento, ripercorrendo le tappe salienti della storia del movimento e, più in generale, della storia della bicicletta come strumento di lotta politica. Si intitola: “salva i ciclisti: la bicicletta è politica”, è scritto da Pietro Pani (edito da Chiarelettere). Sabato 16 giugno, invece, a Reggio Emilia si terrà la riunione di preparazione agli stati generali della bicicletta indetti da #salvaiciclisti, Fiab, Legambiente, Anci che si terranno il prossimo autunno a Reggio.

 

Articolo Precedente

Scuola, massacrato di botte perché è stato bocciato?

next
Articolo Successivo

Calcio, gay e cassanata libera

next