“Il sistema informatico delle Poste Italiane fa acqua da tutte le parti e oggi almeno 200.000 persone non sono riuscite a riscuotere la pensione”. A dirlo è Mario Petitto, segretario generale della Cisl Poste, il sindacato maggiormente rappresentativo degli operatori dell’azienda pubblica, che spiega come le spettanze non siano state accreditate sui libretti postali. “Queste sono alcuni dei cittadini che, come previsto dal decreto Monti, hanno accettato di farsi accreditare la pensione, superiore ai 1000 euro al mese, direttamente sui libretti online. Quando, però, sono andati a verificare se i pagamenti erano avvenuti, non hanno trovato niente”. Una situazione imbarazzante. “Il sistema informatico non li aveva memorizzati nei suoi database dopo che loro si erano registrati correttamente – spiega ancora Petitto – Migliaia di uffici delle Poste, in tutto il Paese, sono stati presi d’assalto dagli utenti arrabbiati che hanno scaricato la tensione sui nostri operatori di sportello, incolpevoli parafulmine dell’azienda”.

“Da tempo – prosegue il sindacalista – le Poste Italiane stanno andando a rotoli. L’informatizzazione, che doveva essere la soluzione di tutti i mali, sulla quale si sono investiti milioni e milioni di euro, ha accentuato i disagi con rallentamenti, inceppi, blocchi totali del servizio. L’anno scorso si sono verificati dei veri e propri black-out del sistema telematico, a luglio, settembre, ottobre, e dal primo giugno, per una settimana, il servizio è rimasto praticamente paralizzato”. A confermare la denuncia di Petitto anche il vicepresidente di Federconsumatori Lazio Gianni Di Natale: “I nostri associati in passato hanno lamentato forti disagi dovuti ai disservizi del sistema informatico delle Poste. A oggi la tecnologia non sta dando i vantaggi sperati e paradossalmente funzionano meglio le consegne dei pacchi e delle lettere che i servizi online offerti dall’azienda”.

Le Poste minimizzano: l’ufficio stampa comunica che “è stato un semplice problema di trasferimento dati. Per quelli rimasti senza pensione, 2 milioni e mezzo di cittadini hanno ricevuto tutto correttamente. E nei prossimi giorni saranno messi a regime anche coloro che hanno subito i disagi”. Una risposta standard che non fa che confermare le tesi di Mario Petitto: “Nessuno si prende le sue responsabilità – commenta il sindacalista – è sempre un ‘problema da niente’, ‘una cosa che sarà risolta in giornata’, ma intanto si lasciano senza pensione centinaia di migliaia di persone e si moltiplicano le tensioni tra utenti e operatori di sportelli”.

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