Fumata nera alla procura di Milano. Il gip Cristina Di Censo, infatti, non ha depositato la sua decisione sulla richiesta di rito immediato per il premier avanzata dai magistrati Boccassini, Sangermano, Forno. Oggi scadevano i cinque giorni di prassi per comunicare la sua scelta. Il limite però non è obbligatorio. Tanto più che nel conteggio è calcolata anche la domenica appena passata. Quasi certamente, quindi, le carte verranno svelate domani.

Il 9 febbraio scorso i magistrati avevano inviato la loro richiesta al settimo piano della Procura. Una richiesta che contava solo la posizione del premier stralciata da fascicolo più ampio che vede indagati Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede. Per i tre (accusati di favoreggiamento della prostituzione anche minorile) l’iter giudiziario segue i canali tradizionali. In sostanza per loro non è stato possibile chiedere il giudizio immediato perché iscritti sul registro degli indagati da più di tre mesi. Anche per loro, comunque, si avvicina il giorno dell’avviso di chiusura indagini previsto fra una settimana.

Per quanto riguarda il presidente del Consiglio, invece,  i pm hanno accorpato i due reati per i quali il premier è indagato. Sostanzialmente il rito abbreviato è previsto solo per uno dei due. Ovvero la concussione, ipotizzata per il caso delle telefonate alla questura di Milano per favorire l’affidamento di Ruby al consigliere regionale del pdl Nicole Minetti. Quelle avvenute la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010. La prostituzione minorile, invece, non prevede questo tipo di iter giudiziario. Ma essendo il meno grave dei due, i pm sostengono che la concussione si porti dietro l’altro.

Ad oggi, per il reato di prostituzione minorile vengono presi in considerazione solo gli episodi che riguardano la marocchina Ruby. In realtà al vaglio degli inquirenti c’è anche la posizione di Iris Berardi. Secondo i tabulati telefonici, la giovane emiliana, di origini brasiliane, sarebbe stata a villa San Martino otto giorni prima dei suoi 18 anni. E in particolare la notte tra il 12 e il 13 dicembre. Periodo in cui Silvio Berlusconi è certamente ad Arcore. Anche perché il giorno dopo sarà in Duomo per il famoso comizio interrotto dall’aggressione di Massimo Tartaglia.

Cristina Di Censo, il cui ufficio, nell’agosto scorso, sarebbe stato violato, deciderà anche sull’attribuzione del processo: al tribunale di Milano per l’immediato o quello dei ministri. Senza contare che la decisione potrebbe essere quella di ridare le carte in procura decidendo per un iter tradizionale del processo e dunque con un’udienza preliminare davanti al gup. Intanto, fonti giudiziarie hanno riferito che fra le centinaia di atti depositati dalla procura in allegato alla richiesta figurano come noto anche gli interrogatori resi davanti ai magistrati dall’allora minorenne marocchina Ruby. In uno di questi risultano coperti da omissis una serie di nomi di donne che secondo il racconto della ragazza avrebbero partecipato alle nottate nella villa del premier ad Arcore insieme a lei, perché i magistrati non hanno potuto verificare da fonti terze la presenza di queste ultime.

Nel frattempo Ruby Rubacuori non finisce decisamente mai di stupire. Ora, dopo le tante polemiche che hanno accompagnato gli ultimi mesi della sua vita a Milano, appare in reggiseno e coulotte neri in uno spot tv che pubblicizza il nuovo libro di Alfonso Luigi Marra. Ma il vero “coup de theatre” è nell’inizio dello spot: quando un uomo si avvicina a Ruby e le strappa il tubino rosso lasciandola appunto in reggiseno e coulotte. Dunque, dopo Manuela Arcuri e Lele Mora, tocca a Ruby Rubacuori propagandare il libro di Marra “Il labirinto femminile”. “Ora che il regime ha spogliato la societa’ – dice Ruby nello spot – cerca, come allora, il capro espiatorio perché colpevole o no che sia serve a distogliere dalla necessita’ di un vero cambiamento”. Ruby se la prende anche con il “signoraggio primario e secondario del sistema bancario” invitando a “ricalcolare dall’inizio il saldo del tuo conto corrente”. Vedremo se lo spot affidato al testimonial Ruby Rubacuori risucira’ a scalfire la performance di Manuela rcuri che nella presentazione del libro di Marra divento’ un vero “caso” con record di click su YouTube.

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