Un francese talentuoso poi persosi nella B d’Oltralpe e una punta dal curriculum d’oro. Ovvero Souprayen e Pazzini, i due grandi innesti dell’estate veronese nella quale si è ritrovato immerso anche Romulo dopo l’esperienza poco felice alla Juventus. Mandorlini ha preferito ritoccare appena il 4-3-3 che lo scorso anno aveva regalato soddisfazioni e salvezza. Il non perfetto Rafael tra i pali viene protetto da Souprayen, carneade dalla gran corsa, oltre che da Moras-Marquez al centro e da Pisano sulla fascia destra. A centrocampo Greco è spalleggiato da Sala, trattenuto in estate, e dall'islandese Hallfredsson, vero motore del gioco gialloblù. In attacco Juanito Gomez e Jankovic sono confermatissimi ai fianchi di Luca Toni. L’attaccante campione del mondo potrebbe ritrovarsi a far spesso coppia – verosimilmente in un 4-3-1-2 varato in emergenza – con Giampaolo Pazzini. Ma sarà un esperimento lento o la coppia schierata nel momento in cui ci sarà bisogno di ribaltare il risultato. Per una ‘piccola’ come il Verona, una doppia chance, quasi un lusso, di non poco conto. (di A.T.)