Saranno processate per aver dichiarato il falso e in questo modo entrare in carcere a visitare Salvatore Cuffaro. È con questa accusa che ventotto persone, tra le quali molti politici siciliani, sono state rinviate a giudizio dal gup di Roma, Livio Sabatini, che ha accolto la richiesta del pm Barbara Zuin. Come racconta il Giornale di Sicilia, sono entrati nel carcere di Rebibbia per andare a trovare l’ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, che dal 20 gennaio 2011 al 13 dicembre 2015 ha scontato una pena per favoreggiamento aggravato dall’aver agevolato Cosa nostra. Gli indagati avrebbero fatto entrare nel penitenziario capitolino persone che non ne avrebbero avuto titolo.

Andranno a giudizio l’ex ministro Calogero Mannino, gli ex senatori Vladimiro Crisafulli e Pino Firrarello, gli ex deputati Renato Farina e Pippo Scalia, l’ex sottosegretario Antonio Buonfiglio. E poi l’ex deputato Pippo Gianni, Cataldo Salerno, Sebastiano Sanzarello, Nunzio Cappadona, Anna Bonfrisco, Filippo Maria Antonio Bucalo, Giuseppe Castania, Maria Giuseppa Castiglione, Stefano Ciccardini, Salvatore Cuffaro (cugino omonimo dell’ex governatore), Giuseppe Di Carlo, Francesco Di Chiara, Alessandro di Paolo, Davide Durante, Cosimo Izzo, Gaetano Mancuso, Antonio Marino, Salvatore Rinaldi, Giuseppe Ruvolo, Antonina Saitta, Gian Maria Sparma, Attilio Tripodi.  La scorsa settimana erano state archiviate le posizioni di altri cinque politici siciliani: la senatrice ex sottosegretario Simona Vicari, l’ex europarlamentare Antonello Antinoro, il consigliere regionale Nino Dina, l’ex ministro e attuale deputato Saverio Romano e Salvo Fleres.

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