Con la costituzione dei seggi per le elezioni comunali in 1.004 città, ha preso il via la macchina amministrativa in vista delle 7 di domenica quando apriranno le urne (che chiuderanno alle 23)  per il rinnovo di sindaci e consigli comunali nelle regioni a statuto ordinario, in Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna, interessando, complessivamente, 9.172.026 elettori. In particolare, nelle regioni a statuto ordinario, saranno interessati 785 Comuni, 7.271.706 elettori. Dalle 23 iniziano gli scrutini e con questi anche lo speciale del Fatto.it con exit poll, risultati in diretta, cronaca e commenti.

La tornata amministrativa interesserà 4 capoluoghi di Regione: Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila e 21 di Provincia: Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani. Tra i Comuni che domenica sarebbero dovuti andare al voto ce ne sono anche 7 dove però non sono state presentale le liste elettorali. Salteranno quindi questa tornata amministrativa e verranno commissariati. Si tratta di Elva (Cuneo), Cencenighe Agordino (Belluno), Penna San Giovanni (Macerata), Faeto (Foggia), San Luca (Reggio Calabria), Austis (Nuoro), Soddì (Oristano).

La Commissione parlamentare antimafia quest’anno ha monitorato complessivamente 10 comuni e 3 nominativi di liste civiche sono risultati incandidabili in base alla legge Severino. “48 ore è un tempo veramente troppo breve per fare le verifiche ed escludere per tempo i candidati dalle liste”, tanto più che l’unico obbligo a carico di chi vuole presentarsi è un’autocertificazione e non il certificato dei carichi pendenti, ha lamentato nei giorni scorsi la presidente dell’Antimafia, Rosy Bindi. Già lo scorso anno la Commissione aveva segnalato la necessità “di maggiore trasparenza, informatizzazione e la possibilità, per ciascun cittadino, di accedere al casellario dei carichi pendenti che deve essere centralizzato e nazionale.

Oggi intanto, nella giornata di “silenzio” elettorale (come anche domani), alcune polemiche ha suscitato il fatto che risultati parziali sulle Comunali palermitane sono apparsi e poi sono stati subito rimossi nella sezione dedicata alle Comunali. Sono apparse infatti percentuali di voto relative ai candidati a sindaco e alle liste. Dati evidentemente fittizi, forse un test di funzionamento della piattaforma online, ora non più visibile perché il link è irraggiungibile. Il Comune ha fatto sapere che si tratta dei test del sistema che domani sarà utilizzato per mostrare i dati in tempo reale. “Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Minniti per denunciare questo fatto scandaloso”, ha scritto su Facebook la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

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