Ri-vince Renzi e resta da capire se sarà solo una rivincita oppure un rilancio per il Pd e per il suo segretario. L’ex premier è il primo nella storia – breve – del partito a essere riconfermato come segretario. Le primarie lo rilegittimano, lo blindano con una vittoria larghissima che ancora non è ufficialmente sostenuta dai numeri, visto che i risultati ufficiali non ci sono. Ai 10mila seggi organizzati in tutta Italia, con l’impegno di circa 80mila volontari, vanno a votare poco meno di due milioni di persone, quota che fa tirare un sospiro di sollievo dopo che lo stesso neo-segretario aveva fissato l’asticella per una buona prestazione a “tutto ciò che è sopra a un milione di votanti”. Tesserati e elettori del Pd, in ogni caso, scelgono Renzi in grandissima parte, quasi nella proporzione di 3 su 4. In molte zone d’Italia Renzi supera il 75 per cento dei voti, anche se fatica al sud dove Orlando e soprattutto Emiliano (che nel Meridione triplica le sue preferenze rispetto alla media nazionale) gli rosicchiano qualcosa. Quando i dati non sono ancora ufficiali, insomma, Renzi è intorno al 70-75 per cento dei voti (si parla del 73), Andrea Orlando al 20-25 e Michele Emiliano intorno al 5. “Ha vinto tutto il Pd” ha detto il segretario al Nazareno, circondato da tutta la dirigenza a lui vicina: da Maurizio Martina che farà il suo vice nel partito a Maria Elena Boschi, da Matteo Richetti a Gennaro Migliore. Renzi ha fissato come parole “nuove” con cui caratterizzare la sua leadership “umiltà e responsabilità”. Dice che bisogna partire di più “dal basso”, ma che con umiltà e responsabilità bisogna per esempio chiedere a Bruxelles “un cambiamento vero“. Rilancia l’idea di un partito autosufficiente: “La grande coalizione la facciamo con i cittadini, non con presunti partiti” (il riferimento è a Mdp). E gli scappa anche un lapsus in prospettiva di elezioni anticipate: “Non sappiamo quando voteremo”. Ma tiene a precisare che quando votano quasi due milioni di voti non si può dire che è un partito personale: “Può essere che il leader è forte, lo vedremo ma sicuramente ha una comunità fortissima”. “Tutti parlano di populismi, ma l’alternativa non è nel salotto, nei tweet, ma nel popolo – conclude – non avere paura della democrazia, dei voti, di fare le primarie. Non c’è alternativa alle persone“.

Nelle città si sono create in alcune zone code davanti ai seggi, ma il crollo rispetto alle primarie 2013 è davanti agli occhi: si perdono per strada almeno 800mila persone che hanno saltato il principale appuntamento di vita interna del partito. Non sono mancate, come sempre, denunce e accuse incrociate tra le mozioni rivali: annullati i voti di Nardò, Gela e Cariati mentre a Napoli, dove il deputato renziano Ernesto Carbone era stato mandato come “osservatore” in Campania, pare evitato il caos brogli del passato. “Smentito chi aveva già fatto il funerale delle primarie“, commenta il vicesegretario Lorenzo Guerini ribattendo a Beppe Grillo ma avvisando anche chi, dentro il Pd, considera i gazebo uno strumento superato.

CRONACA ORA PER ORA

23.05 – Renzi: “Non siamo stati in grado di partire dal basso”
“Dobbiamo vincere questa nuova sfida partendo dal presupposto che forse non siamo stati in gradi fino in fondo di portare la gente dalla nostra parte partendo dal basso, dobbiamo ricoinvolgere dal basso, casa per casa, e dire che torneremo a discutere”. Così Matteo Renzi al Nazareno dopo la vittoria alle primarie.

23.04 – Renzi: “Non sappiamo quando voteremo”
“Non sappiamo il giorno in cui voteremo ma dovremo arrivarci con un Pd più forte e radicato non solo sul web ma anche nella vita quotidiana: i 6000 circoli vanno spalancati, valorizzando di più le persone che sono sul territorio”. Lo dice Matteo Renzi, segretario del Pd.

23.04 – Renzi: “Grande coalizione, sì, ma non con dei presunti partiti”
“Noi vogliamo fare la grande coalizione con i cittadini non con dei presunti partiti che non rappresentano nemmeno se stessi”. Così Matteo Renzi nel discorso dopo la vittoria alle primarie.

23.04 – Renzi: “Non è rivincita, inizia una pagina nuova”
“Il congresso segna l’inizio di una pagina nuova, non è al rivincita o il secondo tempo della solita partita”. Lo dice Matteo Renzi, segretario del Pd. “Ha vinto tutto il Pd ma soprattutto quello che non si è vergognato delle cose fatte in questi anni, della legge sul dopo di noi, delle unioni civili, della legge sul lavoro, perché se ci sono 700mila posti di lavoro in più non possiamo far finta di vergognarcene, il Jobs act è una delle cose più straordinariamente di sinistra fatte”, aggiunge.

23.00 – Renzi: “Ha vinto tutto il Pd”
“Oggi ha vinto tutto il Pd, quello che non si è vergognato delle cose che abbiamo fatto sino a ora”. Lo ha detto Matteo Renzi.

22.59 – Renzi: “Nuove parole umiltà e responsabilità”
“Umiltà e responsabilità”. Sono queste le parole scelte da Matteo Renzi per la sua segretaria.

22.58 – Renzi: “A Bruxelles chiediamo un cambiamento vero”
“A Bruxelles chiediamo un cambiamento vero, non ne possiamo più di un’Ue che non incrocia i desideri più belli di chi vuole l’ideale europeo. Non siamo contro l’Ue, ne vogliamo una diversa, l’alternativa a populismo è il popolo”. Così Matteo Renzi nel discorso al Nazareno dopo la vittoria alle primarie.

22.58 – Renzi: “Noi abbiamo il popolo, non salotti e tweet”
“Nelle primarie del Pd c’è sangue vivo, storie in carne e ossa che lo rendono una comunità meravigliosa. E’ il rapporto con il popolo che segna la diversità del Pd rispetto a tutti gli altri. Tutti parlano di populismi, ma l’alternativa non è nel salotto, nei tweet, ma nel popolo: non avere paura della democrazia, dei voti, di fare le primarie. Non c’è alternativa alle persone”. Lo dice Matteo Renzi, segretario del Pd.

22.58 – Renzi: “Non è un partito personale, se votano in 2 milioni”
“Non è un partito personale quando 2 mln di persone vanno a votare, come si fa a dire che è il partito di uno solo con un leader forte. Può essere che il leader è forte, lo vedremo ma sicuramente ha una comunità fortissima”. Così Matteo Renzi nella festa al Nazareno.

22.54 – Renzi: “Qualcosa di straordinario, grazie ai volontari”
“Oggi abbiamo fatto qualcosa di straordinario, la democrazia è la possibilità di scegliere, grazie ai volontari, chi vi ha preso in giro non vi conosce. Il primo grazia ad Andrea Orlando e Michele Emiliano”. Lo afferma Matteo Renzi.

22.54 – A Milano hanno votato 43.138 persone
A Milano città hanno votato 43.138 persone e Matteo Renzi ha ottenuto il 72,12% dei voti. Questi i dati definitivi di Milano, riferiti ai 141 seggi della città (area metropolitana esclusa). Lo ha reso noto il Pd, precisando che Andrea Orlando ha ottenuto il 24,59% e Michele Emiliano il 3,29%.

22.45 – In Toscana 200mila votanti. Nel 2013 erano 390mila
E’, secondo quanto appreso, di circa 200mila il numero dei votanti alle primarie del Pd in Toscana alla chiusura dei quasi 900 seggi in tutta la regione. Nel 2013 il dato definitivo dei votanti fu di 390mila. Se il dato ufficioso di 200.000 adesioni al voto sarà confermato si tratterebbe di un risultato di poco superiore alla metà di quello registrato quattro anni fa, ma sostanzialmente in linea con la percentuale di circa il 55% registrata già nella rilevazione delle 17 di oggi.

22.44 – Orlando: “Presto la nostra posizione sul centrosinistra sarà quella del partito”
“Sono ottimista per la prospettiva politica che sta di fronte a noi. Credo che la posizione politica che abbiamo avanzato sarà presto di tutto il Pd e cioè la costruzione di un centrosinistra largo per battere la peggior destra che questo paese ha conosciuto”. Lo dice Andrea Orlando in una conferenza stampa.

22.41 – Orlando si è già congratulato con Renzi
“Il risultato che esce dalle urne ci dà una vittoria molto ampia di Matteo Renzi, con il quale mi congratulo”. Lo ha detto Andrea Orlando commentando i risultati delle primarie.

22.30 – Affluenza tra 1,9 e 2 milioni di votanti
I votanti alle primarie del Pd sono stati tra un milione e 900mila e due milioni di persone. Lo ha detto il presidente della commissione elettorale del Pd Roberto Montanari.

22.13 – Youtrend: Renzi stravince al Nord e nelle Regioni rosse
Secondo elaborazioni di Youtrend al Sud e nelle Isole Renzi ha raccolto il 66,3%, Orlando il 20,3% e Emiliano il 18,4. Nelle Regioni cosiddette rosse Renzi è al 78,7, Orlando al 17,1%, Emiliano al 3,8%. Al Nord Renzi è al 75,8, Orlando al 20,4, Emiliano al 3,8%.

21.55 – Gotor: “E’ nato il Pdr”
“Come avevamo previsto stasera con le renziarie è nato il Pd(R). Dal Partito della nazione al Partito della fazione. Saranno contenti Berlusconi e Verdini”. Lo dice Miguel Gotor, senatore di Mdp, commentando le primarie del Pd.

21.50 – Gentiloni si congratula con Renzi
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha sentito al telefono Matteo Renzi. Con lui il premier, che è in Kuwait dove domani incontrerà il contingente italiano, si è congratulato – a quanto si apprende – per il risultato delle primarie Pd.

21.45 – Franceschini: “Matteo è leader forte anche per il governo”
“Mi pare davvero un grandissimo risultato di partecipazione e una grandissima vittoria di Matteo. Per anni nel centrosinistra di è detto che mancava un leader forte, ora c’è e questo è un elemento positivo anche per il governo”. Così Dario Franceschini, parlando al Nazareno con i giornalisti, aggiungendo che “in Italia si dimentica tutto in fretta ma dopo il referendum Renzi si è dimesso da tutto. Ora il popolo gli restituisce una forte leadership che ci mette in condizione di ripartire”.

21.30 – Damiano: “Renzi non discuta il governo”
“Spero che Renzi non prenda l’abbrivio per mettere in discussione il Governo. La legislatura deve finire perché ci sono tanti provvedimenti sociali da approvare”. Lo ha detto Cesare Damiano, parlando nella sede del comitato Orlando, commentando I primi dati delle primarie”.
Damiano ha sottolineato il calo di partecipanti rispetto al 2013: “evidentemente c’è una disaffezione”. Quanto ad una eventuale vittoria di Renzi, Damiano a detto: “spero non si ripeta una concezione proprietaria del partito”.

21.25 – Franceschini: Grandissimo risultato per Renzi”
“Grandissimo risultato per Matteo e per il Pd! Ora tutti insieme si può ripartire”. Lo scrive su twitter Dario Franceschini.

21.20 – Code a Torino, si vota ancora
Non si sono ancora concluse, a Torino, le operazioni di voto per le primarie del Pd. Per smaltire le code che si sono formate in serata, alcuni dei 60 seggi allestiti nel capoluogo piemontesi sono rimasti aperti ben oltre le 20, l’orario indicato per la chiusura. Slitta quindi la comunicazione dei dati relativi all’affluenza definitiva e, di conseguenza, delle prime stime dei risultati. La proclamazione degli eletti, in ogni caso, era già prevista per domani.

21.15 – Guerini: “Smentito chi aveva fatto funerale a primarie”
“E poi c’era chi aveva già fatto il funerale alle primarie. Ma ancora una volta il popolo Pd li ha sonoramente smentiti. Grazie! #primariepd”. Lo scrive su Twitter Lorenzo Guerini, coordinatore della mozione Renzi.

21 – Richetti: “Renzi tra 65 e 70%”
“I dati sui primi seggi scrutinati potrebbero posizionare Renzi tra il 65 e il 70 per cento”. Lo dice Matteo Richetti, portavoce della mozione Renzi al congresso del Pd.

20.57 -Richetti: “Affluenza tra 1,8 e 2 milioni”
“Non e un dato definitivo, ma è un dato che oscilla tra il milione e 800mila e i 2 milioni. Ed è un dato assolutamente soddisfacente”. Così Matteo Richetti, portavoce della mozione Renzi.

20.50 – Renzi arriva al Nazareno
Matteo Renzi è arrivato nella sede del Partito democratico di largo del Nazareno a Roma, dove attenderà i risultati delle primarie per l’elezione del nuovo segretario

20.45 – Rosato: “Grazie a 2 milioni di votanti”
Grazie ai 2 milioni di italiani che sono venuti a votare per il Pd! Un voto per il Paese, la democrazia è la cosa più preziosa #PrimariePD”. Lo scrive Ettore Rosato su twitter.

20.14 – Orfini: “Si vota oltre le 20”
Una bellissima giornata, ancora una volta tantissime persone hanno scelto di votare alle nostre primarie: è una grande festa della democrazia”. Lo ha detto Matteo Orfini, commentando le primarie del Pd. “Abbiamo notizia che in molte parti d’Italia ci sono ancora file, quindi le operazioni di voto si prolungheranno oltre le 20 per consentire a tutti di votare”, ha annunciato Orfini aggiungendo: “Agli altri partiti dico, anche a quelli che ci criticano, provate a farle anche voi le primarie”.

20.05 – A Gela si continua a votare
A Gela, si continua a votare malgrado la decisione degli organi nazionali del Pd di sospendere le votazioni alle primarie e di considerare nulle le operazioni elettorali odierne. Il segretario cittadino dei Dem, Peppe Di Cristina, dice di non avere ricevuto alcuna comunicazione da Roma. “Mi ha telefonato, da Caltanissetta il coordinatore della commissione provinciale di garanzia, comunicandomi la scelta del partito. Ma qui – spiega, Di Cristina – la gente sta votando massicciamente, con file lunghissime che dimostrano la grande partecipazione democratica a questa nostra consultazione elettorale. Come si fa a dire a centinaia di persone: Fermi tutti! Non si vota più, andatevene a casa? E tutto questo per una cinquantina di voti che peraltro, dopo la contestazione, sono stati sigillati e annullati”.

20 – Emiliano fa ricorso a Nardò e Gela
“I casi di chiusura dei seggi di Nardó e Gela sono pretestuosi e tendono ad escluderci in realtà dove era annunciata la nostra vittoria. Presenteremo ricorso perché il voto delle persone libere non può divenire cartastraccia”. Così Dario Ginefra deputato dem a nome del Comitato nazionale di Michele Emiliano.

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