La crisi di governo finirà “in tempi brevi“, ma Mattarella se la dovrà risolvere da solo. Il Pd, infatti, va al Quirinale, per l’ultima consultazione di una maratona di 26 colloqui al Colle, e non indica nessuna rosa di nomi tra i quali scegliere il futuro capo del governo. E infatti Luigi Zanda, che guida la delegazione dei democratici, appena uscito dall’ufficio del capo dello Stato dice che il Pd “assicura al capo dello Stato tutto il sostegno alla soluzione della crisi che riterrà più opportuna”. In sostanza: presidente, faccia lei. Una scelta, quella della delegazione dei democratici, che ha suscitato “stupore e sorpresa” del presidente della Repubblica, così come riferiscono fonti al Fatto Quotidiano. Così, infatti, da una parte Mattarella si ritrova costretto, da garante, a prendersi la responsabilità di indicare un nome per un governo non di unità nazionale, ma politico. E dall’altra fa emergere il comportamento contraddittorio del Pd, visto che oggi il presidente dimissionario e segretario del partito ha incontrato a Palazzo Chigi 7 ministri (alcuni dei quali a più riprese) e per due ore la delegazione che poi è stata ricevuta, come ultima, dal presidente della Repubblica. Di quella delegazione, peraltro, facevano parte i capigruppo, il vicesegretario Lorenzo Guerini e il presidente del partito, Matteo Orfini. Eppure i quattro – che rappresentavano la maggioranza dei parlamentari di Camera e Senato – sono riusciti a presentarsi da Mattarella senza un solo nome, nemmeno quello di Paolo Gentiloni che da giorni rimbalza sulle pagine dei giornali.

Da un lato questa scelta può essere letta come un gesto di rispetto istituzionale, ma dall’altra non si può non notare una volontà politica che risale ai vertici del Partito Democratico. “Sarà il presidente della Repubblica a decidere il nuovo presidente del Consiglio – ha ribadito Zanda a La7 – Noi abbiamo illustrato la linea emersa dalla direzione del Pd e preso atto del l’impossibilità di portarla avanti per la contrarietà delle opposizioni”. Sembra trasparire la volontà che Renzi aveva espresso nel suo discorso subito la sconfitta elettorale del referendum, domenica sera. Cioè far rimbalzare la palla della responsabilità nel campo del “fronte del No”, ovvero delle opposizioni. La direzione del Pd aveva detto: o responsabilità nazionale o voto. Ma il voto è impossibile perché non c’è legge elettorale. E la responsabilità nazionale non esiste perché la posizione di Cinquestelle, Lega e Sinistra Italiana è nota a tutti, mentre Forza Italia ha ufficializzato oggi, per bocca di Silvio Berlusconi, che non parteciperà a un “riallargamento” della maggioranza.

Mattarella: “Sarà governo nella pienezza delle funzioni”
La strada tracciata da Mattarella, comunque, ha contorni ben definiti. Il nuovo governo, dice, “nella pienezza delle funzioni“, perché ci sono “di fronte a noi adempimenti, impegni, scadenze che vanno affrontati e rispettati“. Quindi non si può pensare né di tenere in vita un governo dimissionario, una specie di zombie, né di sciogliere le Camere e andare subito alle elezioni perché è “indispensabile” mettere mano alla legge elettorale per una “armonizzazione” dei sistemi di Camera e Senato. In questo caso il messaggio (sul “governo con pieni poteri” e sulla legge elettorale “indispensabile”) è diretto in particolare verso il M5s e la Lega Nord che avevano chiesto elezioni subito, ad ogni costo.

Renzi bis? “Lo esclude Renzi”
Mattarella, stando a quanto emerso finora, ha un ventaglio di 3-4 opzioni in mano e molti elementi portano verso l’incarico al ministro degli Esteri uscente, Paolo Gentiloni. L’ipotesi di un Renzi bis è stata avanzata dai due alleati dell’ex Rottamatore, Angelino Alfano per Area Popolare e da Denis Verdini per Ala, ma è stato lo stesso presidente dimissionario a averla scartata nelle numerose riunioni che a Palazzo Chigi Renzi ha avuto con ministri (se ne sono contati almeno 6) e altri esponenti del suo partito. Sullo sfondo peraltro c’è la serie di “consultazioni parallele” dello stesso presidente del Consiglio, inteso come quello uscente. Renzi durante la giornata ha visto più volte Franceschini, ma anche Orlando, Padoan, Calenda, Martina, Boschi e perfino Alfano. Per due ore ha conversato con i quattro della delegazione del Pd. Gli altri nomi che continuano a girare sono quelli di Graziano Delrio e, nel caso di un governo istituzionale, di Piero Grasso, ma le ipotesi sembrano più remote.

Tutti i partiti: “Elezioni il prima possibile”
Una particolarità delle consultazioni al Quirinale è che tutti i partiti hanno chiesto di andare alle elezioni “il prima possibile”: lo hanno chiesto Lega e M5s, lo ha chiesto Forza Italia, lo ha chiesto il Nuovo Centrodestra e lo ha chiesto anche il Pd, con Luigi Zanda. Tuttavia incombono non solo emergenze che l’Italia deve affrontare (Mattarella ha per esempio ricordato che il primo pensiero deve andare alle zone terremotate e alla ricostruzione, ma c’è anche il caos Mps), ma anche i mesi che separano i parlamentari dalla maturazione dei vitalizi. Alfano, per esempio, dice della durata del prossimo esecutivo: “Il governo non è uno yogurt, non nasce con una scadenza”. E Verdini conferma: “I governi con le scadenze mi sembrano abbastanza complicati”. Insomma: fine legislatura mai.

Il totoministri con Gentiloni: Fassino agli Esteri, via Poletti
Quando alla nuova squadra di Gentiloni, si parla di una serie di ministri che potrebbero essere riconfermati al proprio posto anche per il frutto delle “trattative” interne tra le correnti del Pd. Se c’è una cosa che è certa, infatti, alla fine di questa giornata, è che se finora c’era un governo per volere di Renzi, da domani ci sarà un governo per volere dell’accordo tra le varie anime del partito. Quindi potrebbero lasciare i ministeri Maria Elena Boschi (volto del crac al referendum), Stefania Giannini (che con la Buona Scuola ha portato più problemi che gioie a Renzi), Beatrice Lorenzin (anche se l’Ncd è pronta alle barricate). In forse anche Giuliano Poletti che secondo Repubblica potrebbe essere definitivamente sorpassato da Teresa Bellanova, ex sindacalista rossa, viceministro dello Sviluppo. Salde le poltrone dei capicorrente Dario Franceschini (Beni culturali) e Andrea Orlando (Giustizia), del principale alleato Angelino Alfano agli Interni e di Pier Carlo Padoan all’Economia, che ha i compiti più delicati. Per gli Esteri spunta il nome di Piero Fassino, per le Riforme quello di Roberto Giachetti. Quello che è quasi certo è che a Palazzo Chigi resteranno tutti (da Lotti a De Vincenti fino a Minniti passando per il portavoce Filippo Sensi) e se ne andrà uno solo: Matteo Renzi.

CRONACA ORA PER ORA 

21.31 – M5s, tentazione “Aventino” e mobilitazione di piazza
Sì alla mobilitazione in piazza. Sulla tempistica – se immediatamente dopo la formazione del nuovo governo o più tardi – la decisione verrà presa nelle prossime ore. E’ questa, a quanto si apprende, la decisione, avallata dall’assemblea congiunta dei parlamentari M5S dopo le consultazioni al Quirinale, sebbene l’incontro con il presidente Mattarella sia stato “cordiale e positivo”. Alla riunione è emersa l’ipotesi dell’Aventino al momento del voto di fiducia al nuovo governo.

19.37 – Di Battista: “Basta avatar di Renzi”
“Basta governi calati dall’alto, basta avatar di Renzi, basta figliocci di Napolitano. Il popolo italiano non ne può più! #VotoSubito”. Così Alessandro Di Battista (M5S) su Twitter.

19.33 – Direzione Pd lunedì alle 12
La Direzione del Pd è stata convocata per lunedì alle 12. Si apprende da fonti parlamentari.

19.28 – In corso assemblea parlamentari M5s
E’ in corso, a quanto si apprende da fonti parlamentari, l’assemblea congiunta dei deputati e senatori del M5S. L’assemblea fa seguito alla chiusura delle consultazioni al Quirinale dove, questo pomeriggio, è salita anche una delegazione M55.

19.14 – Salvini: “Puzza di marcio, quarto premier non eletto”
“Si sente puzza di marcio, il quarto presidente del consiglio non eletto sarebbe una vergogna. Confermiamo la presenza in 1.000 piazze italiane il prossimo weekend: #votosubito”. Così il segretario della Lega Nord Matteo Salvini sulle dichiarazioni del presidente Mattarella.

19.01 – Il Pd non ha fatto nomi a Mattarella
Nessun nome di possibili candidati premier sarebbe stato fatto, a quanto si apprende da fonti di maggioranza, nell’incontro tra la delegazione dem ed il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ora tocca a Mattarella che potrebbe proporre il reincarico a Matteo Renzi che, però, secondo più fonti, resterebbe intenzionato a non accettare il bis.

18.28 – Mattarella: “Su tutto sostegno a zone del terremoto”
“Tra i punti in primo piano” tra quelli da affrontare in Italia, “vi è quello che riguarda il sostegno dei nostri concittadini colpiti dal terremoto e l’avvio della ricostruzione dei loro paesi”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

18.27 – Mattarella: “Clima politico, rapporto dialettico, ma costruttivo”
“Mi auguro che il clima possa articolarsi e svolgersi con un rapporto dialettico, come è necessario, per la nostra democrazia, ma sereno e costruttivo”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

18.26 – Mattarella: “Esigenza di armonizzare le leggi elettorali”
“C’è l’esigenza generale di una armonizzazione delle due leggi elettorali di Camera e Senato. Questa è condizione indispensabile per le elezioni”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella.

18.26 – Mattarella: “Il Paese ha bisogno di un governo nella pienezza delle funzioni”
“Il nostro Paese ha bisogno in tempi brevi di un governo nella pienezza delle sue funzioni. Vi sono di fronte a noi adempimenti, impegni, scadenze che vanno affrontati e rispettati. Si tratta di adempimenti e scadenze interni, europee e internazionale”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

18.24 – Mattarella: “Ho ascoltato tutti con attenzione e rispetto”
“Ho ascoltato tutte le voci in parlamento e registrato con attenzione e rispetto”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella al termine delle consultazioni.

18.24 – Mattarella: “Iniziative per la soluzione della crisi”
“Nelle prossime ore valuterò quello che emerso da questi colloqui e prenderò le iniziative necessarie per la soluzione della crisi di governo”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

18.24 – Mattarella: “In prossime ore valuto e prendo iniziative”
In tempi brevi Paese ha bisogno governo in pienezza funzioni

18.17 – Presidente Consulta: “Momento difficile per il Paese e per la Consulta”
“È questo un momento difficile per l’intero Paese, un momento difficile e delicato per la Corte costituzionale”. Lo ha detto il professor Paolo Grossi, presidente della Corte costituzionale, a un convegno in Toscana. Grossi ha anche precisato che non risponderà a domande sull’attualità politica.

18.16 – Zanda: “Obiettivo elezioni prima possibile”
Sostegno del Pd alle decisioni che prenderà il presidente Sergio Mattarella per un governo “che dovrà affrontare le più urgenti emergenze tra le quali, ricordo, la legge elettorale. Il tutto con l’obiettivo di andare al voto nei tempi più rapidi possibile”. Lo ha detto Luigi Zanda, capogruppo Pd al Senato, al termine della consultazioni al Quirinale.

18.15 – Zanda: “Renzi si è dimesso, fatto insolito per l’Italia”
La crisi che oggi è stata affrontata, noi ringraziamo molto Mattarella per la sua missione e per il suo lavoro, si è aperta dopo gli esiti del referendum e dopo le dimissioni di Matteo Renzi, che, voglio sottolineare, le ha rassegnate al capo dello Stato così come aveva annunciato, fatto insolito nel costume politico del nostro Paese”. Lo afferma il capogruppo del Pd Luigi Zanda al termine delle consultazioni.

18.15 – Zanda: “Larghissimo rifiuto delle opposizioni a governo di responsabilità”
“Avevamo chiesto un Governo di responsabilità nazionale con l’obiettivo di portare Paese il prima possibile alle elezioni. Ma abbiamo registrato dalle varie dichiarazioni un larghissimo rifiuto” Lo ha detto Zanda per il Pd.

18.14 – Zanda: “Sostegno del Pd a ogni soluzione di Mattarella”
“Abbiamo registrato un larghissimo rifiuto da parte delle opposizioni a un governo di responsabilità nazionale e abbiamo assicurato al capo dello Stato tutto il sostegno del Pd alla soluzione della crisi che riterrà più opportuna”. Lo afferma Luigi Zanda, capogruppo del Pd al termine delle consultazioni.

17.51 – Grillo: “La volontà dei cittadini va rispettata”
“La volontà dei cittadini va rispettata #VotoSubito”. Lo scrive Beppe Grillo su twitter.

17.43 – In corso l’incontro Mattarella-delegazione Pd
La delegazione Pd, composta dai capigruppo Luigi Zanda e Ettore Rosato, dal vicesegretario Lorenzo Guerini e dal presidente Matteo Orfini è appena entrata nello studio ‘alla vetrata’ del presidente Sergio Mattarella. Si tratta dell’ultimo e conclusivo incontro delle consultazioni al Quirinale.

17.40 – Gaetti: “Con nuovo governo tradita la volontà del popolo”
“In attesa della Consulta il governo dimissionario deve limitarsi ad esser mero strumento regolamentare del Parlamento. Qualsiasi altra soluzione sarà un tradimento della volontà popolare, va rispettata la volontà dei cittadini e non violata”. Lo afferma il capogruppo M5S Luigi Gaetti al termine delle consultazioni.

17.38 – M5s: “Percorso più rapido per andare al voto”
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovrà “garantire il percorso istituzionale più rapido per andare al voto con la legge elettorale che sarà certificata dalla Corte costituzionale nelle prossime settimane”. E quanto hanno chiesto i rappresentanti del Movimento 5 stelle, Luigi Gaetti e Giulia Grillo, nel colloquio al Quirinale con il Capo dello Stato, esprimendo l'”assoluta contrarietà al conferimento di un incarico di governo”.

17.36 – Giulia Grillo: “Al voto subito dopo la Consulta”
“Oggi in Italia abbiamo due leggi elettorali diverse che generano una paralisi istituzionale dolosa generata dalla irresponsabilità della classe politica guidata da Renzi e dal Pd. Per questo abbiamo chiesto di garantire il percorso istituzionale più rapido per andare al voto con la legge elettorale che sarà certificata dalla Corte costituzionale”. Lo afferma la delegazione M5S al termine delle consultazioni.

17.39 – M5s: “Paralisi istituzionale dolosa per colpa di Renzi”
“L’Italia, con due leggi elettorali diverse, si trova in una paralisi istituzionale dolosa generata dall’irresponsabilità di questa classe politica guidata da Renzi e dal Pd. Una situazione denunciata già nel 2015 da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio al presidente Mattarella”. Così i capigruppo del M5S Luigi Gaetti e Giulia Grillo dopo le consultazioni al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Per questo – hanno aggiunto – abbiamo chiesto al presidente Mattarella di garantire il percorso istituzionale più rapido per andare al voto”. 

17.29 – Giulia Grillo: “Nuovo governo calato dall’alto non ha legittimazione”
“Renzi, tutto il suo governo, e il Pd hanno fallito. Non è una nostra asserzione, ma un’affermazione certificata dal voto. Qualunque nuovo governo calato dall’alto non avrebbe legittimazione popolare e se in continuità con quello precedente imporrebbe le stesse ricette economiche di lacrime e sangue”. Lo afferma il capogruppo M5S Giulia Grillo al termine delle consultazioni con il presidente Mattarella.

17.14 – Fitto: “Mai viste consultazioni parallele”
“Renzi, con le sue consultazioni parallele, mostra una sgradevole mancanza di riguardo non solo verso il Quirinale, ma verso un corretto percorso istituzionale: lui è un primo ministro non eletto, sconfitto alle urne referendarie e dimissionario, non il padrone delle istituzioni”. Così Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti, promotore della Convenzione Blu.

16.48 – Al Quirinale la delegazione dei Cinquestelle
La delegazione del M5s composta dai capigruppo Giulia Grillo e Luigi Gaetti è arrivata al Quirinale per le consultazioni con il presidente Sergio Mattarella. Si tratta del penultimo incontro previsto: dopo il M5s chiuderà la giornata delle consultazioni la delegazione del Pd.

16.47 – Renzi esclude il bis durante gli incontri a Palazzo Chigi
Matteo Renzi, secondo quanto si apprende, avrebbe escluso negli incontri con i ministri e con la delegazione Pd, che si recherà alle 18 al Quirinale, un suo bis al governo.

16.41 – Berlusconi: “Dopo il voto riprendere le riforme costituzionali”
“Dopo il voto dovrà riprendere il percorso costituente in termini finalmente condivisi”. Lo afferma il leader di Fi Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni. L’incontro delle delegazione azzurra, composta anche dai capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta, con il capo dello Stato è durato circa 40 minuti.

16.40 – Berlusconi: “Fiducia in Mattarella, è garante”
“Cogliamo l’occasione per ribadire anche alla luce degli eventi di questi giorni la nostra considerazione per il senso di responsabilità istituzionale del presidente Mattarella e la fiducia nel suo ruolo di garante della vita democratica del Paese in questa fase delicata”.Lo afferma il leader di FI Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni.

16.39 – Berlusconi: “Nuove elezioni al più presto”
“Auspichiamo che” la legislatura sia più breve possibile. Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, dopo le consultazioni al Quirinale con Sergio Mattarella.


16.38 – Berlusconi: “Forza Italia non appoggerà governi di larghe intese”
“Fi non è disponibile a sostenere un governo di larga coalizione. Tocca al Pd esprimere e sostenere un governo per la parte restante della legislatura, che deve essere la più breve possibile”. Lo dice Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni.

16.37 – Berlusconi: “Legge elettorale e poi voto”
“Abbiamo illustrato a Mattarella quella che ci sembra l’unica strada possibile, l’approvazione in tempi rapidi di una nuova legge elettorale condivisa per poi consentire agli italiani di esprimersi con il voto”. Lo afferma il leader di FI Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni.

16.06 – Anche il ministro Orlando a Palazzo Chigi
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando è arrivato a Palazzo Chigi.

16.04 – Toninelli: “Legge elettorale arriverà dal Nazareno”
“Se Gentiloni presidente arriverà da Chigi e non da Quirinale. Proprio come nuova legge elettorale arriverà da Nazareno e non da Consulta”. Lo scrive in un tweet il deputato M5S Danilo Toninelli.

15.57 – Berlusconi al Quirinale, ultime consultazioni
Inizierà fra pochi minuti l’ultima tornata delle consultazioni al Quirinale. La prima delegazione ad incontrare questo pomeriggio il presidente Sergio Mattarella è quella di Fi, guidata da Silvio Berlusconi e composta inoltre dai due capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta. La delegazione azzurra è appena arrivata al Quirinale.

15.24 – Finito l’incontro Renzi-delegazione Pd
E’ terminato a Palazzo Chigi, dopo quasi un’ora e mezza, l’incontro tra Matteo Renzi e la delegazione Pd che alle 18 salirà al Quirinale per le consultazioni.

15.21 – Maroni: “Si può andare a votare dopo Pasqua”
“Si può andare a votare subito dopo Pasqua, il 23 o 30 aprile”. Lo sostiene il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, secondo il quale “questo sembra anche essere l’orientamento di Renzi e del suo partito”. Uno scenario, che secondo il governatore “obbliga pure il centrodestra a mettersi al lavoro per creare le condizioni affinché ci sia una coalizione, iniziando con il fare le primarie”.

14.48 – Merola: “Non vedo alternative a Renzi segretario”
“Non penso che ci sia un’alternativa a Renzi segretario, ma il Pd deve guardare più a sinistra. Si vedrà al congresso, perchè la prospettiva per me non è quella di creare due partiti. Si sta insieme con idee diverse, basta con questa vocazione della sinistra italiana a dividersi, è una dannazione”. Così Virginio Merola, sindaco di Bologna, ha risposto all’Unità che oggi lo intervista per comprendere i contorni del suo progetto di un Nuovo Ulivo, che sarà presentato il 19 dicembre insieme all’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

14.18 – Berlusconi a Palazzo Grazioli con Brunetta e Romani
Pranzo a palazzo Grazioli prima di salire al Colle. Silvio Berlusconi ha riunito i capigruppo di Forza Italia Renato Brunetta e Paolo Romani per preparare le consultazioni di oggi alla 16, dopo le dimissioni del governo Renzi.

14.06 – Delegazione Pd del Quirinale a Palazzo Chigi
La delegazione del Pd che alle 18 salirà al Quirinale per le consultazioni, composta dal vicesegretario Pd Lorenzo Guerini, dal presidente Matteo Orfini e dai capigruppo Ettore Rosato e Luigi Zanda, è a Palazzo Chigi.

13.48 – Anche Alfano a Palazzo Chigi dopo l’uscita dal Quirinale
Il ministro dell’Interno del Governo dimissionario Angelino Alfano, dopo aver partecipato alle consultazioni con Sergio Mattarella al Quirinale, è arrivato a palazzo Chigi. Nella sede del Governo, questa mattina, sono stati anche – secondo quanto si apprende – Pier Carlo Padoan, Dario Franceschini, Maria Elena Boschi, Carlo Calenda e Maurizio Martina e il sottosegretario Claudio De Vincenti.

13.26 – Delrio: “Non parlo del governo, c’è il presidente”
Interpellato a Brescia a margine dell’inaugurazione della linea ferroviaria ad alta velocità Treviglio-Brescia, sull’ipotesi di un nuovo governo a guida Gentiloni o Padoan, il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha risposto in maniera secca: “Non parlo del Governo. E’ il Presidente della Repubblica che parla del Governo, non un ministro di un Governo dimissionario”.

13.19 – Franceschini, Padoan, Boschi, Martina e Calenda a Palazzo Chigi
Oltre a Dario Franceschini e Pier Carlo Padoan, a palazzo Chigi ci sono anche i ministri Maria Elena Boschi e Maurizio Martina. Sarebbe presente anche il ministro Carlo Calenda.

12.56 – Alfano: “Voto a febbraio? Superato da fatti nuovi”
“Sono intervenuti da quella sera dei fatti nuovi, mi pare un tema superato dagli eventi”. Lo afferma il leader di Ncd Angelino Alfano al termine delle consultazioni rispondendo a chi gli chiede se sia ancora del parere di andare a elezioni in febbraio.

12.48 – Alfano: “Proporzionale con premio di maggioranza”
“Noi abbiamo già pronto un disegno di legge con un impianto proporzionale, con premio di maggioranza”. Lo ha detto oggi al Quirinale Angelino Alfano esprimendo così la preferenza del suo gruppo per una riforma dell’Italicum in senso proporzionale.

12.44 – Alfano: “Comune responsabilità o avanti con Renzi”
“Siamo disponibili a governo con responsabilità comune” con la partecipazione “di tutte le forze volenterose che avranno il senso di appartenenza comune e che li porti a partecipare a un governo che si trovi ad affrontare alcune emergenze”. Lo afferma il leader di Ncd Angelino Alfano al termine delle consultazioni. “Qualora ci fosse un diniego da parte degli altri potenziali partecipanti non avremmo nulla in contrario anzi, avremmo molto di favorevole, ad una prosecuzione di Matteo Renzi” alla guida dell’esecutivo.

12:08 – A Palazzo Chigi anche Franceschini, Boschi, Calenda e Martina
Molti ministri nel corso della mattinata sono stati, separatamente, a Palazzo Chigi in vista della consultazione che alle 18 la delegazione Pd avrà al Quirinale con Mattarella. Oltre a Padoan, a quanto si apprende, sono stati a Palazzo Chigi Dario Franceschini, Maria Elena Boschi, Carlo Calenda e Maurizio Martina.

11:57 – Al Colle Lupi e Alfano
E’ in corso al Quirinale l’incontro tra Mattarella e la delegazione di Ncd-Centristi per l’Italia, formata dai capogruppo Maurizio Lupi e Laura Bianconi, dal ministro dell’Interno dimissionario Angelino Alfano e da Giampiero D’Alia. L’incontro chiude il giro di consultazioni di questa mattina.

11:53 – Berlusconi riunisce Fi a Palazzo Grazioli
Pranzo di lavoro a palazzo Grazioli per Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia farà il punto con il vertice del suo partito in vista delle consultazioni al Quirinale. L’ex Cavaliere e i due capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani saliranno al Colle alle 16.

11.48 – Verdini: “Difficile dare scadenze ai governi”
“Ci siamo rimessi alla volontà del presidente Mattarella, i governi con le scadenze mi sembrano abbastanza complicati. Un governo lo si vara con una maggioranza e ha il suo corso naturale “. Lo afferma il senatore di Ala-Sc Denis Verdini al termine delle consultazioni a chi gli chiede se il nuovo esecutivo debba avere un corso temporale ben preciso.

11:46 – Verdini: “Disponibili a ogni formula che il presidente voglia adottare”
“Siamo pronti a dare il nostro sostegno per fare una nuova legge elettorale con il tipo di governo che il presidente Mattarella deciderà, anche un Renzi bis”. Così Denis Verdini dopo l’incontro tra la delegazione del gruppo Ala-Scelta Civica-Maie e il presidente della Repubblica. Con lui sono saliti al Colle anche il segretario di Scelta civica Enrico Zanetti e Antonio Merlo, presidente del Movimento associativo Italiani all’estero (Maie).

11:44 – Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a Palazzo Chigi

11:23 – Cattaneo (Fi): “Vere consultazioni a Palazzo Chigi. E sono già terminate”
“Oggi Forza Italia sale al Quirinale, ma forse le vere consultazioni si svolgono a Palazzo Chigi e per di più sono già terminate”. Lo dichiara Alessandro Cattaneo, membro del comitato di presidenza di Forza Italia e responsabile formazione del partito di Silvio Berlusconi. “Siamo di fronte all’ennesima conta tutta interna al Pd che ormai utilizza persino i palazzi delle Istituzioni come fossero la sede del partito dimostrando di non avere rispetto dell’alfabetismo istituzionale più elementare. Cosa sarebbe accaduto e cosa si sarebbe scritto sui giornali se fosse stato il centrodestra a fare una cosa del genere?”.

11:22 – De Petris: “Discontinuità con Renzi, no a Gentiloni”
“Un ritorno di Renzi a Palazzo Chigi verrebbe vissuto come una sfida a milioni di elettori che hanno bocciato non solo le riforme ma che hanno espresso un giudizio drastico sulle politiche economiche, sociali, ambientali del governo. Nasca un governo che consenta al Parlamento di varare una legge elettorale nuova, che preservi il diritto dei cittadini di eleggere i propri parlamentari e che archivi definitivamente l’illusione del governo maggioritario del capo”, ha detto il capogruppo alla Camera di Sinistra Italia Arturo Scotto al termine delle consultazioni. “E’ necessario un testo che veda un ampio consenso per portare poi il Paese alle urne”. La capogruppo di Sinistra Italia al Senato Loredana De Petris ha escluso la possibilità di appoggio a un governo Gentiloni: “Assolutamente no. Siamo molto chiari e netti. Discontinuità vuol dire discontinuità, non è solo Renzi ma anche chi per lui può dare lo stesso di tipo di impronta e continuità”.

11 – Al via consultazioni, Sinistra Italiana da Mattarella
La delegazione di Sinistra Italiana, composta dai capogruppo Arturo Scotto e Loredana De Petris e dai parlamentari Alfredo D’Attorre e Giuseppe De Cristofaro, è entrata nello studio “alla vetrata” del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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