Quasi il 69 per cento. E’ stata altissima l’affluenza alle urne, con il 68,48% per cento degli italiani che sono andati a votare per il referendum costituzionale. Un dato assolutamente in linea con quelli delle 19 e delle 12, quando avevano espresso il loro voto il 57% e il 20% degli aventi diritto. E secondo i primi exit poll si prefigura una grande vittoria per il fronte del No. Una notizia che è diventata immediatamente breaking news in tutto il mondo. In attesa dei primi dati e soprattutto di quelli definitivi, l’unica certezza è il boom dell’affluenza. Veneto ed Emilia Romagna si confermano le regione con la maggiore presenza di elettori alle urne: 76,6% la prima e 75,8% la seconda, con Lombardia terza con il 74,5%. Tutto il Nord Italia conferma affluenze altissime. Molto diversa la situazione al Sud, con la Calabria fanalino di coda (54,4%), seguita da Sicilia (56,9%) e Campania (58,9%).

Alle 19 hanno votato al referendum costituzionale oltre il 57 per cento degli aventi diritto al voto, confermando un dato di affluenza particolarmente alto: primi il Veneto e l’Emilia Romagna, in coda Calabria e Sicilia. Le urne saranno aperte fino alle 23 di questa sera: 46 milioni di italiani sono chiamati a pronunciarsi a favore o contro la legge Boschi che modifica 40 articoli della Carta e propone il superamento del bicameralismo paritario. Nella maggior parte delle regioni del nord e del centro, l’affluenza alle ore 19 supera il 60%. In Veneto ed Emilia Romagna il dato più alto, con quasi il 66% degli elettori andati alle urne. In coda alla classifica restano le regioni del Sud: Calabria e Sicilia si fermano infatti al 44%, Campania al 46%, Basilicata al 47% e Puglia al 48%. Tutte ben al di sotto dei dati nazionali. Nelle grandi città la maggiore affluenza per il referendum è stata registrata a Milano dove alle ore 19 ha votato il 60,9% degli aventi diritto. A Roma la percentuale dei votanti è del 55,9%, a Torino del 57,3%. Minore l’affluenza al sud: a Napoli ha votato il 42,9%. A Palermo alle urne è andato il 47%. Tra gli altri capoluoghi si registra il record di Firenze dove ha votato il 67.3% e Bologna dove ha votato il 65.3%. A Bari alle urne è andato il 52.2%; a Catanzaro l’affluenza è stata del 49%, a Reggio Calabria del 46.8%; a Cagliari ha votato il 54.2%.

Una tendenza che già alle 12 si poteva prevedere, visto che erano andati alle urne oltre il 20 per cento degli aventi diritto in una giornata in cui non sono mancate polemiche ai seggi per le segnalazioni di matite non indelebili. Casi, però, sui quali il Viminale ha già rassicurato. A mezzogiorno Ferrara è la città dove si registra l’affluenza maggiore, e con il 27,12% supera Bologna, al 27,02. Milano si ferma al 22,79, Firenze al 26,60, Roma al 19,9 e Napoli al 14,97. Fanalino di coda, tra tutte le città italiane, è Agrigento, in Sicilia, con il 10,71%. Record l’Emilia Romagna che è al 26 per cento, mentre in coda, a pari merito, ci sono la Sicilia e la Calabria con il 13.02 per cento di affluenza. In generale, secondo quanto emerge dai dati dell’Interno, al Sud sono meno gli elettori che si stanno recando al seggio. Un’affluenza massiccia, soprattutto al nord, se si pensa che all’ultimo referendum, quello per le trivellazioni in mare, nell’aprile scorso, andò alle urne alle ore 12 l’8.35% degli italiani mentre il referendum per la modifica del Titolo V nel 2001 vide la partecipazione, a mezzogiorno, solo del 7,8% e il referendum costituzionale del 2006 sulla devolution alle 12 vide andare alle urne il 10,1% dei votanti.

Matite copiative, segnalazioni di irregolarità – Quello di oggi è il terzo referendum costituzionale della storia della Repubblica, dopo quelli del 2001 e del 2006, che sin dalle prime ore è stato accompagnato dalle polemiche intorno a possibili matite cancellabili. Tante le segnalazioni riportate dalle agenzie di stampa e rilanciate via social, da Firenze a Salerno (leggi), che però, almeno finora, non si sono tradotte in alcuna denuncia formale. Per parte sua, il Viminale ha chiarito che “le matite cosiddette “copiative” sono indelebili e destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale”. Inoltre le “prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti”. Rassicurazioni che sono arrivate anche dalle prefetture di Agrigento e Catania che sottolineano: “La matita copiativa può essere cancellata da un foglio bianco, ma non dalla scheda elettorale” che se messa alla prova rischia di essere “bucata” e quindi di invalidare il voto e l’elettore è passibile di denuncia da parte del presidente del seggio. Inoltre invitano a “evitare inutili allarmismi” e ricordano che “chiunque può assistere allo scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi”.

Tra le prime segnalazioni circolate sui social quella di Piero Pelù dei Litfiba che ha denunciato al presidente del seggio l’irregolarità della matita, così come hanno fatto altri elettori a Ostia, Roma, Genova e Salerno. “In molti seggi si sta votando con semplici matite. Mi chiedo il perché. Abbiamo già registrato due episodi in seggi in cui i presidenti avevano accantonato le matite indelebili distribuendo semplici matite. Chiediamo a tutti i ‘difensori del votò di controllare quanto sta avvenendo”, ha detto l’europarlamentare Fulvio Martusciello (Forza Italia), responsabile nazionale dei ‘difensori del voto’.

Polemiche anche a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma, dove lo scrutinio delle schede degli italiani all’estero è iniziato senza i rappresentanti del No. Il consigliere regionale M5s del Lazio Davide Barillari segnala che, a causa di un errore della Corte d’Appello, il Movimento è rimasto all’esterno dell’edificio. Solo due ore dopo, una volta chiarita l’iscrizione alla lista sbagliata dei “Senatori per il sì”, M5s ha potuto accedere. Stesso problema per Sinistra Italiana: “I seggi del voto degli italiani all’estero hanno iniziato le operazioni di voto senza la presenza dei rappresentanti dei promotori per il no – spiegano in una nota -. In aperta violazione della legge. Una cosa inaccettabile nel 21º secolo. Ci auguriamo che nei prossimi minuti il problema venga risolto, perchè non ci possono essere ombre su questa consultazione”.

CRONACA ORA PER ORA

00.00 – Cori Usb contro Renzi sotto Palazzo Chigi
Una cinquantina di persone che sventolano bandiere dell’Usb, al grido di ‘Te ne vai o nò e ‘Renzi a casà stanno manifestando in via del Corso, cercando di avvicinarsi a palazzo Chigi. I manifestanti sono stati bloccati da polizia e forze dell’ordine.

23.27 – Vittoria del No secondo exit poll è breaking news in tutto il mondo
El Pais titola “Renzi perde il referendum”, Sky News commenta con un tweet: “Renzi ha perso un referendum chiave”. Il britannico Guardian scrive “vittoria per la campagna del No”, mentre la Bbc sottolinea che il presidente del Consiglio ha perso “con largo margine”. Anche France 24 dà la notizia, che le agenzie hanno immediatamente rilanciato, dalla tedesca Dpa (“Gli italiani danno un colpo a Renzi”), alla France Presse, alla Reuters.

23.22 – Secondo exit poll Rai: si allarga il vantaggio del No
In base al secondo exit poll, elaborato ponderando anche i primi dati dello spoglio, di Ipr Marketing-Istituto Piepoli per la Rai sul referendum il Sì è al 40-44%% ed il No al 56-60%. In base al secondo exit poll Tecné per Mediaset sul referendum il Sì è al 41-45%%, il No è al 55-59%.

23.13 – Affluenza alle 23 oltre il 69% (dati parziali)
Secondo i primi dati arrivati al Viminale (relativi a 1700 comuni su un totale di 7.998) l’affluenza alle urne alla chiusura dei seggi in Italia per il referendum va attestandosi sopra il 69%.

23.00 – Primi exit poll. La7: “No a 55/59%, Sì a 41/45%. Rai1: No a 54/58, Sì a 42/46%
In base al primo exit poll Tecné per Mediaset sul referendum il Sì è al 41-45%, il No è al 55-59%

22.57 – Farnesina: “Affluenza all’estero al 30,89%”
Il ministero degli Esteri rende noto che dei 4.052.341 italiani all’estero aventi diritto al voto, hanno partecipato alla consultazione referendaria 1.251.728 elettori. Il dato corrisponde a un’affluenza del 30,89%.

22.34 – Ministri e dirigenti Pd al Nazareno
I vicesegretari Lorenzo Guerini e Deborah Serracchiani, i capigruppo Ettore Rosato e Luigi Zanda e molti ministri, tra i quali Dario Franceschini, sono arrivati nella sede del Pd a Largo del Nazareno per attendere l’esito del referendum.

22.28 – Si anima il comitato M5s alla Camera
Alessandro Di Battista e i capigruppo del M5S di Camera e Senato, Giulia Di Vita e Luigi Gaetti, sono arrivati alla Camera dove è allestito il comitato dei pentastellati per aspettare il risultato del referendum costituzionale.

22.30 – M5s denuncia: “Da buste estero spuntano assegni e documenti”
Uno scontrino, una lettera per una banca, un passaporto e persino un assegno da 7000 sterline. Nelle buste arrivate dall’estero a Castelnuovo di Porto per votare per il referendum è stato trovato davvero di tutto. E le relative schede elettorali sono state annullate. A riferirlo sono i rappresentanti di lista del M5s Davide Barillari e del Comitato per il no Saverio D’Auria, dal bunker della Protezione civile. “Molti – spiegano – hanno confuso la busta con la scheda come un modo per comunicare con il consolato. Altri si sono semplicemente sbagliati”. E dunque sotto gli occhi degli esterrefatti scrutatori sono spuntate cose perlomeno insolite: lettere di protesta contro il Consolato, corrispondenza privata e persino un certificato di morte con una rimostranza: questo elettore è deceduto, smettetela di cercarlo per votare.

21.50 – Ad Agropoli affluenza del 53%

21.15 – Discorso di Renzi a mezzanotte nella sala dei Galeoni di Palazzo Chigi
A quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi il presidente del consiglio Matteo Renzi parlerà intorno alla mezzanotte nella Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi.

20.10 – Affluenza a picco nelle zone del terremoto
Affluenza alle urne molto bassa per il referendum costituzionale nelle zone del centro Italia colpite dal sisma. Fanalino di coda alle 19 Accumoli al 22.20%. Ad Amatrice ha votato il 36.06% degli aventi diritto, a Norcia invece il 35.96%. E’ quanto si legge sul sito del Viminale.

19.57 – Affluenza definitiva: alle 19 ha votato il 57,24% degli italiani

19.55 – Veneto ed Emilia le regioni in cui si è votato di più, in coda la Calabria
Sono il Veneto e l’Emilia Romagna le regioni che alle 19 hanno fatto registrare l’affluenza alle urne più alta, il 65,91%, seguite dalla Lombardia, con il 64,21%. Ultima in classifica la Calabria con il 44,34%, seguita dalla Sicilia, con il 45,06%.

19.53 – Alle 19 l’affluenza in Piemonte è stata del 60,54%

19.52 – L’affluenza al voto nelle Marche alle 19 raggiunge il 60,14%

19.52 – Alle 19 in Lombardia ha votato il 64,21% degli aventi diritto

19.51 – Alle 19 in Puglia ha votato il 48,26% degli aventi diritto

19.50 – Alle 19 l’affluenza in Umbria è stata del 61,69%

19.49 – Alle 19 in Campania ha votato il 46,44%

19.48 – Alle 19 l’affluenza in Emilia Romagna è stata del 65,91%

19.47 – Alle 19 in Sicilia ha votato il 45,06% degli aventi diritto

19.46 –  Alle 19 l’affluenza in Veneto è stata del 65,91%

19.45 – Alle 19 in Calabria ha votato il 44,34% degli aventi diritto

19.45 – L’affluenza al voto nel Lazio alle 19 raggiunge il 56,86%

19.45 – Alle 19 in Sardegna ha votato il 51.75% degli aventi diritto

19.44 – Alle 19 l’affluenza in Molise è stata del 52,33%

19.44 – Alle 19 in Trentino Alto Adige ha votato il 61,60% degli aventi diritto

19.44 – L’affluenza al voto in Toscana alle 19 raggiunge il 63,58%

19.43 –  Alle 19 in Basilicata ha votato il 47,92%

19.43 – Alle 19 in Friuli Venezia Giulia ha votato il 63,31% degli aventi diritto

19.42 – Alle 19 l’affluenza in Liguria è stata del 60,57%

19.40 – Alle 19 in Valle d’Aosta ha votato il 60,77% degli aventi diritto

19.30 – Dati Viminale: “Con il 70% dei comuni affluenza oltre il 57%”
Sulla base dei dati in arrivo al Viminale da quasi il 70% dei circa ottomila comuni, l’affluenza alle urne per il referendum costituzionale alle 19 è stata del 57,26%.

19.09 – Dati Viminale: “Alle 19 affluenza sopra il 56%”
Secondo dati parziali del Viminale, relativi a 2.245 comuni su un totale di 7.998, alle 19 l’affluenza alle urne è stata del 56,33%.

18.11 – Grillo: “Se italiani votano sì lo rispetto”
Abbiamo fatto un grande lavoro, quindi l’importante, se dovessimo perdere, è non dare colpe a nessuno, abbiamo lavorato tutti bene. Se gli italiani hanno scelto una cosa diversa noi la rispettiamo”. Lo ha detto il leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo dopo il voto al seggio di Sant’Ilario, dove è arrivato intorno alle 17.30. “Qualunque sia il responso, noi siamo decisi ad andare alle elezioni. Se verrà confermata questa leadership, rispetteremo il verdetto”. “Da martedì – ha aggiunto Grillo – cominceremo a condividere sulla rete il programma su energia, politica estera e difesa: cominciamo a lavorare. Stiamo lavorando già sulle persone”. Il programma “integrerà le cose non dette nel 2013” ha risposto Grillo a chi gli chiedeva se il M5S ha un programma nuovo. A scegliere, in caso di vittoria del No, l’eventuale squadra di governo, sarà la rete: “Non avete ancora capito? Sceglierà la rete le persone. Sono cose tutte condivise”, ha detto Grillo.

17.24 – Elettrice fotografa scheda a Savona: “Così a casa rileggo con calma il quesito”
In un seggio di Savona, il 2 presso le scuole elementari Colombo di via Caboto, una donna di 57 anni è stata sorpresa a fotografare la scheda elettorale all’interno della cabina. Immediato l’intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria di Genova Pontedecimo, presenti all’esterno del seggio e richiamati dal presidente. La signora si è giustificata spiegando che voleva fotografare la scheda per leggere poi bene con calma il quesito una volta a casa. La Digos sta provvedendo agli accertamenti del caso, per verificare l’eventuale volontà di commettere un reato.

16.23 – Giorgio Gobbi (attore): “Denuncia ai carabinieri: matita cancellabile”

16.18 – Viminale: “Matite copiative indelebili”
“Le matite cosiddette ‘copiative’ sono indelebili – spiega il Viminale, così come, tra l’altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera, nel 2013 – e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale. Il ministero dell’Interno – prosegue la nota – in media ogni anno, ne acquista un certo numero basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest’anno, il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta Luca srl – aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico – che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130mila, per esempio, quest’anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le Prefetture – è bene precisare – possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni”, conclude la nota del Viminale.

15.50 – Matite cancellabili, Codacons presenta esposti

15.20 – Isernia: rappresentanti di Sel presidiano tutti i seggi

15.12 – Ritirate matite a Genova
Matite vecchie cancellabili usate per il voto in un seggio a Genova sono state scoperte da un elettore, che ha presentato una denuncia, e poi sostituite con matite nuove, non cancellabili. E’ accaduto stamani, come riferisce il Secolo XIX, al seggio di via Linneo a Rivarolo. L’elettore, Fabio Aprà, è riuscito a cancellare il voto dalla scheda elettorale e ha quindi avvertito i carabinieri presenti di guardia al seggio. La denuncia è stata registrata anche dalla presidente del seggio. Si è trattato di due matite datate 2005 e di una datata 1995 di colore beige ha spiegato lo stesso elettore che si era insospettito dopo l’allarme diffuso sul web. Dopo la stesura del verbale di fronte ai carabinieri la presidente ha fatto cambiare le matite con quelle nuove, datate 2013, fornite dal ministero, ha spiegato l’elettore, e di colore blu, anche negli altri seggi della struttura, la scuola Morante di Genova.

15 – Morra (M5s): “Nella tradizione biblica Satana è il divisore. Chi l’ha voluta con questo referendum difende interessi particolari”

14.42 – Isernia, insegnante segnala matita cancellabile: interviene la Digos
Una matita identica a quelle copiative regolamentari usate per le votazioni ma più sottile. Così un’insegnante, insospettita, ha provato a cancellare il segno apposto sulla scheda referendaria nell’urna e si è accorta che il segno non era indelebile, segnalando il caso alla sicurezza sul posto. È intervenuta anche la Digos. Le matite, si è appreso, sono state sequestrate e sostituite con matite copiative. Il fatto è accaduto al seggio n.17 dell’Istituto d’Arte di Isernia. Il seggio è rimasto chiuso una quindicina di minuti, poco dopo le 14,00, quando sono intervenuti alcuni funzionari della Prefettura di Isernia. “Sono entrata nell’urna, al seggio 17 dell’Istituto d’Arte di Isernia, facendo molta attenzione ai particolari e mi sono accorta che la matita era più sottile ma identica a quelle usate per le votazioni”, racconta l’insegnante che ha segnalato il caso, Rita Farricelli, 60 anni. Le operazioni di voto al seggio sono regolari e, fino alla segnalazione, avevano votato 130 persone. (

14.33 – Record affluenza per l’Emilia Romagna
Dopo le ore 12, l’affluenza più alta per il referendum costituzionale si conferma nelle regioni del Nord, con il record in assoluto per l’Emilia Romagna (ora il dato si è assestato al 25,96%). E tra le città capoluogo di Provincia, il dato di affluenza maggiore lo ha Ferrara, che con il 27,12% di affluenza si posiziona anche prima di Bologna al 27,02. Buoni anche i dati di Reggio Emilia (26,74) e Forlì-Cesena (26,25). Fanalino di coda, tra tutte le città italiane, è Agrigento, in Sicilia, con il 10,71%.

14.25 – Napolitano: “Giornata importante”
“È una giornata importante. Dico solo questo”. Così il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, che alle 12 ha votato nel seggio di via Panisperna in Roma. L’ex capo dello Stato era accompagnato dalla signora Clio. d

13.38 – Salerno, matite indelebili. Discussioni in due seggi
Aveva con sé una gomma per cancellare per accertare se il voto sulla scheda potesse essere realmente eliminato. È successo a Salerno, nella scuola Tasso, dove una sessantenne è entrata in cabina munita di gomma. Dopo aver espresso il voto, si è rivolta al presidente del seggio asserendo che il tratto lasciato dalla matita poteva essere alterato. Ne è nata una piccola discussione che si è conclusa solo quando la signora è andata via. Secondo quanto si è appreso non è stata presentata denuncia. La donna, che si era recata al seggio da sola, avrebbe detto che sui social network si è diffuso un allarme per eventuali schede alterate proprio in seguito a cancellazioni. Analoga vicenda è accaduta nella zona orientale di Salerno dove al seggio 124 una signora aveva chiesto di votare con la propria matita temendo che quelle fornite dal ministero potessero essere facilmente cancellate. La presidente del seggio non ha permesso che la donna votasse con la propria matita. La votante aveva citato la notizia diffusa sui social.

13.21 – La lista dell’affluenza nelle regioni: Emilia Romagna in testa
Ecco la lista, in ordine decrescente, con l’affluenza al voto alle 12, regione per regione: Emilia-Romagna: 26,02% Friuli-Venezia Giulia: 24,37% Veneto: 23,99% Lombardia: 23,86% Liguria: 23,70% Valle D’aosta: 22,34% Toscana: 22,17% Piemonte: 21.61% Trentino-Alto Adige: 21,58% Marche: 20,21% Umbria: 19,68% Lazio: 19,48% Sardegna: 18,64% Abruzzo: 18,29% Molise: 16,70% Puglia: 16,29% Campania: 15,01% Basilicata: 14,50% Calabria: 13,02% Sicilia: 13,02%

13.19 – Ostia, denuncia di irregolarità: “Ci hanno dato una matita non copiativa”
“Questa mattina sono andato a votare nel seggio n. 1831 della scuola Garrone di Ostia. Ci hanno dato una matita non copiativa, che si poteva cancellare con una classica gomma”. A denunciarlo all’Adnkronos Francesco Paola, un elettore che questa mattina si è recato al seggio a votare per il referendum costituzionale. “Siccome ci erano arrivati messaggi su whatsapp che mettevano in guardia dal pericolo di matite cancellabili, ho portato con me un pezzetto di carta per fare una prova: ho utilizzato la matita che mi è stata consegnata al seggio e ho verificato che effettivamente si poteva cancellare con la gomma – ha aggiunto -. Ho segnalato il fatto al presidente del seggio, mi è stato risposto che le matite sono quelle consegnate dal Viminale e anche se sono cancellabili la carta della scheda elettorale è indelebile. Ho quindi fatto la stessa prova sulla scheda ma anche in quel caso si poteva cancellare”.

13.13 – Civati: “Basta un Sì viola il silenzio elettorale”
“‘Possibile’ intende esprimere tutta la propria indignazione per la palese violazione del “silenzio elettorale”, disciplinato dalla legge n. 212 del 1956 e successive modificazioni e integrazioni, da parte del Comitato a sostegno della riforma costituzionale “Basta un sì”. Infatti, all’interno di uno dei più utilizzati social media (Twitter), l’hashtag #RiformaCostituzionale risulta sponsorizzato da “Basta un Sì”. Lo afferma in una nota il deputato di ‘Possibile’ Pippo Civati.

12.52 – Il sindaco di Agropoli: “Voto di scambio? Comunità mortificata”
“Nessuno ha i numeri in tasca anche perché il voto non è trasferibile nel senso che oggi non si vota per Franco Alfieri”. Così il sindaco di Agropoli (Salerno), finito nell’occhio del ciclone in seguito alla divulgazione di una registrazione di una riunione con il governatore campano Vincenzo De Luca e con oltre 300 amministratori locali, nel corso della quale il presidente della Giunta lo invitò a convincere le persone a votare per il sì al referendum anche in cambio di “fritture di pesce” ma affinché portasse “almeno 4mila voti”. “Si tratta – ha detto Alfieri mentre andava a votare – di stupidaggini, di battute. Immediatamente ho avvertito che quelle frasi potevano essere travisate, cosa che è accaduta; c’è stato un ‘buonpensante’ venuto di proposito per registrare”. “A questa città le vicende mediatiche, le pagliacciate fatte dai parlamentari nazionali che sono venuti a buttare i pesci a mare non hanno fatto bene. É stata mortificata una comunità che ha scelto il suo sindaco con il 90% dei voti”.


Di Giampiero De Luca

12.37 – Le affluenze nelle città: Bologna prima col 26,69% dei voti
A Torino è al 18,38%; Milano al 22,79; Firenze al 26,60; Roma al 19,9; Napoli al 14,97, Palermo al 16,54 e Bologna prima col 26,69. In Emilia Romagna a cinque ore dall’apertura delle urne ha votato il 26% degli elettori.

12.36 – Salvini: “Arrivano segnalazioni di irregolarità, denunciatele”
“Pazzesco! Cominciano ad arrivare segnalazioni (le prime da Roma e Mantova) di matite elettorali che si possono cancellare con una semplice gomma! Irregolarità che sono state verbalizzate, e in vari casi denunciate a Polizia e Carabinieri. Se anche nel vostro seggio verificaste irregolarità (potete chiedere una prova al presidente di seggio prima di entrare in cabina), segnalatecelo! Occhi aperti e massima vigilanza! Non facciamoci fregare”. Lo scrive su facebook Matteo Salvini, segretario della Lega nord.
“Attenzione: non usate matite portate da casa, biro o altri materiali, ovviamente, ma semplicemente verificate la regolarità delle matite del seggio (che dovrebbero, in teoria, essere copiative e dunque non cancellabili)”, aggiunge.

12.24 – Piero Pelù: “La matita che ho usato per votare era cancellabile”
“Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio”. Lo scrive su Facebook il leader dei Litfiba, Piero Pelù, che posta anche alcune fotografie, nelle quali il segno della matita usato per esprimere la propria preferenza è stato cancellato con una semplice gomma. Il cantante posta anche la foto del reclamo registrato dal presidente del seggio fiorentino in cui ha votato.

12.18 – Di Maio: “Non è un voto come gli altri”
“Io ho appena votato. Oggi tutti gli italiani sono chiamati a decidere sulla Costituzione della Repubblica, dobbiamo sentire tutti questa responsabilità. Non è un voto come gli altri. Forza”. Lo scrive su facebook Luigi Di Maio (M5s), vice presidente della Camera.

12.04 – Alle 12 affluenza al 18% nel 10% dei Comuni
Secondo i primi dati arrivati al Viminale (relativi al 10% dei comuni, circa 800 su un totale di 7.998) l’affluenza alle urne alle ore 12 in Italia per il referendum è intorno al 18%.

12.01 – Sfollati al voto in tenda
Gli sfollati del terremoto delle zone della Valnerina voteranno in strutture di fortuna, ma voteranno. A Norcia i quattro seggi sono stati allestiti all’interno di una tensostruttura e serviranno per i 3.784 aventi diritto. A Cascia per gli oltre 2.500 aventi diritto, si potrà votare all’interno dei locali della diocesi di Roccaporena, in cemento armato.

11.42 – Di Battista (M5s): “Andate a votare”

11.40 – Vincenzo De Luca al seggio insieme ai figli
Il presidente della Giunta regionale campana, Vincenzo De Luca, ha votato accompagnato dai figli Piero e Roberto, al seggio 24, nella sezione elettorale “Liceo Da Procida” di Salerno, in via Laspro.

11.39 – Renzi al seggio: “Cosa voto? Ora ci penso”
“Beh, ora ci penso…”. Così il premier Matteo Renzi, sorridendo, ha risposto ad una signora che all’ingresso della scuola De Amicis dove ha sede la sezione n.3 di Pontassieve, gli aveva chiesto, anche lei scherzando: “Presidente, ha già deciso come vota?”. E mentre la moglie Agnese Landini si è presentata alle urne munita, oltre che della tessera elettorale, di un documento di identità, il presidente del Consiglio non aveva con sé alcun documento. “Spero di essere riconosciuto”, ha detto Renzi, a cui è stato permesso l’accesso alle urne “sulla fiducia”.

11.31 – Berlusconi al seggio: “Abbiamo davanti una grande battaglia”
“Abbiamo una grande battaglia da qui in avanti e potrete farla soprattutto voi che avete le forze giovani. Io cercherò di mettercela tutta mah….mamma mia”. Così Silvio Berlusconi parlando con alcuni giovani sostenitori che lo hanno atteso davanti al seggio in Roma dove si è reato questa mattina il leader di Forza Italia. L’ex Cav poi ha scherzato con un giovane che oggi vota per la prima volta: “Vai a casa e questo primo voto devi segnartelo sul diario e magari, aspettando il risultato, dopo berti una bottiglia di champagne, ma non tutta tu”.

11.23 – Salvini: “Se Dio vuole è finita. Domani ricomincia spero una nuova era”
“La politica tornerà normale con i piedi per terra, torna a dialogare, a discutere, ad occuparsi dei problemi dei cittadini e non ci sarà più il re del mondo che si ritiene tale”. Sono le parole di Matteo Salvini, leader della Lega Nord, dopo aver votato per il Referendum nel seggio della scuola elementare di via Ruffini, vicino alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Milano.

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