“Giachetti? Non ha mai nascosto di aver fatto uso di droghe. Spero che abbia smesso, perché le droghe fanno male, non potremmo avere a Roma un sindaco tossicodipendente. Ogni tanto, lo dico col sorriso affinché non si offenda, su Giachetti si vedono ancora tracce delle droghe”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Ecg Regione, su Radio Cusano Campus, dal senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a proposito delle dichiarazioni rese dal candidato sindaco al Campidoglio, Alfio Marchini, sulle droghe leggere. “Marchini è stato bravissimo” – continua – “ha fatto bene a dire che la cannabis fa male. Io sono un esperto di questa materia, mi batto da tempo contro la droga. Lui ha detto la verità ed è stato attaccato da imbecilli, mascalzoni, delinquenti e da assassini travestiti da politici, che vogliono legalizzare la droga. La legalizzazione delle droghe è una scelta suicida e chi la sostiene vuole favorire la criminalità, fingendo di volerla combattere. Sono in malafede”. Stoccata poderosa anche al leader della Lega, Matteo Salvini: “Quando viene a fare il leader a Roma spero che qualcuno lo accompagni, altrimenti si perde. Mi ricorda gli acquaioli che vendevano secoli fa l’acqua in campagna o gli osti che dicono che il vino è buono. Si è autoeletto capo. Ma vorrei chiedergli perché a Roma ha un atteggiamento diverso da quello assunto a Milano“. E spiega: “Salvini a Milano ha accettato Parisi e l’allargamento della coalizione, con un ex ministro di Renzi, Maurizio Lupi, e addirittura un compagno di governo della Fornero, Corrado Passera. Io credo che se Salvini fosse capo del centrodestra rischierebbe di non far vincere il centrodestra”. Gasparri poi ribadisce l’apprezzamento per Marchini, gradito anche a sua figlia, e si esprime sui social network: “E’ un incubatoio di imbecilli. Sono fondamentali, ineliminabili, ma sono anche una fogna, purtroppo non si è trovato il modo di cacciare dalla rete quelli che scrivono in modo violento. Ogni tanto ne segnalo qualcuno alla procura, ma la procura non indaga. Chissà perché Pignatone non indaga mai su quelli che mi minacciano di morte. Pignatò, sveglia! Anzi, io dico a Pignatone che andrò a trovarlo la settimana prossima”
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