Una serie di email di minaccia inviate da un indirizzo ip straniero ha causato la chiusura di tutte le scuole dell’area di Los Angeles. Istituti chiusi, lezioni sospese a tempo indeterminato e studenti e staff rimandati a casa con un avvertimento: “State lontani dai campus“. L’allarme è stato diffuso dalle autorità cittadine intorno alle 6.30 del mattino a seguito di minacce terroristiche arrivate posta elettronica ad alcuni istituti e ritenute “credibili”. Nel mirino “zainetti o altri pacchi o oggetti” – che eventualmente potrebbero contenere esplosivi – lasciati in alcuni campus. “Riceviamo di continuo minacce – ha detto il soprintendente scolastico Ramon Cortines – ma questa è particolare”. Nelle indagini sono stati coinvolti anche agenti dell’Fbi. Secondo alcune fonti investigative citate dai media Usa, uno degli indirizzi Ip di una delle minacce ricevute sarebbe riconducibile alla città di Francoforte, in Germania. Si tratta di una email che sarebbe stata inviata a un funzionario del distretto scolastico della città.

Ma l’allarme, oltre alla California, è scattato anche in Ohio e Nord Carolina, anche se non è chiaro se si tratti di minacce reali o di effetto psicosi. Secondo i media, la Glendale Kenly Elementary School nella contea di Johnston, in Nord Carolina, è stata messa in ‘lockdown’ mentre la polizia è alla caccia di tre sospetti. In Ohio, invece, la Beavercreek High School è stata evacuata a causa di un altro allarme bomba.

Le email hanno raggiunto anche New York. Il sindaco Bill de Blasio e il capo del New York Police Department, William Bratton, hanno fatto sapere che funzionari della Grande mela hanno ricevuto una email di minaccia simile a quella di Los Angeles. Le scuole di New York, tuttavia, sono rimaste aperte e la minaccia è stata giudicata “non credibile“. Bratton, ex capo della polizia di Los Angeles, ha infatti affermato che la sua città riceve regolarmente minacce come quella di oggi. Per questo ritiene che la chiusura delle scuol della città californiana sia stata una reazione esagerata.

A Los Angeles sono stati richiamati nei depositi tutti gli school bus che erano già in strada per svolgere il loro servizio e rimandati a casa oltre 640mila studenti, che saranno “supervisionati” fino a quando rimarranno nei dintorni dei 920 istituti e delle 187 public charter school (scuole private che però ricevono finanziamenti pubblici) del distretto (Los Angeles Unified School District), il secondo per grandezza negli Stati Uniti. Una misura messa in atto per “eccesso di precauzione”, ha fatto sapere la polizia locale, specie a seguito dell’attacco di matrice jihadista avvenuto a San Bernardino lo scorso 2 dicembre, nel quale sono state uccise 14 persone. Tuttavia, secondo fonti anonime citate da AbcNews, la minaccia non è collegata in nessun modo a precedenti minacce o all’inchiesta per la strage terroristica di inizio dicembre. “Chiediamo ai genitori di non mandare i bambini a scuola – ha detto il presidente dello Unified School District di Los Angeles – Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i cittadini oggi, delle famiglie e del personale scolastico”.

Cortines ha aggiunto che la minaccia non è arrivata “a una o due scuole”, ma a “molte” di loro ed era rivolta anche agli studenti, in generale. Un aspetto peraltro confermato anche dal presidente del distretto scolastico Steve Zimmer.

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