Al M5s arriva un importante endorsement da uno storico pezzo della sinistra italiana: il costituzionalista Stefano Rodotà e Paolo Flores D’Arcais (direttore di MicroMega) benedicono Alessandro Di Battista e i suoi durante il convegno “Riprendiamoci la svranità. La rivolta del cittadino contro il partito unico del privilegio e del conformismo” al teatro Umberto di Roma. “Se fanno schifo gli attuali partiti del mega inciucio – spiega il direttore di Micromega – cosa c’è altro da proporre? E’ evidente che i Cinque Stelle sono l’unica speranza per chi vuole cambiare le cose”. “Sono un’alternativa valida a Roma più che a Torino, hanno tenuto la barra dritta e non mi meraviglierei di questo risultato”, aggiunge Rodotà che, alla domanda se M5s è la nuova sinistra italiana risponde: “E’ più complicato di così. Ma – prosegue – sono grato ai Cinque Stelle perché con le Quirinarie hanno fatto provare ad un ottuagenario come me una sensazione nuova, dovunque vada i giovani mi riconoscono”. Poi sul fronte Si, il partito che accoglie i reduci del Pd, Rodotà dice: “Non lo so se sia la solita zavorra, tutto dipenderà dal dibattito a loro interno”. “Un cittadino qualunque – racconta invece Alessandro Di Battista alla platea – ha aperto un asilo nido a Pomezia restaurando una struttura abbandonata. E voi continuate a dividervi tra destra e sinistra. Si vuole rianimare una sinistra che ormai è morta”. Una storia, questa dell’asilo nido, che riporta la memoria di Rodotà al vecchio Pci: “Gli asili erano le bandiere in Emilia”

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