“La Curia di Bologna, proprietaria grazie a un lascito della Faac, azienda che si occupa di automatismi e cancelli elettrici, ha deciso di delocalizzare il polo produttivo di Grassobbio (Bergamo) e lasciare per strada 50 persone. Quel che combinano certi vescovi sta sicuramente facendo incazzare il buon Dio”. Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, dal palco del Berghemfest di Alzano Lombardo (Bg), racconta in questi termini l’ennesima storia di delocalizzazione. E la usa per attaccare la Chiesa in risposta ai suoi ripetuti attacchi contro il Carroccio sul tema immigrazione: “Il vescovo di Bergamo invece che prendersela con noi, dovrebbe alzare il telefono e chiamare il suo collega bolognese per fargli presente quanto stia sbagliando” di Fabio Abati

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