‘“Posso venire a lavorare ma a partire da settembre perché voglio prima andare in vacanza”. Questa è solo una una delle tante motivazioni stravaganti che Giovanni De Vivo, titolare di una caffetteria nel centro di Napoli ha sentito durante i colloqui di lavoro. Giovanni da circa due mesi sta cercando 10 persone per completare il suo staff ma le risposte ricevute sono varie. “Alle 5.30 del mattino però è troppo presto per cominciare a lavorare, poi voglio il week-end libero”. C’è anche chi vorrebbe essere assunto ma suggerisce al titolare di lavorare in nero così da non perdere la disoccupazione. In tempi di crisi è difficile immaginare che soprattutto i giovani rifiutino un posto di lavoro. Certo, c’è chi ha paura di essere sottopagato e sfruttato, ma come spiega Giovanni quello che viene offerto è un contratto di lavoro di 8 ore al giorno con due mesi di prova per circa 800 euro al mese all’inizio, soprattutto per chi non ha esperienza. “I miei collaboratori sono increduli – dice Giovanni – io a volte li faccio assistere ai colloqui ma sentendo le varie risposte alla fine mi danno ragione”

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