Otto milioni di euro. E’ la cifra spesa dal Comune di Roma nel 2014, il 30% in più rispetto allo scorso anno, per la gestione dei Centri di raccolta rom della Capitale. La denuncia arriva dalla Associazione 21 Luglio che ha stimato una spesa di 33mila euro a famiglia “per finanziare – spiega il Presidente Carlo Stasolla – strutture in cui si segregano persone. Tutti i soldi vengono spesi per la gestione dei campi mentre per i progetti di inclusione e scolarizzazione è destinata una parte irrisoria se non inesistente”. “Adesso controlliamo tutto in maniera certosina”, afferma l’assessore capitolina alle politiche sociali Francesca Danese. Sull’affidamento diretto agli enti gestori dei campi senza bandi pubblici, l’assessore si difende: “Parliamo del passato, aspettiamo un assestamento di bilancio per poter ripartire. Il nostro obiettivo resta comunque il superamento dei campi“. “A distanza di mesi dall’inchiesta di Mafia Capitale – attacca Stasolla – non è cambiato nulla, continuano gli affidamenti diretti, i costi sono lievitati e manca tutt’ora un piano per il superamento dei campi”  di Annalisa Ausilio

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