La crisi economica erode il diritto alla salute. Tra migranti e italiani poveri cresce, infatti, il numero di persone con difficoltà nell’accesso alle cure mediche. Per loro è pensato il “Programma Italia” di Emergency che attraverso una serie di poliambulatori opera in diverse aree del Paese, da Mestre a Palermo. “Le condizioni di vita di tanti migranti nelle campagne del Sud sono di incredibile degrado e – racconta il dottor Mimmo Risica, cardiologo veneziano, per molti anni tra i volontari di Emergency in Africa e ora a capo degli ambulatori sociali in Italia – di fronte a ciò abbiamo deciso di intervenire con un piano di assistenza medica specifico per l’Italia”. Ai migranti si aggiunge un’ampia fascia di popolazione italiana che, impoverita dalla crisi, ha rinunciato a curarsi. “Il ticket è diventato una spesa non sostenibile anche per molti italiani, alcune stime parlano di nove milioni di nostri connazionali che fanno fatica a curarsi”, prosegue Risica. Gli ambulatori di Emergency, attivi anche con strutture mobili, hanno già curato 80mila pazienti, operando “con un prontuario farmaceutico estremamente ridotto ed evitando di chiedere analisi cliniche che non siano davvero utili”  di Piero Ricca, riprese e montaggio Matteo Fiacchino

Articolo Precedente

Naufragio nel Canale di Sicilia, “strage più grave del dopoguerra”

next
Articolo Successivo

Strage migranti, il Papa: “Comunità internazionale agisca con decisione”

next