“Noi siamo in sei, ci sono 20 giornalisti e 300 agenti. Stanno ridendo di noi, stiamo facendo una figuraccia”. Sono amareggiati i pochissimi forconi scesi in piazza questa mattina a Torino. “Il responsabile del presidio si è dato malato”, spiega uno dei manifestanti presenti in piazza Crispi ancora prima dell’alba. Un altro manifestante tenta di chiamare i referenti nazionali del movimento che lo scorso 9 dicembre mise in ginocchio Torino. I telefoni squillano a vuoto, solo dopo mezz’ora di tentativi una voce risponde: “Tranquilli è normale che non ci sia nessuno, la gente è nel letto”. I presenti puntano il dito contro Danilo Calvani, il leader “in jaguar” che guidò la protesta dello scorso anno: “La gente ha visto che c’era lui e ci ha voltato le spalle”. Prossimo appuntamento dei forconi a Roma il 9 dicembre, “quando scadrà l’ultimatum a Renzi e inizieranno le ostilità” di Cosimo Caridi

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