L’annuncio del capo del Viminale in diretta radio a Rtl: “I matrimoni contratti all’estero da persone dello stesso sesso non sono conformi alle nostre leggi. Pertanto non si possono registrare in Italia e per quelli già trascritti si procederà all’annullamento”. Poi Angelino Alfano avverte quei sindaci che hanno proceduto alla registrazione, come il bolognese Virginio Merola e il napoletano Luigi De Magistris, attualmente sospeso: “Le loro direttive non sono conformi alle leggi italiane. Dirò ai Prefetti che dovranno rivolgere un invito formale alla cancellazione delle trascrizioni, avvertendo anche che in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d’ufficio

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Alfano: “Prefetti, cancellate nozze gay”. Bologna e altri comuni contro il Viminale

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