L’ultima in ordine di tempo è stata la tintoria.
Prima era toccato alla merceria.
A una drogheria.
A una ferramenta. O meglio: non proprio una ferramenta. Uno di quei posti dove si riparano (riparavano) le cose guaste.
Prima dell’avvento del “conviene ricomprarla nuova piuttosto che metterci le mani”. 

Vivo in questo quartiere da 14 anni.
Ne ho scritto più volte. Ne sono innamorato. Un Paese dentro Roma.
Tutti si conoscono. E, quando è possibile, ci si aiuta.
I bambini possono uscire perché ci sono sempre un paio di occhi amici che li controllano.
Ma, sempre più velocemente, questi sguardi si stanno spostando altrove.

La fisionomia di questo quartiere, è evidente, non è più la stessa.
Non è più quello dove abitavano i miei nonni.
Non è più quello in cui molti negozianti avevano un episodio da raccontarmi legato ai miei avi.
Vero o finto che fosse, poco importa.
Mi importa il fatto che qui tutti sanno il mio nome. Sanno chi sono.
Io so chi sono loro.
Conosco e vedo crescere i loro figli. Loro i miei.

Non capisco bene perché il termine provinciale venga usato sempre in maniera spregiativa.
La provincia – mediamente – è meglio della metropoli.
I rapporti sono diversi e più intimi.
Alcuni dei nostri più grandi scrittori, registi, pittori hanno raccontato la nostra provincia.

Non so voi, ma io non voglio vivere in una metropoli, se significa che alla cassa del grande supermercato non incontrerò mai la stessa persona.

Mi rendo conto che non si può arrestare un processo del genere. Ormai in ogni palazzo c’è almeno un bed and breakfast. I residenti sono ridotti al lumicino.
Che se ne fa un turista di una ferramenta, una merceria, una tintoria?E allora, dai: ecco un’altra pizzeria a taglio, un negozio di souvenir, un grande supermercato.
Intanto l’anima del quartiere è definitivamente compromessa.

E quell’anima, quello spirito, quel meraviglioso essere provinciali difficilmente tornerà.
Magari qualche turista romantico di ritorno in questo rione la cercherà.
Ma è, molto facile, che al suo posto, troverà un bed and breakfast.  

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Briatore, il sindaco di Rapallo lo vuole come “consulente turistico” e investitore

next
Articolo Successivo

Ripresa economica: caro Renzi, le scrivo da Berlino

next