Un giorno dedicato al volontariato ambientale. Legambiente ha lanciato l’iniziativa “Puliamo il mondo” per il 26, 27 e 28 settembre: in tutta Italia, migliaia di volontari saranno impegnati per ripulire parchi, fiumi, aree degradate. Si tratta dell’edizione italiana di un appuntamento mondiale, “Clean up the world”. A Milano, ai giardini comunitari Lea Garofalo di viale Montello, è entrata in azione l’associazione “Giardini in transito“, che gestisce il parco già durante tutto l’anno. L’organizzazione ha deciso di coinvolgere nella manutenzione del verde anche altre realtà della zona. Ci sono i pazienti del centro psichiatrico diurno dell’ospedale Fatebenefratelli, che seguono un percorso di ortoterapia, c’è l’associazione culturale italo-cinese “Diamoci la mano“, ci sono i condannati che hanno accesso ai servizi sociali. “Lea Garofalo ha abitato per anni qui davanti – spiega Martino Dolfini dell’associazione “Giardini in transito” – E’ un modo per farla rivivere con un inno alla vita” di Stefano De Agostini
Ambiente & Veleni - 28 Settembre 2014
Giornata mondiale dei parchi, a Milano il volontariato ‘verde’ diventa riscatto sociale
La Playlist Ambiente & Veleni
- 12:14 - Ucraina: Unicef, 'numero bambini uccisi aumentato del 40% nel 2024'
Kiev, 26 apr. (Adnkronos) - Il numero accertato di bambini uccisi in attacchi in Ucraina è aumentato di quasi il 40% quest'anno rispetto all'anno scorso a causa del persistere della guerra. Secondo i dati verificati dalle Nazioni Unite, gli attacchi avvenuti tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2024 hanno causato la morte di 25 bambini, il più piccolo dei quali aveva solo due mesi. Nove bambini sono stati uccisi in attacchi nelle prime tre settimane di aprile.
“Mentre continuano gli attacchi mortali, i bambini e le loro famiglie sono costretti a sopportare ulteriori perdite e distruzioni”, ha dichiarato Regina De Dominicis, direttrice regionale dell'Unicef per l'Europa e l'Asia Centrale, al termine di una missione in Ucraina questa settimana. “Ogni attacco ritarda gli sforzi di recupero e ricostruzione, prolungando il deterioramento della qualità di vita dei bambini. Sono preoccupata nel vedere che gli attacchi in tutto il Paese continuano, distruggendo scuole, strutture sanitarie ed edifici residenziali. Nessun luogo è sicuro per i bambini”.
Secondo i dati ufficiali delle Nazioni Unite, almeno 600 bambini sono stati uccisi in attacchi dall'escalation della guerra nel 2022. Più di 1.350 bambini sono stati feriti. Il numero reale di bambini uccisi e feriti è probabilmente molto più alto. Anche le infrastrutture su cui i bambini fanno affidamento continuano a subire attacchi. Migliaia di case, 36 strutture sanitarie e 140 strutture scolastiche sono state danneggiate o distrutte nei primi tre mesi dell'anno. Gli attacchi che hanno colpito le forniture di energia elettrica e le fonti d'acqua hanno ulteriormente interrotto i servizi critici, mettendo ulteriormente a rischio la vita e il benessere dei bambini.
Due anni di guerra preceduti da due anni di Covid-19 hanno fatto sì che l'accesso dei bambini alla scuola sia stato interrotto per più di quattro anni - anni equivalenti a un'istruzione primaria. Quasi la metà dei bambini iscritti a scuola in Ucraina non riesce a frequentare la scuola in presenza, mentre quasi un milione di bambini in tutto il Paese non può accedere a nessun tipo di apprendimento di persona a causa dell'insicurezza.
Nonostante gli attacchi in corso, l'Unicef sta lavorando in tutta l'Ucraina per preservare le opportunità di apprendimento per i bambini attraverso la riabilitazione di scuole e rifugi, la fornitura di kit di apprendimento a casa e il supporto all'apprendimento online. Nel 2023, l'Unicef ha raggiunto 1,3 milioni di bambini con l'apprendimento formale e non formale. Il Fondo per l'Infanzia sta anche fornendo sostegno psicosociale e per la salute mentale, anche attraverso spazi sicuri, centri di protezione e supporto, raggiungendo 2,5 milioni di bambini e coloro che se ne prendono cure solo lo scorso anno.
Insieme ai partner, l'Unicef sta ricostruendo infrastrutture idriche e sanitarie critiche distrutte o danneggiate dagli attacchi. Attualmente, l'organizzazione delle Nazioni Unite ha bisogno di altri 250 milioni di dollari per garantire un sostegno critico ai bambini e alle famiglie in Ucraina, anche nelle aree di prima linea, per i programmi umanitari e di recupero nel 2024.
- 11:09 - TikTok: "Nessun piano di vendere società negli Usa"
Pechino, 26 apr. (Adnkronos) - La società madre cinese di TikTok, ByteDance, ha comunicato di non avere intenzione di vendere, dopo che gli Stati Uniti hanno approvato la legge che potrebbe portare a un divieto a livello nazionale della popolarissima app.
"Le notizie dei media stranieri secondo cui ByteDance sta esplorando la vendita di TikTok non sono vere", ha affermato la società con sede a Pechino in una dichiarazione su Toutiao, una piattaforma di social media di sua proprietà popolare nella Cina continentale.
La dichiarazione arriva in risposta a un articolo di Information, in cui si affermava che Bytedance stava esplorando scenari per vendere le attività statunitensi di TikTok senza l'algoritmo che consiglia video agli utenti. Nella dichiarazione, Bytedance ha allegato screenshot del rapporto di Information, che citava tre persone a conoscenza dei fatti.
Fino ad ora ByteDance era rimasta in silenzio sul disegno di legge approvato questa settimana dal Congresso che spinge la società a trovare un nuovo proprietario entro nove mesi o sarà completamente bandito dagli Stati Uniti.
- 09:40 - Mo: media, Blinken in Israele martedì, discuterà di operazione Rafah e accordo ostaggi
Tel Aviv, 26 apr. (Adnkronos) - Antony Blinken dovrebbe andare in Israele martedì. Lo ha riferito l'emittente israeliana Kan, aggiungendo che il segretario di Stato americano dovrebbe discutere dell’imminente operazione dell’Idf a Rafah e delle trattative per sospendere i combattimenti e liberare oltre 100 ostaggi detenuti da Hamas a Gaza dal 7 ottobre. Sarebbe il settimo viaggio di Blinken nella regione da quando è scoppiata la guerra a Gaza.
- 08:56 - Mo: Houthi, ' attaccata nave israeliana nel Golfo di Aden'
Sana'a, 26 apr. (Adnkronos) - Il portavoce dei ribelli Houthi, Yahya Sare'e, rappresentante dell'Iran nello Yemen, ha affermato che gli Houthi hanno attaccato la "nave israeliana Msc Darwin nel Golfo di Aden utilizzando diversi missili navali e uav" e ha aggiunto che "l'operazione ha raggiunto il suo obiettivo ."
Sare'e ha anche affermato che gli Houthi hanno lanciato "un certo numero di missili balistici e missili da crociera contro obiettivi israeliani a Eilat".
- 08:50 - Mo: Idf, 'civile israeliano ucciso da attacco Hezbollah'
Tel Aviv, 26 apr. (Adnkronos) - Un civile israeliano è morto a seguito di un attacco di Hezbollah. Lo riferisce l'Idf. L'uomo stava svolgendo lavori presso un'infrastruttura nell'area di Har Dov, al confine tra Israele e Libano, è stato gravemente ferito durante un attacco missilistico anticarro di Hezbollah durante la notte e in seguito è morto a causa delle ferite, ha aggiunto l'esercito israeliano.
- 08:31 - Nordcorea: Kim supervisiona test lanciarazzi con 'nuova tecnologia'
Pyongyang, 26 apr. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) - Kim Jong Un ha supervisionato un test di un lanciarazzi multiplo con proiettili da 240 millimetri di "nuova tecnologia". Il leader della Corea del Nord ha sottolineato che questo sistema rappresenterà un "cambiamento strategico" nel processo di rafforzamento delle forze di artiglieria dell'Esercito popolare nordcoreano, come pubblicato dall'agenzia di stampa statale nordcoreana Kcna.
- 08:23 - Mo: proteste filo-palestinesi anche nelle università australiane
Canberra, 26 apr. (Adnkronos) - Le proteste contro la guerra a Gaza arrivano in Australia, dove gli studenti hanno montato delle tende all'Università di Sydney e hanno gridato slogan simili a quelli espressi negli Stati Uniti, e lanciato appelli a disinvestire dalle società collegate a Israele. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che gli studenti hanno anche scandito slogan contro il primo ministro Anthony Albanese per la sua politica nei confronti di Israele e Gaza, chiedendo al governo di condannare fermamente la violenza.