‘Come costruire l’alternativa e non morire Renziani’, è il titolo del dibattito che si è tenuto ieri ad Atreju, la manifestazione di Fratelli d’Italia a Roma. Ospiti diversi esponenti del centro-destra, oggi spaccato su più fronti. I più invisi per il popolo guidato da Giorgia Meloni sono coloro che danno un sostegno più o meno velato al governo Renzi. “Noi siamo all’opposizione, ma votiamo i provvedimenti per il bene dell’Italia, la riforma del lavoro a noi piace, se rimane così e non verrà annacquata dal Pd la voteremo – afferma Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia – ma temo barricate da parte di altri, fidarsi è bene non fidarsi è meglio”. Troppe promesse non sono state mantenute secondo l’esponete berlusconiano. “Aspettiamo la data della gita di Matteo Renzi al santuario di Montesenario, dopo aver perso la scommessa con Bruno Vespa sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese” aggiunge. Sulla partita che si sta disputando in Parlamento per la Consulta, Forza Italia continuerà ad appoggiare Donato Bruno nonostante l’indagine avviata dalla procura di Isernia. “Si dice estraneo ai fatti e noi gli crediamo, è un’ottima scelta, la qualità umana dei due candidati è indiscutibile” conclude Toti  di Irene Buscemi

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