Per velocizzare l’erogazione dei rimborsi, l’Agenzia delle Entrate sta chiedendo ai contribuenti, attraverso la posta elettronica certificata (Pec) o la posta ordinaria, di comunicare il proprio codice Iban per ricevere le somme direttamente sul conto corrente. Lo rende noto l’Agenzia delle Entrate in un comunicato.

Le persone fisiche interessate da questa nuova tornata di rimborsi sono oltre 100mila. Tra queste ci sono coloro che hanno presentato il modello 730 in mancanza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare i conguagli (come, per esempio, chi ha perso il lavoro), cui si aggiungono circa 50mila società che hanno richiesto il rimborso dell’Ires con la dichiarazione annuale dei redditi o con la domanda telematica legata all’indeducibilità forfetaria dell’Irap.

L’invito indirizzato alle persone fisiche arriva nella cassetta delle lettere, mentre quello rivolto alle aziende viaggia, tramite posta elettronica certificata, all’indirizzo Pec della società presente nel registro delle imprese. Per evitare il rischio di phishing, l’Agenzia delle Entrate, si legge nella nota, non accetta Iban per posta, email o via Pec . Questi canali sono invece utilizzati dalle Entrate per informare i cittadini sulle uniche due modalità ammesse per comunicare il codice Iban del conto corrente bancario o postale: utilizzando i servizi online disponibili sul sito www.agenziaentrate.it.

Per comunicare il codice (o modificare quello precedentemente fornito) basta accedere alla propria area autenticata, riservata agli utenti abilitati ai servizi telematici; rivolgendosi agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate e presentando il modello per la richiesta di accreditamento disponibile presso gli stessi uffici o sul sito www.agenziaentrate.it. Sempre per motivi di sicurezza, l’Agenzia non invia mail o messaggi cui sono allegati file da compilare e trasmettere, né software e applicazioni da scaricare su computero dispositivi mobili.

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