“O i secessionisti arrestati tornano a casa o li andiamo a tirare fuori noi”. Il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini ha infiammato piazza dei Signori a Verona durante la manifestazione di solidarietà per gli indipendentisti arrestati. “Siamo qua pacificamente ma non siamo dei fessi: o tornano a casa subito e qualcuno chiede scusa o andiamo a tirarli fuori noi. Magari occupando le prefetture” ha minacciato il leader del Carroccio. 

L’iniziativa nel capoluogo veneto è stata indetta il 2 aprile subito dopo l’operazione del Ros dei carabinieri che ha portato all’arresto di 24 secessionisti veneti, accusati dalla Procura di Brescia di associazione con finalità di terrorismo, eversione dell’ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra.

Subito dopo il blitz, la Lega si è eschierata contro gli arresti, minimizzando le accuse. ”Liberi subito – ha proseguito Salvini a Verona -. Le galere sono fatte per i delinquenti e per i mafiosi, non per i padri e le madri di famiglia. Gli investigatori non hanno trovato nemmeno una fionda e sfido chiunque a chiamare carro armato quella ruspa spara supposte”.

Il segretario ha quindi ribadito la vocazione pacifista della manifestazione. “Siamo qua per difendere la libertà di pensiero e di parola. La scelta della Lega è una scelta non violenta. Contrariamente a quanti la vorrebbero sotto terra noi vogliamo seppellire la Fornero sotto 500 mila firme”. Salvini quindi dà l’appuntamento al popolo Padano per il 25 aprile: “Sarà la festa di San Marco, sarà la festa della nostra liberazione, vogliamo discutere di politica senza galera in mezzo. Questa è un’indagine sbagliata con milioni di euro spesi per trovare una ruspa”.

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