“Berlusconi aveva diritto di difendersi davanti alla Giunta, il che vuol dire che la Giunta aveva il dovere di ascoltare”. Sono le parole pronunciate da Luciano Violante, in occasione della presentazione de “Il berlusconismo nella storia d’Italia”, il nuovo libro dello storico Giovanni Orsina, all’Universita’ Luiss insieme a Gaetano Quagliariello. Intervistato dal giornalista Tommaso Labate, che cita un’intervista rilasciata dall’esponente del Pd al Corriere della Sera, Violante corregge il suo interlocutore: “Non ho mai detto che era necessario un rinvio della legge Severino in Corte Costituzionale. Questo è quello che mi avete fatto dire voi giornalisti. Io ho detto un’altra cosa più banale. E cioè che Berlusconi aveva diritto di difendersi davanti alla Giunta. L’avevo detto perché poco prima alcuni esponenti della Giunta del Pd avevano già pronunciato il verdetto”. L’ex presidente della Camera rifila, quindi, una stoccata al proprio partito: “Per un fatto di educazione politica di un certo tipo, io ritengo che se tu devi decidere su una questione, non decidi prima di aver ascoltato le ragioni dell’altro. E l’ho detto non per affetto nei confronti di Berlusconi, ma per affetto nei confronti del mio partito. Se un partito non è capace di garantire i diritti del suo avversario, non è un partito credibile. Ho detto anche” – continua – “che la Giunta, se riterrà che ci sono i presupposti, può ben ricorrere alla Corte, perché è una sede paragiurisdizionale, tesi che aveva anche sostenuto il Pd in qualche altra occasione” di Gisella Ruccia
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