La copertina racconta il caso Cancellieri-Ligresti attraverso le intercettazioni della telefonata tra il ministro della Giustizia e la Frangi. Il giorno dopo quest’ultima parla con la figlia che accusa la Cancellieri di essersi fatta vedere solo allora. Si torna a Roma e Bertazzoni chiede ai parlamentari del Pd un’opinione sulla vicenda. Tutti sono evasivi sulla linea da tenere nel caso. Bersani rassicura il giornalista, Renzi attacca, Civati replica: “Renzi non si capisce cosa dice su questo tema, ha cambiato idea, prima ha chiesto le dimissioni…”. Gianni Cuperlo nega l’esistenza di correnti interne al Pd. Nel finale lo scenario terribile di Regina Coeli con le testimonianze dei parenti dei detenuti. Sono loro a denunciare i problemi del carcere e l’esistenza di persone di serie A e di serie B, come Berlusconi
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Servizio Pubblico, il caso Cancellieri e le condizioni disumane di Regina Coeli
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- 19:59 - Riforme: Meloni, 'favorevole a l. elettorale con preferenze'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - "Sono convinta che faremmo un buon servizio alla Nazione se accompagnassimo'' la riforma del premierato con ''una legge elettorale che ricostruisca il rapporto eletto-elettore e consolidi la democrazia dell'alternanza. Credo di essere stata la presidente dell'unico partito che ha avuto il coraggio di presentare emendamenti che reintroducevano le preferenze per l'elezione dei parlamentari. Non sono mai stata contraria, anzi, e anche su questo sono aperta''. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando nella Sala della Regina di Montecitorio.
- 19:57 - Governo: Meloni, 'se arriva a Natale sesto per longevità, facile scalare classifica'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - "In 75 anni di Repubblica ci sono stati 68 governi, 31 premier, con una durata media di poco più di un anno. Con 564 giorni di governo quello attualmente in carica è il sedicesimo in longevità. Se arriverà alle europee sarà il 13esimo, se mangerà il panettone sarà il sesto, tanto è facile risalire la classifica". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo al convegno alla Camera sul premierato organizzato dalla Fondazione De Gasperi.
"L'instabilità - ha rimarcato la presidente del Consiglio - porta con sé molti problemi, in primo luogo l'impossibilità di avere una strategia anche di medio periodo, di fare riforme strutturali, di affrontare i problemi profondi. Quando navighi a vista non puoi pensare al destino di figli e nipoti perché devi pensare a salvaguardare il tuo. Non puoi fare investimenti e questo ha portato ad avere il debito pubblico che abbiamo, un debito che generava consenso immediato" ma che "ora è alle stelle", questo perché "un orizzonte breve" porta a disinteressarsi su "chi pagherà il debito pubblico".
I contraccolpi, ha ancora sottolineato Meloni, sono poi anche sulla "credibilità internazionale: come si fa a costruire una centralità, che è anche fatta di rapporti personali, quando ogni 12-18 mesi cambia tutto? Per costruire questa centralità serve costanza, conoscenza reciproca, attenzione, tempo. E sono requisiti particolarmente più necessari oggi. Non siamo più in un contesto che ci consente leggerezza. Anche questo dobbiamo tenerlo a mente. Oggi le certezze vengono meno e di fronte a incertezze costanti la leggerezza che talvolta abbiamo visto può essere esiziale, davvero drammatico".
- 19:49 - Riforme: Meloni, 'io votai taglio parlamentari, mai chiesto niente in cambio'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - "E' un errore la personalizzazione. Questa riforma non riguarda la sottoscritta o il Presidente Mattarella, che molti tirano in mezzo. Riguarda un altro mondo, un futuro ipotetico. Per questo vale la pena discutere invece di personalizzare sempre tutto. Io non ha avuto problemi a votare il taglio dei parlamentari e non ho mai chiesto niente in cambio. L'ho fatto perché all'epoca lo ritenevo giusto. Ci sono questioni sulle quali l'opposizione fine a se' stessa non serve a niente: i tatticismi lo pagano i cittadini e la credibilità delle istituzioni". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo al convegno alla Camera sul premierato organizzato dalla Fondazione De Gasperi.
- 19:48 - Riforme: Meloni, ‘entrati no a gamba tesa ma in punta piedi per cercare dialogo’
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - "Abbiamo fatto quello che i cittadini ci hanno chiesto di fare" perché la riforma, declinata poi in corsa al premierato, "era nel nostro programma elettorale. Noi abbiamo proposto una riforma che risolve alcuni dei grandi problemi strutturali di questa nazione, per questo la definisco 'la madre di tutte le riforme'. E lo abbiamo fatto toccando solo 7 articoli della Costituzione, lo abbiamo fatto in punta di piedi. Non abbiamo fatto una riforma che entrava a gamba tesa, che stravolgeva la Costituzione. È stata una scelta politica, di dialogo". Lo rivendica la premier Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera a un convegno sul tema.
"Ero partita da un sistema semipresidenziale alla francese - ricorda - Abbiamo incontrato le altre forze e tutte dicevano che il presidente della Repubblica non si tocca. Così ho abbandonato il semipresidenzialismo, perché sarebbe stato divisivo". Dunque, sostiene e più riprese, si "è decido si entrare in punta di piedi, pur facendo una grande rivoluzione".
- 19:46 - Corruzione: Toti, rinnovo pro Spinelli 'follia', 'neanche Pinocchio ci crede'
Genova, 8 mag. (Adnkronos) - Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, da ieri agli arresti domiciliari per corruzione, "aveva perfettamente inteso che la richiesta di rinnovo trentennale della concessione per il Terminal rinfuse rispondeva solo ad esigenze speculative degli Spinelli che nulla avevano a che fare con i reali progetti di investimento o di sviluppo del porto". Una certezza esplicitata in un colloquio, riportato nella richiesta di custodia cautelare, in cui la questione viene definita come "follia" o "aporia" per un rinnovo cosi lungo per un tipo di traffico destinato ad essere sostituito. E' quanto emerge nell'ordinanza di custodia cautelare.
Toti e l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini (arrestato) "si rendono inequivocabilmente conto della contraddizione di una delibera di rinnovo trentennale per il Terminal rinfuse a fronte di investimenti portuali miliardari (la realizzazione della nuova diga foranea), che comporteranno, nel giro di pochi anni, la trasformazione integrale della vocazione del porto di Genova (dalle merci rinfuse ai container) con progressiva dismissione dei traffici di merci rinfuse ('se si investe 1 miliardo per fare full containers non si può dare 30 anni a uno che fa carbone')". L'obiettivo è acquisire una posizione di "forza" e ad Aldo Spinelli (imprenditore ai domiciliari considerato uno 'zar' del porto, ndr) che continua a esporre possibili soluzioni logistiche di interesse per il proprio gruppo, Giovanni Toti risponde in modo netto: "Non me ne frega nulla di cosa si scarica nel porto di Genova, mi frega il tanto quanto...li siano contenti i terminalisti e gli armatori per me potete scaricare i tacchini...il sale...i contenitori...i cinesi quel cazzo che vi pare...".
Far credere che commercializzare le 'rinfuse' sia effettivamente un progetto a lungo termine, come vuol far credere Spinelli, non appare credibile neppure a Toti che ride "...ma non ci crede nessuno..neanche...ma neanche Pinocchio...". L'unica cosa che sembrerebbe importare il governato ligure è di dare all'esterno, alla città, un messaggio chiaro e credibile, "trasmettere 'una visione di porto' avente 'una sua unicità', comunque funzionale all'ingente esborso legato all'opera infrastrutturale".
- 19:42 - Calcio: Abodi, 'aperti a dialogo su vigilanza, troveremo punto equilibrio'
Roma, 8 mag. (Adnkronos) - "Non faccio previsioni se non quelle di auspicare, sono pressoché certo, che nei confronti di domani aiuterà a comprendere meglio le ragioni che hanno portato comunque a immaginare questa nuova frontiera e anche da parte mia ad ascoltare le posizioni. Sono convinto che troveremo comunque un equilibrio. Il tema è non se farlo ma come farlo, per quanto mi riguarda...". Così, a margine del convegno alla Camera sul premierato, il ministro dello Sport Andrea Abodi risponde sulla riforma dei controlli dei bilanci dello sport professionistico, alla vigilia dell'incontro di domani con le realtà coinvolte, non solo del calcio ma anche del basket.
Quindi non si torna indietro? "Beh, tornare indietro.... A parte che finché non si arriva in Consiglio dei Ministri c'è sempre tempo per tornare indietro - dice il responsabile dello sport - io non mi innamoro per altro degli strumenti, mi innamoro dell'obiettivo da perseguire che è quello della reputazione, della credibilità di un sistema e anche della terzietà, nel rispetto dell'autonomia: per me l'autonomia è un fattore sacro".
Abodi interviene in merito alla bozza circolata, che prevede un'agenzia governativa ad hoc per valutare i conti delle società professionistiche, "quella era l'ipotesi contenuta in una bozza che è stata, diciamo, divulgata impropriamente e tempestivamente come un definitivo, mettendoci un po' tutti in imbarazzo. Io per mia stessa natura non sono per le decisioni unilaterali. Ho sempre dimostrato una capacità o comunque una disponibilità al confronto e al dialogo. È la dimostrazione è" che l'incontro di domani non c'è "soltanto perché mi sia stato chiesto, ma perché l'avrei fatto". Sul timing del provvedimento, "il Consiglio dei ministri la prossima settimana non ci sarà e quindi - taglia corto il ministro - buon lavoro".
- 18:51 - Bper, in primo trimestre conferma solidità con utile netto a 457 milioni
Roma, 8 mag. - (Adnkronos) - Bper Banca "ha ottenuto dall’inizio dell’anno risultati eccellenti in particolare grazie agli ottimi risultati del margine di interesse e delle commissioni nette". Nei primi tre mesi dell'anno i risultati approvati dal Cda mostrano un utile netto consolidato di periodo pari a 457,3 milioni di euro, dopo 111,8 milioni di costi sistemici. I ricavi “core” sono saliti a 1,354 miliardi in aumento del 9,9% rispetto al primo trimestre 2023 mentre anche il margine di interesse e le commissioni nette sono in crescita rispetto al primo trimestre 2023 rispettivamente a 843,6 milioni e 510,4 milioni. Bper evidenzia un il risultato positivo della raccolta netta gestita (+351 milioni di euro da inizio anno) mentre viene "confermata l'efficienza operativa con un cost income ratio pari al 51,7%". Quanto alla qualita’ del credito, Npe ratio lordo e netto sono rispettivamente 2,6% lordo e 1,2% netto (contro 2,4% e 1,2% di fine 2023): si sottolineano poi "elevati livelli di copertura complessiva dei crediti deteriorati al 54,2%, erano al 52,5% a fine 2023. Il costo del credito annualizzato è pari a 43 punti base in calo rispetto ai 48 punti dell’esercizio 2023
Bper evidenzia la propria solidita’ patrimoniale, testimoniata da un Cet1 ratio pari al 14,9% e una liquidita’ con Lcr al 162% e Nsfr pari al 133% (dopo aver rimborsato alla Bce prestiti Tltro per 16 miliardi di euro nel periodo 2023/2024).
Commentando i risultati il nuovo ad Gianni Franco Papa sottolinea come "l’attività del primo trimestre dell’anno ha rafforzato il trend positivo dei trimestri precedenti. Gli indicatori di rischio di credito si confermano su livelli molto contenuti e i livelli della posizione patrimoniale permangono solidi grazie in particolare all’importante generazione organica di capitale. I risultati sono in linea con il posizionamento di Bper nello scenario economico italiano: una grande banca capace di generare costante valore a beneficio di tutti gli stakeholders. L’attuale contesto di mercato, caratterizzato da una perdurante incertezza, ci pone certamente davanti a nuove sfide che sono certo sapremo gestire". "Personalmente - conclude - non posso che esprimere il piacere di essere alla guida di questo Gruppo; insieme al team manageriale e a tutti i colleghi lavorerò affinché nei prossimi anni Bper persegua obiettivi di crescita sempre più significativi”.
Bper Banca - continua- è "in anticipo" rispetto agli obiettivi del piano industriale che scadrà nel 2025 per cui "potrebbe essere possibile una revisione e un aggiornamento". "Sono convinto - ha anche affermato - che davanti a noi ci sia un grande potenziale".
Per il 2024 il Gruppo Bper Banca conferma una guidance che presenta un margine di interesse in leggero calo, conseguentemente ad una potenziale riduzione della forbice bancaria correlata ad una politica monetaria meno restrittiva, commissioni nette con una dinamica positiva grazie allo sviluppo dei ricavi da gestione e intermediazione del risparmio e consulenza, oneri operativi in linea a quelli del 2023 rispetto ai quali va considerato il pieno effetto del rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro del settore creditizio e finanziario.
Lato qualità degli attivi, l'istituto prevede di mantenere solidi livelli di copertura e un costo del credito stabile rispetto al 2023. La redditività netta ordinaria si ritiene possa prevedibilmente essere in linea con quella del 2023, al netto dell’effetto della fiscalità differita. Si prevede una conferma ed un rafforzamento della solidità patrimoniale della banca.