Sedriano, 11mila abitanti in provincia di Milano, è il primo comune lombardo sciolto per mafia. A un anno e sei giorni dall’arresto del primo cittadino per corruzione e di personaggi vicini all’Amministrazione comunale con l’accusa di associazione mafiosa, il Consiglio dei ministri ha deliberato: Sedriano va sciolto per mafia. Il commissariamento immediato, proposto del ministro dell’Interno Angelino Alfano, coinvolge nelle stesse ore anche un’altra cittadina italiana: Cirò in provincia di Crotone. Due storie diverse da Nord a Sud che necessitano l’intervento delle autorità competenti per ripulire la pubblica amministrazione dall’infiltrazione della ‘ndrangheta.

Una fine amministrativa preannunciata, quella di Sedriano, a cui la maggioranza consiliare Pdl eletta nel 2009 ha tentato di opporsi rifiutando l’invito alle dimissioni chiesto a gran voce dalla cittadinanza a partire dal 10 ottobre 2012, giorno in cui in Lombardia scattarono gli arresti che a Sedriano coinvolsero il sindaco Alfredo Celeste e il padre e il marito di due consigliere comunali. Si tratta di Eugenio Costantino, titolare di “compro oro” e padre della giovane consigliera 27enne Teresa, presunto boss della ‘ndrangheta operante nel milanese; e del medico chirurgo del pavese Silvio Marco Scalambra, marito della consigliera comunale e capogruppo Pdl Silvia Stella Fagnani, accusato di essere collettore di voti delle cosche. Secondo i magistrati, i due sarebbero stati complici di un ‘do ut des’, “asservendo a fini corruttivi il Sindaco di Sedriano” che, come risulta dalle intercettazioni riportate nell’ordinanza di custodia cautelare, sognava un posto in Senato.


Quando il consiglio comunale respinse la richiesta di sfiducia per il sindaco

Il primo caso di scioglimento per mafia in Lombardia arriva dopo l’indagine della commissione d’accesso prefettizia insediatasi in Comune l’8 aprile 2013. La relazione inviata dal Prefetto al ministro dell’Interno Alfano, accolta oggi a Roma con esito positivo, risale alla prima metà di luglio. In questi stessi giorni si stanno svolgendo le udienze preliminari del processo a carico del sindaco Celeste, Costantino e Scalambra che vede coinvolto anche l’ex assessore Regionale Domenico Zambetti, e il pm Alessandra Dolci della Dda di Milano ha chiesto tre anni di misura di sorveglianza speciale per il primo cittadino specificando la “pericolosità sociale del soggetto”. Celeste, fino all’attuale provvedimento di scioglimento, non si è dimesso dall’incarico di sindaco.

Sabato 19 ottobre dalle ore 15.30 a Sedriano in piazza del Seminatore la cittadinanza scenderà per le strade: “Ripuliamo Sedriano da malgoverno, illegalità, mafie” è lo slogan della manifestazione organizzata dalla Carovana Antimafia Ovest Milano a cui interverrà David Gentili presidente della Commissione Consiliare Antimafia del Comune di Milano.

IL DISOBBEDIENTE

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