Il buco in bilancio è in profondo rosso: 12,5 milioni di euro. Ora il presidente dell’Ente Nazionale Sordi, Giuseppe Petrucci, denuncia il suo predecessore, Ida Collu: sarebbe stata lei a provocare quella voragine nei conti dell’Ente e a portarlo al dissesto finanziario.

Petrucci non si ferma qui e avanza l’ipotesi che la Collu si sarebbe intascata 300 mila euro. In un’informativa riservata ai soci Ens, egli spiega che “in occasione dell’elaborazione del bilancio consolidato dall’ente di tutto il territorio nazionale, nell’aprile del 2013, sono state rilevate, ad opera dello studio commerciale incaricato di elaborare e certificare il bilancio, uscite non documentate, effettuate e non autorizzate, per centinaia di migliaia di euro”.

Per l’attuale presidente sarebbe “emerso che nel corso della precedente amministrazione, si sono verificati altri gravi fatti. In parole povere sono stati spesi tanti soldi dell’Ens senza alcuna autorizzazione non sappiamo come, né come siano state utilizzare tali ingenti somme”.

Ci sarebbe, dunque, un’appropriazione indebita dei soldi dei sordi italiani? “A titolo di esempio – scrive nella nota riservata Petrucci – è stata rilevata la presenza di un conto corrente acceso nel 2007, intestato all’Ens presso la Banca di Ferrara, senza alcuna delibera del Consiglio Direttivo in disprezzo alle norme statutarie. Su tale conto – rileva il presidente – in data 13.4.2007, in costanza della gestione della Collu, è stato ottenuto un finanziamento di 300 mila euro intestato all’Ens di cui però non vi è alcuna documentazione negli archivi dell’ente e non vi è traccia per di più di ciò che sia stato fatto con tale somma”.

Nel mirino delle gravissime accuse c’è Ida Collu, poiché la “presidente Collu ha proceduto a chiudere il suddetto conto corrente il 30.06.2011 e cioè il giorno precedente al passaggio delle consegne al sottoscritto presidente Petrucci, in assenza di ogni potere di straordinaria amministrazione e senza aver fatto menzione di tale attività a alcuno durante il passaggio delle consegne”. Nemmeno il collegio dei sindaci dell’Ens sapeva di quel conto, infatti non lo menzionano nel bilancio. Il sospetto, rileva Petrucci, e “che qualcuno abbia operato con tale banca ma per aspetti non afferenti alla gestione dell’ente”.

Petrucci non solo ha rilevato i suoi sospetti ai soci, “ha denunciato tali fatti all’autorità giudiziaria” per i reati di “appropriazione indebita e falsità in bilancio”. Nella documentazione spedita ai soci è allegato il verbale di querela dei Carabinieri di Roma.

Intanto Ida Collu ha controquerelato l’attuale presidente dell’Ente sordi. E al Fatto precisa: “Nego fermamente tutte le infamanti accuse mosse nei miei confronti dal Presidente Petrucci con l’informativa riservata ai soci Ens e ho già provveduto a sporgere una querela per diffamazione aggravata presso le sedi competenti. Sto da tempo richiedendo nella mia qualità di componente dell’Assemblea Nazionale dell’Ens, purtroppo fino ad oggi senza esito, di poter avere accesso ai verbali del collegio centrale dei sindaci che hanno verificato la sussistenza o meno delle irregolarità contestate dalla stampa”.

Il presidente nazionale dell’Ente nazionale sordi, Giuseppe Petrucci, è finito sotto accusa per le spese facili. Nonostante la crisi finanziaria dell’Ens, si fa accreditare circa 10 mila euro ogni mese sul suo conto personale. E fra le sue spese con la carte di credito dell’Ens vi siano abiti firmati, viaggi all’estero, e spesa al supermercato. 

Ma ora la guerra delle cifre e degli eventuali ammanchi si è spostata nelle aule di tribunale. Saranno a giudici a chiarire quel mostruoso buco in bilancio e gli eventuali reati.

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