Da sei giorni sono barricati sopra il silos della Italcementi a Vibo Marina, in Calabria. Già da un anno in cassa integrazione, gli 85 lavoratori del colosso del cemento non ci stanno alla chiusura dello stabilimento imposta dai vertici della Italcementi e dal presidente Giampiero Pesenti che, intanto, percepisce un milione di euro di stipendio e quasi tre milioni e mezzo di bonus. “Fanno ridere – commenta uno dei dipendenti, che sottolineano come a rischiare il posto siano altri 300 lavoratori impiegati nell’indotto. “Questa è l’Italia dei ricconi e di chi sfrutta la povera gente. Non ci muoveremo da qui fino a quando non avremo certezza sul nostro futuro”. Il governo Letta? “Parlano di sviluppo del lavoro – spiegano – ma vivono nel mondo delle favole”  di Lucio Musolino

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