E’ esploso nove volte, la prima a una distanza di 55 chilometri dalla Terra, il meteorite caduto sugli Urali e che ha provocato – causa l’esplosione dei vetri delle case – oltre 500 feriti. Secondo Russia Today i frammenti caduti sulla terra dopo la disintegrazione hanno danneggiato 297 case private, ma anche sei ospedali e 12 scuole. Le “esplosioni” hanno mandato nel panico gli animali nello zoo di Chelyabinsk, in particolare i lupi e gli orsi.

“Quello che è successo in Russia è un fenomeno davvero molto strano – dice all’Agi l’astronoma Margherita Hack – In genere i meteoriti sono attratti dalla forza di gravità della Terra ma raramente riescono a superare indenni il contatto con l’atmosfera”, ha proseguito l’astrofisica toscana. “Per non bruciare significa che i frammenti erano molto grossi; in caso contrario avremmo visto soltanto una scia luminosa, quella che tutti chiamano stella cadente”. Per Giovanni Valsecchi, esperto di meteoriti dell’INAF-IAPS di Roma, le immagini della pioggia di detriti che si è verificata saranno utilissime per capire scientificamente l’accaduto.

“I dati delle telecamere contribuiranno a ricostruire l’orbita dell’oggetto con una discreta approssimazione. E’ un fenomeno che accade continuamente che la Terra sia bombardata da piccoli oggetti che si frantumano in atmosfera. Grosso modo – ha spiegato l’esperto – una volta all’anno si verifica in atmosfera un evento che libera un’energia pari a quella della bomba di Hiroshima. E grosso modo una volta al mese un evento che libera un’energia pari a circa un kiloton. Però noi non vediamo quasi mai gli effetti di questi eventi. Questa volta, invece, il fenomeno si è verificato sopra una regione abitata, vicino a una città. Con alta probabilità, tra l’altro, di essere ripreso, contribuendo così anche al suo studio scientifico. Sull’eventualità che la pioggia di frammenti di meteoriti sia collegata con il passaggio dell’asteroide 2012 DA14, Vasecchi ha risposto subito: “A me sembra pura coincidenza. La meteora sulla Russia si è verificata 16 ore prima del passaggio di DA14 attraverso l’eclittica. Questo significa che le due orbite, in ogni caso, differirebbero di 2/3 di grado in una certa variabile angolare: questo già ci dice qualcosa. E soprattutto, il punto fondamentale è che questa meteora non viaggiava da Sud verso Nord, come invece farebbe un’eventuale meteora associata a DA14″. 

“Non ci stiamo avvicinando alla fine del mondo, almeno non per via dei frammenti di meteorite caduti in Russia. Al massimo si potrebbe parlare di apocalisse se l’asteroide che passerà vicino alla Terra stasera dovesse cadere sul nostro pianeta: solo un oggetto così grande potrebbe aprire scenari da fine del mondo” dice all’Agi l’ingegnere e ‘futurologo’ Roberto Vacca. “A rendere eccezionale l’accaduto sono state soltanto le esplosioni spettacolari riprese dalla telecamere”, ha concluso. 

I casi di meteoriti entrati in collisione con la Terra sono numerosi e alcuni sono molto antichi. Il più famoso risalirebbe a circa 250 milioni di anni fa ed è considerato responsabile della cosiddetta estinzione del Permiano-Trassico, in cui vennero cancellate il 90 per cento delle specie viventi. A un altro meteorite, schiantatosi nella penisola dello Yucatan 65 milioni di anni fa, è attribuita un’estinzione di massa alla fine del periodo Cretaceo che portò alla scomparsa dei dinosauri terrestri Mesozoici. Il meteorite spazzo’ via dalla Terra i dinosauri e il 75 per cento delle specie viventi, tra il Cretaceo e il Terziario. In epoca moderna, gli impatti astronomici più rilevanti non hanno avuto queste disastrose conseguenze.

I precedenti

30 giugno 1908: sul fiume Tunguska, nella Siberia centrale, in Russia, esplode un frammento di ghiaccio della cometa Encke a 5-10 chilometri di quota, con una forza calcolabile in circa 3-5 Megatoni (pari a circa 300 bombe atomiche sganciate su Hiroshima). Il frammento abbatte 80 milioni di alberi su una superficie di 2.150 chilometri quadrati. Si stima che eventi del genere si verifichino ogni 300-600 anni. Ci furono migliaia di animali abbattuti e, stando alle testimonianze locali, molti cacciatori e abitanti di povere capanne feriti ed ustionati; ma, a quanto sembra, nessun morto.

13 agosto 1930: una grande caduta meteoritica investe il corso del fiume Curuca, in Brasile, una zona chiamata, appunto, la “Tunguska brasiliana”. 

30 novembre 1954: è il primo caso conosciuto di persona colpita da un meteorite. A Sylacauga, in Alabama, una condrite di 4 chili buca il tetto di una casa e colpisce Ann Hodges che si trovava nel suo salotto, ferendola a un’anca.

9 ottobre 1992: l’auto della signora Michelle Knapp di Peekskill, nello Stato di New York, è colpita in pieno da un meteorite di una dozzina di centimetri.

18 gennaio 2000: una sfera di fuoco esplose sopra la città di Whitehorse, nello Yukon canadese, a un’altezza di circa 26 chilometri, illuminando a giorno il cielo notturno. Si stima che il meteorite prodotto dalla palla di fuoco abbia 4,6 metri di diametro e un peso di 180 tonnellate.

15 settembre 2007: una condrite si schianta nei pressi del villaggio di Carancas, nel sud-est del Perù, vicino al Lago Titicaca, formando un cratere che presto si riempie d’acqua e spargeva gas mefitici attorno all’area circostante. Molti residenti dell’area si ammalano, apparentemente a causa dei gas nocivi emessi sprigionati dall’impatto.

7 ottobre 2008: un meteorite classificato come 2008 TC3 viene rilevato nella sua traiettoria per 20 ore, mentre si avvicina alla Terra; impatterà nel deserto del Sudan dove verranno recuperati numerosi detriti. E’ la prima volta che un frammento di meteorite viene avvistato prima che raggiunga l’atmosfera.

21 novembre 2009: nel nord del Sudafrica venne avvistata una palla di fuoco, ripresa da telecamere delle polizie e probabilmente il meteorite colpisce un’area remota al confine con il Botswana.

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