Due milioni e 280mila euro di soldi pubblici. E’ l’ammontare del denaro su cui sta investigando la Guardia di Finanza nella regione Lazio secondo quanto riportato dal Secolo XIX. La cifra è stata erogata nelle casse de La Destra e della Lista Polverini nell’anno 2011 attraverso dei versamenti che riportavano la causale “assunzione di personale”. Si tratta di 721mila e 426 euro per il partito di Francesco Storace e un milione e 560mila euro per quello di Renata Polverini, soldi extra rispetto ai contributi già destinati ai singoli consiglieri (136mila euro a testa di cui 36mila per i collaboratori).

Se si considera che questi fondi non hanno a che fare con le consulenze, ma dovrebbero riguardare i soli collaboratori assunti, è una somma spropositata. Abnorme soprattutto alla luce del fatto che nel 2011 La Destra aveva in consiglio regionale solo due membri: se un collaboratore può costare circa 30mila euro all’anno, per arrivare a 721mila euro significa che i due consiglieri si sarebbero avvalsi di 24 collaboratori. Per quanto riguarda la lista Polverini, invece, per 13 consiglieri dovrebbero essere stati assunti 52 collaboratori. Gli investigatori stanno dunque cercando di fare luce su questi fondi. E nel frattempo Storace ha annunciato querele rispondendo a Franco Fiorito che in un verbale di alcuni mesi fa aveva detto: “In realtà io ho copiato da lui“. Er Batman ha accusato il leader de La Destra, candidato alla presidenza della regione Lazio, di essersi fatto versare del denaro pubblico direttamente con dei bonifici, “troverete forse sul suo conto le quote in più”.

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