Un esposto alla Procura di Roma e interrogazioni al ministro della Giustizia Paolo Severino e a quello degli Interni Anna Maria Cancellieri. Li ha presentati il senatore dell’Italia dei Valori Stefano Pedica dopo quanto raccontato sul fattoquotidiano.it: cioè la privatizzazione della società termale di Tivoli, la Acque Albule, sulla base di bilanci falsi. Nell’esposto ai pm romani si fa riferimento all’ex sindaco di Tivoli e ora assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Roma, Marco Vincenzi. Mentre nelle interrogazioni alla Severino e alla Cancellieri si chiede se siano a conoscenza dei fatti e quali provvedimenti intendano adottare in relazione al caso in questione.

I falsi nei bilanci della società risalgono al 1993 e rappresentano un pasticcio quasi ventennale che perdura tutt’oggi e che ha come protagonista principale il Comune di Tivoli e Marco Vincenzi, amministratore unico della società Acque Albule nel 1993 (direttore generale e dipendente della società fino al 2007) che una volta eletto sindaco di Tivoli fu l’artefice, nel 2001, della privatizzazione delle Terme.

“Ho deciso di fare un esposto alla Procura della Repubblica – spiega Pedica – perché non è possibile che una vicenda così grave sia passata sotto silenzio per vent’anni. Ora Vincenzi è assessore nella giunta Zingaretti, prossimo candidato a sindaco di Roma, quindi a maggior ragione bisogna fare chiarezza su questa vicenda”.

“Bisogna agire subito, anche alla luce del fatto che – prosegue il senatore Idv – proprio in questi mesi il Comune sta definendo la cessione delle ultime quote pubbliche al mercato privato. Una perizia della Corte dei Conti del 1999, quantificò un ammanco di interessi a favore del Comune di Tivoli di lire 1.360.780.128 al 31 dicembre 1996. Immaginate oggi quanti soldi mancano nelle casse comunali a causa di questa vicenda: soldi dei cittadini”.

L’avvocato Luigi Sabucci, si è rivolto più volte alla Procura di Tivoli, portando documenti ufficiale che attestano la falsificazione dei bilanci e gli interessi dovuti dalla società termale al Comune di Tivoli ma i magistrati hanno archiviato e lui si è opposto. Dopo oltre tre anni non è stata ancora fissata l’udienza per la discussione.

“Per questo ho deciso anche di depositare un’interrogazione ai ministri della Giustizia e degli Interni – conclude Pedica – per capire meglio la vicenda e la bontà dell’operato delle istituzioni coinvolte, considerato il fatto che i magistrati di Tivoli hanno avuto a disposizione le carte per poter valutare la falsificazione dei bilanci in questione”.

Articolo Precedente

Incandidabilità dei condannati, il ministro Patroni Griffi: “C’è impegno del governo”

next
Articolo Successivo

Legge elettorale, Pd contro la bozza Calderoli: “Basta il nome”

next