Sei attivisti dell’associazione ambientalista, compreso il direttore esecutivo Kumi Naiddo, hanno raggiunto la piattaforma petrolifera russa Gazprom per le trivellazioni e l’hanno scalata, riuscendo a bloccare le operazioni. Il blitz si è trasformato in un’occupazione da parte degli attivisti che hanno con loro provviste per resistere alcuni giorni. Greenpeace ha messo in scena questa azione spettacolare per chiedere alla Russia di abbandonare i piani di estrazione nell’artico, perché “la questione non è se ci sarà una fuoriuscita di petrolio ma quando”. In particolare il pericolo in questa zona secondo l’associazione è ancora più grande a causa delle condizioni climatiche estreme, con temperature che raggiungono i 50 gradi sotto zero, venti sferzanti e poca luce.

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Disoccupazione e contaminazione

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