Una serata di preghiera alla Sinagoga aperta a tutti i cittadini: così la comunità ebraica milanese, la seconda più numerosa d’Italia, si stringe al dolore dei familiari che hanno perso i propri cari nell‘attentato di ieri a Burgas, in Bulgaria. Una strage che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha attribuito a Teheran: le indagini proseguono e in queste ore la polizia ha diffuso le immagini del presunto attentatore. “Hanno attaccato gente inerme, persone che andavano in vacanza in Bulgaria anche perché si spendeva poco – sottolinea Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano – ora tutta l’Europa deve reagire e dialogare affinché si blocchi questa ondata di violenze”. Il portavoce della comunità Daniele Nahum esprime preoccupazione: “Molti dei nostri iscritti hanno metà della famiglia in Israele. Dopo i fatti di Tolosa, speriamo che episodi così non succedano anche in Italia. Qui le istituzioni ci proteggono, ma vorremmo poter fare a meno di questa protezione” di Francesca Martelli

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