A Isernia il clima politico cittadino è incandescente. Il Pdl – che alle penultime amministrative ha registrato il 69 per cento dei consensi – non ha apprezzato il tracollo di voti avuto alle ultime elezioni per il sindaco, vinte da una coalizione di centrosinistra. Al primo consiglio comunale il partito del Cavaliere ha convinto 17 consiglieri (su 32 dell’assise civica) a dimettersi, provocando la caduta della giunta. Toccherà votare di nuovo. Il tracollo di voti alle elezioni del 10 e 11 maggio scorsi, secondo molti sarebbe dovuto alla candidatura a primo cittadino della sorella dell’attuale governatore della Regione, Michele Iorio, che ha sul capo una fresca pronuncia del Tar, il quale ne contesta l’elezione a presidente regionale per la falsificazione di molte delle firme apposte sotto la lista del centrodestra usate per presentarsi.  

Dopo che Rosa Iorio, quindi, è stata “bocciata” dai suoi concittadini, Il Fatto ha ipotizzato che il presidente del Molise puntasse su un giovane professionista come nuovo candidato sindaco, il chirurgo Luca Iorio, figlio del governatore. Oggi arriva la smentita, non da parte del medico ma da Michele  Iorio: “Escludo nella maniera più assoluta che mio figlio Luca possa impegnarsi in politica attraverso una candidatura diretta al Comune di Isernia o in altre competizioni”. I motivi, secondo Iorio senior, sono due: è innamorato del mestiere e vuole dimostrare a tutti che, nonostante “l’alone di diffidenza e di sospetto che accompagna la sua attività lavorativa per il cognome che porta”, la sua è una “missione umana e scientifica di un medico impegnato nella sua terra”.

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