Per Beppe Grillo era la “carica dei 101”. Ad aprile sul blog aveva presentato così gli altrettanti Comuni dove avrebbe corso il Movimento Cinque Stelle, forte dei “150 ragazzi consiglieri dentro i Comuni e le Regioni che stanno facendo dei lavori straordinari”. Già allora era convinto del successo e oggi, su Twitter, lancia la sfida: “Ci vediamo in Parlamento”.

Un obiettivo che poggia solide basi in queste ore, visto che a Genova ha sfiorato il ballottaggio che a Parma, invece, è certo. Ma è a Sarego, un comune da 6.500 abitanti in provincia di Vicenza che il movimento festeggia la vittoria con Roberto Castiglion, il suo primo sindaco eletto col 35,20% delle preferenze. Per Grillo si tratta della “prima Terza Repubblica”. Nel capoluogo ligure, dove alla vigilia era scontata la vittoria di Marco Doria, il candidato che aveva vinto le primarie di centrosinistra e battuto il sindaco Marta Vincenzi, Paolo Putti è al 14,6%. Ancor più consensi nella città emiliana per Federico Pizzarotti, al 20,42%, che va verso il secondo turno. Boom di voti anche a Verona, che riconferma Flavio Tosi, ma dove Gianni Benciolini è al 9%. Riccardo Nuti a Palermo è al 4,7%, e a Pistoia viene dato al 10%. Dati che fanno assaporare la rivincita contro chi accusa i militanti del movimento di antipolitica e che, di fatto, consegneranno loro alcuni seggi nei consigli comunali alla fine di questa tornata elettorale. Banco di prova a un anno dalle politiche.

Le proiezioni vengono seguite sulla pagina facebook di Grillo dove gli status raccolgono migliaia di “mi piace”. Centinaia le reazioni dei simpatizzanti, da Genova a Palermo, nella speranza che poi “poi non succeda che prese le poltrone diventino come gli altri politici”. Data l’escalation dei consensi, scrivono, “dobbiamo fare molta attenzione, perché adesso per le politiche i farabutti si riorganizzeranno”. Reagiscono a chi ha cercato di minimizzare i loro risultati tacciandoli di antipolitica (“Fassino si è corretto e ci ha definiti “antipartitici”… aveva una paura negli occhi… è finita la pacchia!”) e “visto che queste sono solo proiezioni”, i dati ufficiali promettono di essere ancor più alti. 

Il live tweeting corre anche sull’accout del comico che segnala quanto sta accadendo nelle piccole amministrazioni. “A San Giovanni Lupatoto (Verona) ci danno al 20%”, scrive il blogger che annuncia anche il “ballottaggio a Budrio“, in provincia di Bologna e il 30% secondo le proiezioni di voto a Comacchio, Ferrara, dove, come a Thiene (Vicenza) è “primo partito”. A Mondovì, in provincia di Cuneo, “lo spoglio dei primi 5 seggi danno il MoVimento 5 Stelle da 8,45% al 15,3%” e da Spoltore (Pescara) i “primi risultati” danno il 7%. Raggiunto quasi il 4% a Forte dei Marmi, oltre il 14% a Carrara, a Lucca l’8%. Risultati parziali, certo, ma sufficienti perché dai militanti e da Grillo venga retwittata la stessa riflessione da decine di utenti: “Non siamo anti-politica, siamo una nuova forza politica”. Posizione rilanciata anche da Benciolini che sottolinea: “Il nostro movimento propone cose reali non calate dall’alto. Grillo non ha mai calato nulla dall’alto. Noi siamo contro chi vuole prendere decisioni ‘dal palazzo’, e porteremo in piazza le delibere del consiglio comunale per discuterle con i cittadini”. Poi assicura la collaborazione col primo cittadino e la prossima giunta: “Se Tosi porterà delle proposte a favore della città noi le voteremo, altrimenti cercheremo di migliorarle, ma non di bocciarle a priori”. Risultato inaspettato per Putti che ricorda la sua candidatura “dal basso”: “Genova vuole reagire, vuole cambiare – ha detto -. Sono una persona qualunque che si fa portavoce dei cittadini. Ora comunque vada sarà un successo”. Segue con soddisfazione l’inizio dello spoglio anche il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Giovanni Favia che su Facebook festeggia il “tris d’assi in Emilia Romagna”, tra Parma, Comacchio e Budrio.

In alcune piccole amministrazioni sono già state scrutinate tutte le sezioni. I dati diffusi Ministero dell’Interno riguardano Sandrigo, 8mila abitanti in provincia di Vicenza, dove il movimento è al 13,27%, Carrosio, 500 abitanti in provincia di Alessandria, al 27,93% che avrà due consiglieri, così come le tre amministrazioni in provincia di Torino La Loggia, Rosta (30,81) e Santena (20,91%). Santa Maria di Sala, comune di 17mila abitanti in provincia di Venezia al 15,92. A Conselve (Padova) al 26.6%. Ad Avigliana, l’amministrazione più grande della Valsusa, la lista NoTav con Sel, Idv e Cinque Stelle, è al 47% mentre la coalizione a favore dell’alta velocità, che unisce Pd e Pdl, al 34%. A Breda di Piave (Treviso) conquistato l’11,92%, 11,23% a Racconigi (Cuneo) e a Marcon (Venezia) il 19,35%.

Intanto proseguono gli scrutini nelle sezioni. Piacenza (sotto il video), Belluno e La Spezia sono oltre il 10% e Monza è al 9%. A Cuneo sfiora il 9% ad Asti è al 7,65%. In attesa dei risultati definitivi il comico pubblica in post per ringraziare “i cittadini, senza soldi, autofinanziatisi” che “sono andati a votare se stessi” e “tutti quelli che hanno lavorato, a prendere le firme al freddo, coi banchetti”. Parla di “momento di grande felicità”, ritiene che i partiti si stiano “liquefacendo in questa diarrea politica” e ironizza sulle polemiche: “Tanto per arrivare al 100% dei voti – conclude – dovreste continuare ad offendere: populista, demagogo, arruffa popoli, flauto magico, pifferaio, maiale, stronzo. Continuate, io vi mando un po’ di epiteti nuovi”.

Prende atto del successo elettorale Matteo Salvini che da via Bellerio ha commentato così i primi risultati: “Benvenuto a Grillo, lo metteremo alla prova”, perché “se dal casino passa a qualcosa di costruttivo, di pratico sono contento”. Secondo l’eurparlamentare, però, “un conto è andare in piazza a protestare, un conto è amministrare, fare funzionare gli autobus, le scuole, gli ospedali. Proveremo quindi i ‘grillini’ durante l’amministrazione e sono contento se qualcuno ci mette la faccia”. Trachant Osvaldo Napoli del Pdl: “Hanno perso tutti, ha vinto uno solo: Grillo”.

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