La nave era fuori controllo. Di più: ingovernabile. E il suo naufragio a pochi metri dalla costa è stato solo un caso. Questa l’ultima tesi che emerge dalle indagini che dunque smentiscono l’ipotesi di un accostamento volontario da parte del comandante.  Intanto, dalle prime ore del pomeriggio sono riprese le operazioni di soccorso sul relitto della Costa Concordia. Dal coordinamento dei soccorritori spiegano che dalla scorsa notte, quando si è alzato un leggero vento di Libeccio forza 4, la nave si è mossa di nove centimetri. Evento che ha fatto scattare immediatamente l’ordine di evacuazione dei sub dalla nave: “Via tutti”, è stato comunicato via radio, “non è sicuro stare lì dentro”.

Ma negli stessi minuti, l’amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, da Genova, usa toni decisamente meno preoccupati. “Il relitto è sdraiato su un fondale sabbioso e roccioso – dice Foschi – e finora non si è mosso. Strumenti specifici ne controllano la movimentazione. Resta la preoccupazione di mareggiate”. E assicura: “Il comandante ha fatto una manovra non autorizzata dall’azienda”.

Peggioramento che, purtroppo, la guardia costiera, aveva previsto già da ieri mattina: le condizioni del mare sono in peggioramento, per il pomeriggio è prevista una forte mareggiata che potrebbe bloccare per almeno tre giorni tutte le operazioni. Un vigile del fuoco, appena sceso dalla nave, spiega a ilfattoquotidiano.it che non c’è nessun mistero: “Io ho passato le ultime dodici ore lì dentro, la nave si muove sempre, in continuazione. Difficile dire se si sposti verso il largo, dove il fondale arriva a settanta metri, ma si muove. I nostri soccorsi fin dalle prime ore sono stati più complicati del previsto perché appunto si muove. E vi assicuro che lì dentro non si vede niente: l’acqua è torba, operiamo in stanze capovolte. Serviranno settimane, se non mesi, prima di controllare tutte le cabine. Forse è da qui che nascono molti equivoci. In un’ora, una squadra di sub dei vigili, riesce ad aprire al massimo una cabina. E ho detto aprirla, non ispezionarla. Le cabine sono 1500, fate il conto voi”. Intanto, la sesta vittima accertata del naufragio è un passeggero, trovato dai vigili del fuoco all’alba nel secondo ponte, in una parte non invasa dall’acqua, con il giubbotto salvagente addosso. I soccorritori hanno lavorato tutta la notte dopo che, nel pomeriggio precedente, la squadra sommozzatori aveva individuato i corpi di due anziani clienti della crociera.

Sul numero dei dispersi, in questi giorni sono circolate stime molto diverse. Secondo le testimonianze fornite da esponenti della Guardia di Finanza nel coordinamento dei soccorsi al Fatto Quotidiano, Costa Crociere per molte ore dopo il naufragio non avrebbe fornito alle autorità l’elenco completo dei nominativi di passeggeri e personale di bordo. Contattata sabato sera dal nostro cronista Antonio Massari, l’azienda sosteneva invece di avere fornito ogni dettaglio. Gli ultimi numeri diffusi parlano di 16 dispersi: dieci turisti e sei membri dell’equipaggio. Sei dispersi sono italiani. Tra loro dovrebbero esserci William Arlotti, 30 anni, e sua figlia di 5 anni, partiti da Rimini; una coppia di Biella; due donne siciliane di Enna, Maria Grazia Trecanico e Luisa Virzì: le due sarebbero salite su una scialuppa, risultano censite, ma non sono più state contattate e si teme possano essere cadute in acqua. Tra i dispersi anche due coppie di francesi, due americani e una peruviana. Fino a ieri “è stato ispezionato solo 1/4 della nave – racconta Cosimo Pulito, direttore regionale dei Vigili del Fuoco – Speriamo di trovare persone ancora vive nella parte non immersa”.

Mentre sono in corso indagini sulla dinamica dell’incidente, resta la polemica sui soccorsi che – secondo molte testimonianze  – sono stati “più che inadeguati”. La Procura di Grosseto accusa Francesco Schettino, capitano della Concordia in stato di fermo, di avere abbandonato la nave molto prima che i passeggeri fossero tratti in salvo: “Conferme sulel sue responsabilità”. Testimoni a ilfattoquotidiano.it: “Quando arrivò a terra lo chiamò la Capitaneria intimandogli di tornare a bordo, ma non ne volle sapere”

LA CRONACA ORA PER ORA

22.30 – Clini: “Nessuna perdita di carburante in mare”. ”Sulla base degli accertamenti non risulta perdita di carburanti in mare”. Lo dice il ministro dell’Ambiente Corrado Clini parlando durante la registrazione della puntata di Porta a Porta stasera. Quello che è comparso nel primo pomeriggio di oggi nelle acque antistanti l’isola del Giglio, dove è naufragata la nave Costa Concordia, spiega il ministro, è “fluido oleoso”.

22.20 – Il comandante generale della Capitaneria di Porto: “I dispersi sono 29”. L’ammiraglio Marco Brusco, comandante generale della Capitaneria di Porto aggiorna il conto dei dispersi: “Dalle notizie che ci ha dato un’ora fa la prefettura di Grosseto, tra coloro che erano a bordo della Costa Concordia affondata al Giglio, ne mancherebbero all’appello 29, 4 membri di equipaggio e 25 passeggeri. Sembrerebbe che una decina siano tedeschi. Sei sono italiani”.

20.25 – Mancano 12 tedeschi. Così numero dispersi salirebbe a 24. Potrebbe salire a 24 il numero dei dispersi nel naufragio della nave Costa Concordia. Fino a qualche ora fa il numero, fornito dalla Prefettura, è di 16 persone mancanti all’appello. Fonti governative tedesche hanno parlato di almeno 10 dispersi provenienti dalla Germania, probabilmente 12. All’appello mancano anche 2 passeggeri di nazionalità statunitense, come reso noto dall’ambasciata Usa in Italia e anche 4 francesi, come fa sapere da Parigi il portavoce del ministero degli Esteri. Sarebbero quindi 19 gli stranieri dispersi

20.13 – Due gli indagati. Domani il comandate dal gip. Allo stato attuale delle indagini sul disastro della Costa Concordia, la procura di Grosseto sta procedendo nei confronti di due soli indagati: il comandante della nave, Francesco Schettino, e il primo ufficiale in plancia, Ciro Ambrosio. E’ quanto si apprende negli ambienti della procura di Grosseto. Dopo l’interrogatorio di garanzia, il gip dovra’ decidere se convalidare o meno il fermo

20.11 – Evacuazione prima del via del comandante. I membri dell’equipaggio, secondole prime indagini della Guardia Costiera, dopo che la nave si è inclinata ed è rimasta al buio avrebbero capito che non c’era altro tempo da attendere e hanno deciso di preparare i passeggeri e le scialuppe per lasciare la Concordia. Questo sarebbe iniziato già intorno alle 22,45, quando la comunicazione di “abbandono nave” del comandante Francesco Schettino alla guardia costiera è fissata dai sistemi di registrazione alle 22.58

20.07 – Manovra accostamento a porto non era voluta. La manovra di accostamento della Concordia al porto del Giglio non è stata voluta dal comandante Francesco Schettino. Emerge dall’inchiesta della Capitaneria di porto di Livorno. I locali motore erano invasi dall’acqua, non più funzionanti, e la nave era in balia delle correnti. L’accostamento al porto sarebbe stato dunque un caso.

19.22 – Governo nominerà commissario per l’emergenza. “Come avevamo richiesto il governo dichiarerà lo stato d’emergenza e sarà scelto un commissario di nomina nazionale”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

18.30 – Recuperata salma della sesta vittima

E’ stato estratto dalla nave il cadavere della sesta vittima della sciagura della Costa Concordia. La salma dell’uomo si trovava sul ponte 2 della nave. Poco fa i vigili del fuoco sono riusciti a recuperare il corpo e a breve lo porteranno sulla terraferma. Restano sempre 16 i dispersi.

18.00 – Clini: “Attendiamo da Costa programma di rimozione”

“Abbiamo preso atto della diffida che l’Ammiraglio comandante della Capitaneria di Porto di Livorno ha già fatto nei confronti della societa’ armatrice Costa in merito all’esigenza di avere ad horas un programma per evitare l’inquinamento ambientale che potrebbe essere determinato dalla perdita di carburante e in merito alla rimozione della nave da dove si trova ora”.

17.58 – Interrogato Palombo: “L’inchino non era per me”

”L’inchino, che poi non si chiama così perché l’inchino si fa solo in chiesa, se davvero c’è stato non era per me”. Lo ha detto l’ex ammiraglio Mario Paolombo, interrogato dagli inquirenti a Grosseto, ai quali ha spiegato che lui venerdì scorso era a Grosseto e non all’Isola del Giglio.

17.38 – Clini: “Liquido fuoriesce da nave”

Il ministro dell’ambiente Clini assicura: “Costa Crociere ha l’obbligo di rimuovere rischi. Un liquido sta fuoriuscendo da nave, ma non sappiamo se sia carburante”.

17.26 – Comandante Schettino: “Addolorato per vittime”

”Affranto, costernato, addolorato per le perdite umane e fortemente turbato per l’accaduto”: così il difensore di Schettino ha trovato il comandante della nave Costa Concordia Francesco Schettino, che ha incontrato in carcere. Lo riferisce lo stesso legale, avvocato Bruno Leporatti.

17.21 – Cdm proclamerà stato di emergenza

Il ministro dell’ambiente Corrado Clini ha annunciato che il Consiglio dei ministri dichiarerà lo stato di emergenza per l’area interessata al disastro della Costa Concordia. Clini lo ha detto al termine del vertice che si è tenuto nel pomeriggio alla prefettura di Livorno.

16.23 – “Piccole chiazze di combustibile leggero”
Gli elicotteri che hanno sorvolato in mattinata la zona del naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio hanno segnalato qualche chiazza di combustibile attorno alla nave. A quanto si è appreso si tratta di combustibile leggero attribuibile a diesel o ad acque reflue di sentina, in grado di evaporare.

15.41 – I pm indagano sull’ipotesi “dell’inchino” come omaggio al maitre
Tra i tanti accertamenti che gli inquirenti stanno facendo nell’inchiesta sul naufragio della Costa Concordia c’è anche quello relativo al presunto omaggio che il maitre gigliese avrebbe concordato con il comandante della nave per salutare l’isola. E’ quanto si apprende da fonti inquirenti

15.26 – Riprendono le operazioni di soccorso sulla Concordia
I dati arrivati dagli strumenti di monitoraggio hanno consentito al coordinamento dei soccorsi di accertare che, al momento, la poppa della Concordia è ferma mentre c’è una flessione della prua. Per motivi di sicurezza si è deciso di riprendere le operazioni che, però, saranno sospese durante la notte. I Saf dei vigili del fuoco stanno ora rientrando nella nave per riprendere le ricerche e recuperare il cadavere ritrovato questa mattina

15.12 – “In arrivo tre avvisi di garanzia per tre ufficiali della Concordia”
La Procura di Grosseto starebbe valutando l’invio di almeno altri tre avvisi di garanzia per altrettanti ufficiali della nave Costa Concordia. E’ quanto trapela da ambienti giudiziari. Gli inquirenti stanno ascoltando decine di testimoni tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Molti di questi avrebbero riferito che anche alcuni alti ufficiali della nave avrebbero condiviso delle responsabilità con il comandante Francesco Schettino e anche loro avrebbero abbandonato la Costa Concordia ore prima della conclusione delle operazioni di salvataggio, imbarcandosi sulle scialuppe. Secondo quanto si apprende, per tre ufficiali sarebbero quindi in arrivo avvisi di garanzia con gli stessi capi di accusa del comandante: omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono di nave

15.02 – Domani il Gip sentirà il comandante Schettino
Domani il gip del tribunale diGrosseto interrogherà il comandante della nave Costa Concordia Francesco Schettino durante l’udienza di convalida del fermo disposto a suo carico con le accuse di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono di nave. Il comandante della nave si trova adesso nel carcere di Grosseto. L’udienza di convalida e’prevista alle 11 presso la sezione del giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Grosseto.

14.42 – Berlino: “Almeno 10 dispersi tedeschi”
Berlino non esclude che vi siano vittime tedesche nel disastro della nave Costa Concordia e il ministero degli Esteri, secondo media locali, parla di almeno 10 dispersi. Andreas Peschke, il portavoce del ministro Guido Westerwelle, aveva parlato di una “situazione ancora poco chiara”. Per la Bild i dispersi sono 11

14.22 – Ex ammiraglio interrogato in procura
L’ex ammiraglio Mario Palombo viene sentito in queste ore dai magistrati della Procura di Grosseto nell’inchiesta su il naufragio della nave Costa Concordia. E’ quanto si apprende da fonti inquirenti. L’ex ammiraglio viene ascoltato rispetto all’inspiegabile avvicinamento della nave all’isola del Giglio per il cosiddetto ‘inchino’. Al vaglio ci sarebbe anche una telefonata tra l’ammiraglio e la Capitaneria di porto, circostanza riferita da alcuni giornali.

13.43 – Foschi (Costa): “Numero dispersi? Situazione fluida”
Il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, ha confermato che “vi sono ancora dispersi tra equipaggio e ospiti” della Concordia. Foschi ha preferito evitare di rendere noto il numero delle persone che risultano ancora disperse. “Cercate di capire. La situazione è fluida” ha precisato.

13.20 – Esperta del Cnr: “Moderato maltempo e mare mosso”
Moderato maltempo, con mare mosso, da questa mattina sull’isola del Giglio dove continua il lavoro dei soccorritori sul relitto della Costa Concordia. Lo riferisce Marina Baldi, dell’istituto di biometeorologia Ibimet del Cnr. “Per fortuna – sottolinea – le condizioni meteo si sono rivelate migliori del previsto. Era infatti previsto mare a forza 7, ma è andata meglio”. Le previsioni, comunque, sembrano migliori: “il moto ondoso – rileva – fino a giovedì-venerdì dovrebbe essere debole a moderato”

13.03 – Nave in movimento, monitorata da puntatori laser
Un sistema di puntatori laser allestito dai vigili del fuoco monitora costantemente la posizione della nave Costa Concordia, che si è mossa stamani di alcuni centimetri. I puntatori consentono di verificare in tempo reale la posizione Gps nell’ordine del centimetro. E’ questa una delle sofisticate tecnologie che la Protezione civile ha dislocato all’isola del Giglio per l’emergenza.

12.25 – “Testimoni dicono che il comandante ha fatto il suo lavoro fino alla fine”
Dopo essersi dissociato dal comandante Schettino, il presidente di Costa Crociere ha dato conto di una voce interna all’azienda, secondo la quale la posizione del capitano non è del tutto compromessa: “Per quanto riguarda il soccorso,testimonianze interne indicherebbero che il comandante ha fatto quel che doveva”, spiega Foschi

12.20 – Foschi: “L’azienda è parte lesa, membri dell’equipaggio eroi”
“L’azienda in questo momento è parte lesa”, dice Pier Luigi Foschi. Messe da parte le polemiche sul comandante, il presidente ha difeso l’equipaggio: “Abbiamo evacuato una piccola città, 4000 persone in due ore. Tutti i membri dell’equipaggio si sono comportati da eroi”.

12.13 – Costa (Foschi): “Passati una sola volta vicino al Giglio con procedura approvata”
A quanto risulta a Costa Crociere, una nave Costa era transitata sottocosta davanti all’isola del Giglio solo un’altra volta, il 9 agosto del 2011, per la festa di San Lorenzo. Lo ha sottolineato il presidente e ad della compagnia, Pierluigi Foschi, precisando che in quell’occasione sia l’azienda, sia la capitaneria di porto avevano approvato la rotta

12.05 – Costa (Foschi): “Ci dissociamo completamente dal comportamento di Schettino”
“Il comandante ha preso un’iniziativa di sua volontà che è contraria alle nostre regole di comportamente scritte e certificate. Lo ribadisco – aggiunge Foschi – non è prendere le distanze ma è dissociarsi da questa condotta che ha causato l’incidente facendo deviare la nave dalla sua rotta ideale”. La rotta della Costa Concordia ”è stata impostata correttamente” alla partenza nel porto di Civitavecchia; se la nave è uscita di rotta “la manovra non era approvata, né autorizzata da Costa Crociere”, ma è stata effettuata “dal comando nave”.

12.00 – Foschi: “Il marchio Costa non è sotto accusa da parte di Carnival”
“Ci aspettavamo un impatto negativo sul titolo, era -23, adesso è -17%”. Lo ha ribadito il presidente di Costa in merito alle ricadute negative del titolo quotato in borsa. “Non è assolutamente previsto – aggiunge – per il futuro una modifica del nome dell’azienda. Le nostre navi sono ultrasicura, quello che è accaduto è eccezionale e imprevedibile”.

11.55 – Il sospetto dei pm: “Il comandante voleva sabotare la scatola nera”
Il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino voleva recuperare la scatola nera con l’intenzione di sabotarla. E’ quanto sospettano gli inquirenti. Dopo aver abbandonato la nave, ore prima che fossero completate le operazioni di salvataggio, Schettino si sarebbe offerto di recuperare la scatola nera. Secondo quanto trapela da fonti giudiziarie, il comandante avrebbe voluto così sottrarre informazioni preziose per le indagini, e inquinare le prove, distruggendo così le indicazioni utili a ricostruire la dinamica dell’incidente.

11.50 – Costa Crociere (Foschi) ammette: “Errori del comandante anche procedurali”
“Non posso negare che ci sia stato un errore umano”. Così Pier Luigi Foschi: “Noi daremo assistenza legale al nostro comandante ma – ribadisce – non possiamo negare che ci sia stato un errore umano”. ”Le procedure che sono state adottate non hanno rispettato le rigide disposizioni documentate e di addestramento”.

11.48 – Mare mosso, nave si muove, evacuati soccorritori
A causa del mare mosso la nave Concordia ha cominciato a muoversi dalla posizione in cui si era incagliata. Il coordinamento dei soccorsi ha sospeso le ricerche e evacuato i sub di vigili del fuoco e capitanerie. Al momento la nave si è spostata di 9 centimetri sulla verticale e 1,5 in orizzontale.

11.31 – Recuperata salma del sesto uomo morto
Un elicottero dei Vigili del Fuoco ha da poco recuperato la salma dell’uomo trovato stamane sulla ‘Concordia’. L’uomo ancora non è stato identificato. Per il recupero è stato impiegato un nucleo di sub dei Vigili del fuoco che, attraverso un verricello, ha recuperato il corpo ora in corso di trasferimento a Orbetello.

11.13 – Clini: “Rischio ambientale altissimo”
“Il rischio ambientale per l’Isola del Giglio è altissimo. L’obiettivo è di evitare che i carburante esca dalla nave: stiamo lavorando su questo. L’intervento è urgente, abbiamo fretta”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini parlando del rischio ambientale dovuto al naufragio della Costa Concordia. L’area interessata dal possibile rischio ambientale “dipende dalle correnti: sicuramente l’Isola del Giglio, probabilmente l’intero arcipelago, forse la costa. Dipende da come si muove il mare”.

11.00 – La Capitaneria aveva vietato navigazione nel punto in cui si trovava la Concordia
La Capitaneria di porto di Livorno ha emanato un’ordinanza di divieto di navigazione nelle vicinanze del punto in cui è affondata la nave Costa Concordia. Ancora non si conoscono i dettagli dei divieti.

10.55 – Procura: “Conferma su responsabilità comandante”
Sulla responsabilita’ delcomandante Francesco Schettino il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio ha detto che “l’idea che ci siamo fatti nell’immediatezza del fatto sta trovando conferme dalle prime indagini delle forze dell’ordine e delle autorità marittime”.

10.53 – Procura: “Sentiti centinaia di testimoni”
”Finora sono stati sentiti centinaia di testimoni tra membri dell’equipaggio, turisti a bordo e soccorritori” nell’inchiesta sul naufragio della nave Costa Concordia davanti all’isola del Giglio la sera del 13 gennaio. Lo ha riferito il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio.

10.49 – Procura: “Temuta fuga comandante”
“Abbiamo temuto la fuga delcomandante Schettino, abbiamo pensato potesse sottrarsi alle sue responsabilità”. Lo ha detto il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, spiegando il provvedimento di fermo per il capitano della Costa Concordia. “Abbiamo optato per il fermo seguendo una nostra ipotesi relativa a un possibile pericolo di fuga del comandante perché navigando da molti anni ha toccato vari porti in tutto il mondo e avrebbe potuto fuggire” all’estero. Anche così il procuratore di Grosseto, Verusio, ha spiegato il fermo in carcere del capitano comandante Francesco Schettino, che domani o mercoledì sarà sentito dal gip nell’udienza di convalida.

10.21 – Carnival, affondo Concordia avrà impatto di 90 milioni di dollari sui conti 2012
Carnival, la società proprietaria della Concordia, la nave affondata nei pressi dell’Isola del Giglio, stima sui 90 milioni di dollari l’impatto del disastro sul bilancio del 2012. E’ quanto si legge in una nota. Le perdite calcolate finora – spiega la società, controllante di Costa Crociere – sono solo quelle direttamente connesse impossibilità di far navigare la Concordia “che non sarà in servizio per l’intero anno fiscale, se non oltre”. Carnival ha infatti spiegato che prevede ulteriori costi ancora impossibili da stimare. E’ pari invece a 30 milioni di dollari la copertura assicurativa deducibile. “Al momento la nostra priorità e la salvezza dei nostri passeggeri e dell’equipaggio – ha sottolineato il presidente e ad di Carnival, Micky Arison – Siamo profondamente intristiti da questo tragico evento e il nostro pensiero va a tutti coloro colpiti dall’affondamento della Costa Concordia, specialmente alle famiglie e agli affetti di chi ha perso la vita”.

10.20 – Sindaco: “Minime le speranze di trovare qualcuno vivo”
”La speranzadi trovare in vita i dispersi è ridotta al minimo”. Lo dice il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli, riferendosi ai 16 dispersi della nave Costa. Ortelli spera che “si sia creata nella nave qualche bolla d’aria che ci permetta di trovare qualcuno vivo. Le ricerche continuano. Incrociamo le dita”.

9.45 – Carnival crolla in borsa: -23%
Carnival, proprietaria di CostaCrociere, crolla in Borsa dopo aver annunciato che il naufragio della nave da crociera di fronte all’isola del Giglio costerà alla società 95 milioni di dollari. Il titolo è arrivato a perdere alla Borsa di Londra il 23%.

09.10 – Meteo sta peggiorando, si teme scivolamento della nave
Sta peggiorando la situazione meteo all’isola del Giglio, dopo due giorni di bel tempo. Il mare si sta increspando, e per le prossime ore è previsto un temporale. Una situazione che preoccupa molto i soccorritori che stanno facendo una corsa contro il tempo per ispezionare la Costa Concordia. Il timore è che le onde possano provocare uno spostamento del relitto e farlo sprofondare a 70 metri rispetto al gradino di 37 metri su cui è appoggiato lo scafo. Se sprofondasse a 70 metri, la nave si inabisserebbe completamente, e a quel punto finirebbe ogni speranza di trovare vivi eventuali superstiti rimasti intrappolati a bordo

06.29 – Trovato un altro cadavere, sei le vittime
I vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta la notte alla ricerca dei dispersi della Concordia, hanno ritrovato, a bordo della nave, il cadavere di un uomo. Si tratta della sesta vittima accertata del naufragio. Il corpo era nel secondo ponte, in una parte non invasa dall’acqua. Aveva il giubbotto salvagente ed era un passeggero.

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“La nave Concordia era ingovernabile
Il naufragio in quella posizione è un caso”

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