“Nessuna escort”. Nega tutto, Lele Mora, coinvolto nel ‘caso Ruby’ e indagato dalla Procura della Repubblica per induzione alla prostituzione insieme a Emilio Fede e a Nicole Minetti. In centro a Milano per presentare il tour di ‘Tu come noi’, uno spettacolo itinerante che si propone di intercettare nuovi volti da lanciare nel mondo dello spettacolo, il talent-scout più famoso d’Italia si concede alle domande dei giornalisti. Serafico, accomodante, nessuna accusa contro i magistrati. Peccato che neghi ogni cosa, persino l’esistenza delle feste animate da giovani ragazze a disposizione del premier. “Semplici cene e ottima compagnia”, tutto qui. E di fronte alla citazione testuale di alcune intercettazioni messe agli atti dagli inquirenti, Mora respinge ogni attribuzione: “Non credo di poter dire certe cose – spiega – non è il mio gergo” di Franz Baraggino

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