Ospedali? No, aziende della Compagnia delle opere – Dal capitolo “Il business della sanità” del libro “La lobby di Dio” (di Ferruccio Pinotti, Chiarelettere)

E’ risaputo che Comunione e liberazione e molto forte nel mondo della sanita. Eppure, quel che e meno noto e che molte strutture sanitarie in Lombardia, anche quelle pubbliche, sono aziende che fanno parte del power network della Compagnia delle opere. Lo si scopre scorrendo la lista delle imprese presenti al Matching, l’appuntamento fieristico della Cdo di cui abbiamo parlato. Un dato balza subito agli occhi: tutti i piu importanti ospedali della Lombardia sono legati alla Compagnia delle opere. Che margine di azione esiste nella sanita al di fuori della Compagnia di don Giussani? Nella lista della Cdo ci sono le aziende ospedaliere milanesi piu grandi, come il Niguarda e il gruppo San Donato; e quelle dell’hinterland, come Desio e Vimercate, Busto Arsizio, Lodi. Ma, oltre a queste, una parte importante della sanita lombarda appartiene alla Cdo. L’Asl di Brescia figura nella lista della Cdo, cosi come l’Ospedale civile, il piu importante della citta. Fa parte della Cdo anche l’ospedale Mellini di Chiari, in provincia. Sono legati alla Cdo anche altri ospedali lombardi, tra cui gli istituti di Cremona, l’Ospedale maggiore di Crema e l’Azienda ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna. Ci sono poi le aziende sanitarie locali, tra cui oltre a Brescia le Asl della provincia di Como, di Pavia, di Lodi. Nella lista degli ospedali lombardi presenti al Matching c’e anche il Carlo Poma, l’azienda ospedaliera di Mantova, il cui direttore generale, Luca Stucchi, e in quota ciellina. C’e poi l’Asl della Provincia di Mantova e l’ospedale di Castiglione delle Stiviere, che e stato trasformato in Fondazione San Pellegrino. La gestione di quest’ospedale vede un ruolo dell’imprenditore mantovano Guerrino Nicchio, vicino alla Compagnia delle opere, che si occupa di due ospedali e di tre residenze sanitarie assistenziali. In Lombardia il rapporto di dipendenza della sanita dalla politica ciellina e diventato sempre piu forte. Il direttore generale dell’ospedale – segnalano i giornalisti Paolo Biondani e Daniela Minerva – ≪e nominato dal governatore, ovvero dalla politica, ed e lui che decide tutto: dai contratti alla scelta dei primari≫. La lottizzazione degli ospedali e delle Asl risente della longa manus di Formigoni e di Comunione e liberazione. Dei 48 direttori generali nominati, 12 sono legati a Cl.

IL DISOBBEDIENTE

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