Petrit Halilaj: “Uccelli colorati e massacri, la mia fiaba è di metallo piegato“

Petrit Halilaj: “Uccelli colorati e massacri, la mia fiaba è di metallo piegato“

L'artista kosovaro dopo Berlino e New York ora sta esponendo in Langa: la memoria della guerra, il campo profughi e poi il balzo all'Accademia di Brera. Dalle matite alle sculture

di di Gabriele Miccichè

Petrit significa Pietro, immagino. «No, significa falco, anzi falchetto» e così dicendo Petrit solleva il volto, socchiude gli occhi guardandomi feroce. «Caccio gli uccellini!» e si apre in un sorriso che spesso caratterizza il suo viso. Siamo a Dogliani, in piena Langa, dove l’artista Petrit Halilaj ha appena finito di installare una nuova scultura della […]

Abbonati a Millennium

Esplora tutti gli articoli senza limiti

Offerta più popolare
Digitale
40€ / anno
(risparmi 0€)
Abbonati ora
Offerta più popolare
Cartaceo + Digitale
69,99€ / anno
(12 numeri)
Abbonati ora
Precedente
Successivo