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Biden: “Israele sta cominciando a perdere sostegno in tutto il mondo”. Wsj: “Tel Aviv comincia a pompare acqua di mare nei tunnel di Gaza”

Biden: “Israele sta cominciando a perdere sostegno in tutto il mondo”. Wsj: “Tel Aviv comincia a pompare acqua di mare nei tunnel di Gaza”
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“Divergenze” con Netanyahu e Biden dice: “Israele sta perdendo il sostegno internazionale”

Dopo settimane di avvertimento e di richieste di moderazione il presidente Usa Joe Biden – preoccupato da settimane dall’offensiva d’Israele a Gaza – ha rotto gli indugi e a una manifestazione elettorale ha dichiarato che proprio a causa dei pesanti bombardamenti su Gaza, “Israele sta perdendo il sostegno internazionale”. Il presidente Usa ha aggiunto che il premier israeliano deve prendere “deve prendere delle decisioni difficili: questo è il governo più di destra della storia di Israele”, un governo che “non vuole la soluzione dei due Stati“.

Secondo Biden, quindi, Netanyahu deve cambiare gli elementi più estremisti del suo governo che stanno rendendo difficile il sostegno ad Israele anche a causa dei “bombardamenti indiscriminati” a Gaza. ”Netanyahu è un buon amico ma credo che debba cambiare“, ha detto ancora il presidente americano durante l’evento ospitato da Less Rosenberg, ex presidente dell’Aipac. “Una delle cose che Bibi capisce è che la sicurezza di Israele è affidata agli Stati Uniti – ha poi continuato – ma ora, ha più degli Stati Uniti, ha l’Unione Europea, l’Europa, ha gran parte del mondo che li sostiene. Ma stanno iniziando a perdere questo sostegno a causa dei bombardamenti indiscriminati in corso”. Già ieri sera, in un altro intervento, Biden aveva ripetuto che Netanyahu è un caro amico, affermando però di non essere d’accordo con la sua politica. Il premier israeliano, aveva detto il presidente Usa, “non può escludere la creazione di uno stato palestinese nel futuro”. Ed oggi Netanyahu ha replicato dicendo che ci sono “divergenze” tra lui e Biden su come gestire il periodo post bellico nella Striscia di Gaza.

Biden aveva già fatto un’allusione alla complessa relazione che ha con il premier israeliano ammettendo che nel corso degli anni hanno avuto divergenze e continuano ad averne. Parlando a un ricevimento alla Casa Bianca per la festa ebraica di Hanukkah, l’inquilino della Casa Bianca – come riportato dall’agenzia Reuters sul suo sito internet – ha ricordato la sua relazione decennale con Netanyahu. Il presidente Usa ha raccontato di aver fatto un’annotazione su una vecchia fotografia di loro due, usando un soprannome per il leader israeliano. “Ci ho scritto sopra ‘Bibi, ti voglio bene ma non sono d’accordo con un accidenti di ciò che hai da dire’. E oggi è più o meno la stessa cosa”, ha detto Biden tra applausi sparsi di pubblico in gran parte ebraico, aggiungendo che Israele è in una “posizione difficile” e di aver avuto “divergenze con alcuni leader israeliani”. 

Il perdurare del conflitto a Gaza continua a preoccupare tutta la comunità internazionale, che si è riunita in assemblea generale all’Onu su richiesta di un gruppo di Paesi arabi. All’ordine del giorno una risoluzione non vincolante, ma dall’indubbio valore politico, che chiede in primo luogo un “immediato cessate il fuoco umanitario“. Un testo sulla falsa riga di quello approdato venerdì scorso in Consiglio di sicurezza – e respinto a causa del veto degli Stati Uniti – che di fatto mira a rafforzare la pressione su Israele e sugli americani. Nel bozza l’Austria ha inserito un emendamento al paragrafo in cui si domanda il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, in cui è stata aggiunta la citazione “detenuti da Hamas e altri gruppi”. 

Mentre all’Onu si discute di un cessate il fuoco, tutta la Striscia rimane teatro di guerra. Al sud gli israeliani hanno continuato a colpire Khan Yunis, a caccia dei leader di Hamas Sinwar e Deif: secondo il Wall Street Journal, l’esercito ha iniziato a pompare acqua di mare nel vasto complesso di tunnel di Hamas. I raid, secondo i media palestinesi, si sono spinti fino a Rafah, provocando la morte di 12 persone tra cui sei bambini. Nel nord il ministero della Sanità della fazione palestinese ha denunciato che il nemico ha assaltato l’ospedale Kamal Adwan di Gaza City.

  • 17:32

    Iran: “Ne Usa né Israele riusciranno a eliminare Hamas”

    Israele, né gli Stati Uniti riusciranno mai a eliminare Hamas. Lo ha sostenuto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, intervenendo a Ginevra a un incontro delle Nazioni Unite. Amirabdollahian si è detto convinto che Israele potrà liberare gli ostaggi attualmente nella Striscia di Gaza solo attraverso una soluzione politica al conflitto.

  • 16:42

    Netanyahu conferme le divergenze con Biden sul “post guerra a Gaza”

    Ci sono divergenze tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden su come gestire il periodo post bellico nella Striscia di Gaza. Lo ha detto lo stesso Netanyahu, sottolineando che Israele ha il sostegno degli Stati Uniti per quanto riguarda la sua intenzione di distruggere Hamas e liberare gli ostaggi tenuti nella Striscia di Gaza. Allo stesso tempo, però, ha detto che con Biden non c’è unità di vedute sul post guerra. La Striscia di Gaza “non sarà né Hamas-stan né ‘Fatah-stan'”, ha detto Netanyahu ribadendo la sua contrarietà a far sì che l’enclave palestinese possa essere governata dall’Autorità nazionale palestinese (Anp) sotto la guida di Mahmoud Abbas dopo che Hamas sarà sconfitto.

  • 16:01

    Netanyahu: “A Gaza non ci sarà né Hamas né Fatah”

    “Gaza non sarà un Hamastan e nemmeno un Fatahstan“. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu riferendosi al futuro della Striscia e alle “divergenze d’opinione con gli Usa” su questo tema. “Non permetterò che Israele ripeta l’errore di Oslo, non consentirò che dopo l’enorme sacrificio compiuto dai nostri combattenti entri a Gaza chi educa al terrore, chi lo sostiene, chi lo finanzia”, ha aggiunto.

  • 15:00

    Msf: “Condizione degli ospedali di Gaza come nella Prima guerra mondiale”

    La situazione nell’ospedale Kamal Adwan è catastrofica. Lo ha affermato Medici Senza Frontiere (Msf), mentre l’esercito israeliano continua il suo raid nella struttura medica. ”Siamo indignati per quello che sta succedendo”, ha detto ad al Jazeera Leo Cans, capo missione di Msf in Palestina. “È lo stesso scenario dell’ospedale al-Shifa che si ripete ancora e ancora in altri ospedali”. Cans ha aggiunto che i medici e gli operatori sanitari di Msf in tutta Gaza operano in condizioni paragonabili a quelle della Prima Guerra Mondiale, avvenuta oltre un secolo fa. “Stiamo operando sul campo. I bambini arrivano con ferite molto gravi e i chirurghi devono eseguire più operazioni ma non ci sono più letti”. Gli ospedali sono stati costretti a dimettere pazienti che normalmente avrebbero ricoverato a causa della mancanza di spazio. Si stima che il 60% delle ferite si infetti, diventando potenzialmente pericolose per la vita. “Questo è totalmente disumano, è totalmente inaccettabile”, ha detto.

  • 14:53

    Oms: “A Gaza semi-operativi solo 11 ospedali su 36”

    A Gaza rimangono solo 11 ospedali parzialmente funzionanti sui 36 disponibili. Lo riferisce un funzionario dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), come riporta il sito di Reuters. “In soli 66 giorni il sistema sanitario è passato da 36 ospedali funzionanti a 11 ospedali parzialmente funzionanti – uno nel nord e 10 nel sud”, ha dichiarato Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms per i territori palestinesi. “Non possiamo permetterci di perdere strutture sanitarie o ospedali – ha aggiunto -. Speriamo e supplichiamo che questo non accada”. Secondo quanto riporta il Guardian, l’Oms ha anche accusato Israele di aver ritardato una missione medica vitale e di aver costretto il personale medico palestinese a inginocchiarsi sotto la minaccia delle armi, trattenendolo e impedendogli di svolgere il proprio lavoro. Un membro dello staff dell’organizzazione umanitaria della Mezzaluna rossa palestinese ha riportato di essere stato molestato, picchiato, minacciato, spogliato e bendato dalle forze israeliane, poi lasciato camminare verso sud con le mani ancora legate dietro la schiena e senza vestiti o scarpe.

  • 12:45

    Capo Unrwa: ” A Gaza c’è l’inferno in terra”

    Il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini ha affermato, al termine di una visita notturna nella Striscia di Gaza, che i civili stanno vivendo “l’inferno in terra”. “A Gaza, una tragedia che si aggrava senza fine. Le persone sono ovunque, vivono per strada, hanno bisogno di tutto. Chiedono sicurezza e la fine di questo inferno sulla terra”, ha detto Lazzarini in un post su X, aggiungendo che la sua agenzia si trova ad affrontare “una situazione impossibile”.

  • 11:30

    Hamas: “Israele sta assaltando un ospedale nel nord di Gaza”

    Le forze israeliane hanno assaltato l’ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza. Lo riporta Afp. Il ministero della Sanità, gestito da Hamas, come scritto da Al Jazeera, ha riferito che l’attacco è avvenuto dopo che al struttura era stata assediata e bombardato per giorni. “Chiediamo all’Onu, all’Oms e al Comitato internazionale della Croce Rossa di agire immediatamente per salvare le vite di chi si trova nell’ospedale”, ha aggiunto Ashraf al-Qudra, portavoce di Hamas, sul canale Telegram del ministero, spiegando che le forze israeliane stavano radunando i maschi nel cortile dell’ospedale, che potrebbero poi essere arrestati.

  • 11:05

    Austin in Israele nei prossimi giorni

    E’ atteso in Israele nei prossimi giorni il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin. Lo scrive il sito israeliano di notizie Ynet, secondo cui Austin sarà lunedì in Israele su invito del ministro della Difesa, Yoav Gallant dopo l’arrivo, giovedì, del consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan.

  • 11:04

    Nuovi scambi di fuoco tra Israele e Hezbollah

    Sono ripresi stamani gli scambi di fuoco tra Israele e gli Hezbollah libanesi tra il sud del Libano e l’Alta Galilea. Lo riferiscono fonti locali e media libanesi, secondo cui alcuni razzi anti carro sono stati sparati dal Libano verso la cittadina israeliana di Metulla. Israele ha risposto bombardando con l’artiglieria la cittadina libanese di Aitarun. La resistenza armata libanese anti-israeliana ha preso di mira anche la caserma israeliana nei pressi della cittadina di Malkia.

  • 11:02

    Onu: “In forte aumento le malattie trasmissibili a Gaza”

    Il sovraffollamento e le pessime condizioni igieniche nei rifugi dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel sud della Striscia di Gaza, hanno provocato un aumento significativo di alcune malattie e condizioni trasmissibili come la diarrea, le infezioni respiratorie acute, le infezioni della pelle e condizioni legate all’igiene come i pidocchi: lo rende noto l’Ufficio per gli affari umanitari dell’Onu (Ocha) nel suo aggiornamento quotidiano. Lo riporta il Guardian. In media, aggiunge l’Ocha, i rifugi dell’Unrwa situati nelle aree centrali e meridionali ospitano 9 volte il numero di sfollati interni rispetto al previsto.

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